“Pogues for life...”
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«Secondo il racconto, il re Guajiro in punto di morte disse che non avrebbe dato l'oro ai suoi figli. Infatti, l'oro sarebbe andato solo a chi avrebbe dimostrato di esserne degno. Tutti i cercatori del tesoro furono messi alla prova dal dio Giaguaro...» spiegò Pope una volta aver passato l'intero viaggio con gli occhi sugli appunti riguardanti El Dorado all'interno del diario di Denmark.«Sono passati 500 anni e questo dio Giaguaro non ha ancora trovato nessuno all'altezza.» aggiunse Kiara seduta accanto al moro a bordo della barca.
«E l'oro è ancora lì...» mormorò JJ con fare pensieroso.
«"Se sarai bravo, se sarai saggio, se avrai fortuna, forse sarai tu il prescelto."» concluse Pope prima di mettere via la copia del diario originale che un tempo possedeva.
Sospirai poggiandomi con la schiena al petto di JJ seduto a terra dietro di me.
«La domanda a questo punto è: perché dovremmo essere noi?» disse Cleo.
«Non eri tu quella che fino a poco fa ci stava incoraggiando di "lanciarci in questa nuova avventura"?» le rispose JJ.
«Non mi sto rimangiando quello che ho detto-»
«Ma sei preoccupata.» la anticipai io affiancando il biondo.
La mora cercò un modo per uscire da quella posizione, ma sotto il nostro sguardo attento probabilmente si sentì in una leggera soggezione. Sbuffò e cambiò argomento subito dopo.
Io e Jay ci scambiammo un occhiata divertita, adoravo questo tipo di complicità con lui e sapevo che lui adorasse ancora di più mettere in difficoltà le persone. Era perfido ma nello stesso tempo carino.
Mi piaceva la complicità dei nostri sguardi, era una cosa che tra di noi era sempre esistita. Quando, per caso, lui si voltava verso di me, mi guardava e io, per caso, guardavo lui. E dal nulla ci scappava un sorriso, che stava a confermare la sintonia che c'era tra noi.
Vivevo per quel tipo di sintonia che avevo con lui...
Il sole stava calando, il cielo si stava facendo sempre più scuro e sarebbe stato meglio per noi accostare la barca e ripartire all'alba della mattina seguente. Avevamo bisogno di dormire, perciò ci sistemammo per passare la notte in barca.
Cleo e Kiara iniziarono a sistemarsi, presero dei teli dalla piccola stiva e li porsero anche a me e JJ. Non appena si fece buio le ragazze e Pope si addormentarono; il moro aveva la schiena poggiata al bordo della struttura in legno e Cleo si addormentò "accidentalmente" con la testa poggiata alla sua spalla, mentre Kiara si stese sul piccolo rialzo di legno a prua.
Io e JJ restammo svegli. Ci trovavamo sull'altro lato della barca e sorridemmo divertiti osservando i nostri amici addormentati.
Con la schiena aderente al legno della barca portai le ginocchia al petto e posai la testa sulla spalla del biondo ricevendo da parte sua un bacio che posò tra i miei capelli.
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𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬
FanfictionMi sentivo imprigionata in un castello di sabbia, non ero mai riuscita a costruire nulla di saldo nella mia vita; ma poi arrivò 𝘭𝘶𝘪, come un'onda anomala, in grado di distruggere le mura che mi circondavano. Con quel ragazzo scoprii che cosa sign...