33.

4.3K 138 81
                                    

"You never loved me

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"You never loved me..."
~~~~~~~~~~~𓆉︎~~~~~~~~~~~


«John Booker Routledge, hai sensi della sezione 14 dello statuto del North Carolina. Deve rispondere dell'accusa di omicidio di primo grado con circostanze aggravanti. In caso di condanna il massimo della pena prevista è la morte.»

Il colpo del martello di legno rimbombò nella mia testa facendomi sussultare appena.

Non avevo la forza di metabolizzare le parole del giudice. Quando tutti intorno a me si alzarono per protestare io rimasi seduta a guardare fisso un punto avanti a me.

John B una volta citò una delle teorie di suo padre, ed anche se eravamo ubriachi ricordo quelle parole come se fossero state incise nella mia mente: "è meglio non credere mai di aver toccato il fondo, perché si può sempre cadere più in basso"

Ed aveva ragione.

Il problema dell'inferno è che ce n'è sempre un altro sotto.

Perché quando sembra che anche il peggio sia passato, molte volte non è così... È solo andato a chiamare i rinforzi.

«Ha solo diciassette anni!»

«Silenzio in aula!»

«È uno scherzo?!»

I ragazzi intorno a me cominciarono ad urlare contro il giudice, Pope cercò di calmare JJ mentre Sarah cominciò a piangere con l'intenzione di raggiungere il suo ragazzo che stava per essere portato via dalle guardie.

«John B! No!» urlò la ragazza e subito Kiara la fermò allontanando un poliziotto da lei.

«Sarah, andiamo.»

Riuscivo a sentire solo il battito del mio cuore nelle mie orecchie, le voci intorno a me erano o

«Kate, andiamo!» Pope mi afferrò per un braccio costringendomi a seguire i quattro ragazzi.

Uscimmo dal tribunale. Rimasi in silenzio e non ebbi nemmeno la forza di alzare lo sguardo.

«Non dovevo tornare a casa...» mormorò Sarah continuando a piangere.

«Lo uccideranno, lo so.» JJ era come al solito sempre d'aiuto.

Trattenni le lacrime e cominciai a staccare con i denti le pellicine sul mio labbro inferiore.

«Mi dispiace per quello che avete passato» una voce alle nostre spalle attirò l'attenzione di me e Kiara.

«Grazie a Dio il sistema funziona.»

A quella frase vidi la riccia scattare «Potreste chiudere la bocca?!» fece voltare l'uomo che si trovava a fianco di Ward e Rose.

«È ovvio che il sistema funziona, è stato creato per proteggere persone come lei, come tutti voi!»

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora