“I hate worrying about him...”
~~~~~~~~~~~~~𓆉︎~~~~~~~~~~~~~
Passai l'intera notte sveglia, a guardare il vuoto.
La musica negli auricolari, la testa sul cuscino, lo sguardo fisso sulla parete del soffitto e qualche lacrima a bagnare il mio viso.
Stavo pensando a lui.
Passai tutta la notte a pensare a lui. Non sapevo dove fosse, se lo avessero lasciato andare per la notte, se fosse a casa sua, magari in compagnia del padre, o se fosse solo.
Avevo bisogno di sue notizie.
Anche io ero su quella barca quel pomeriggio, avevo sconsigliato di vendicarsi in quel modo, ma c'ero anche io.
Continuavo a chiedermi perché dovesse essere lui ad essere finito nei guai, perché non io.
Conoscevo quel ragazzo dalle elementari, suo padre non era mai venuto a prenderlo a scuola, nemmeno una volta.
Non aveva altri amici oltre John B all'epoca, ma nonostante questo era il ragazzino più vivace ed estroverso del mondo. E dopo il gesto che salvò letteralmente Pope dalla prigione, avevo avuto la conferma che fosse realmente un ragazzo d'oro.Mi torturava l'idea che potesse realmente trovarsi da solo in una cella a quell'ora della notte.
Avrei dovuto riposarmi, dormire almeno un po', la giornata successiva sarebbe stata impegnativa. Quel pomeriggio infatti doveva esserci la famosa e cosiddetta “Festa di mezza estate”, dove tutti i soci del country club avrebbero partecipato, una festa per soli Kooks.
Esattamente un anno prima debuttai con Rafe a quell'evento, mi divertii così tanto quel giorno, la definii “La serata più bella della mia vita”. Ballammo tutta la sera, io nel mio vestito blu notte e lui nel suo smoking color pastello, era così buffo ma anche così affascinante nello stesso tempo. Io tra le sue braccia e lui con gli occhi pesi nei miei, per tutta la sera, per tutta la notte.
Mi lasciai trasportare dalla malinconia dei ricordi per quasi tutta la notte; avevo amato Rafe per molto tempo, e nonostante lo avessi visto fare delle cose orribili non riuscivo ancora ad odiarlo. Una piccola parte di me sarebbe sempre appartenuta a lui, la più piccola.
Quella mattina rimasi chiusa in camera, la voglia di uscire era passata, e la voglia di prepararsi per la festa era del tutto inesistente. Non mi alzai affatto dal letto, pensai di fingermi malata per convincere mia madre a lasciarmi rimanere a casa.
Non avrebbe mai funzionato.
Avevo il voltastomaco solo al pensiero di dover rivedere tutti in una sola occasione; Sarah, Rafe, Topper, Kelce, Scarlett, tutti i miei vecchi amici, ma per mia fortuna ci sarebbe stata anche Kie, la mia unica salvezza, sempre se anche lei non si fingesse malata per dare forfait alla festa.
STAI LEGGENDO
𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬
FanfictionMi sentivo imprigionata in un castello di sabbia, non ero mai riuscita a costruire nulla di saldo nella mia vita; ma poi arrivò 𝘭𝘶𝘪, come un'onda anomala, in grado di distruggere le mura che mi circondavano. Con quel ragazzo scoprii che cosa sign...