18.

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“Yo soy justicia

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Yo soy justicia...”
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«Quindi... Giù per quindici metri con una corda da trenta, questo carretto andrà nella stanza dell'oro e-»

«Ma chi lo ha disegnato?» afferrai il foglio dalle mani di Kie ed entrambe le ragazze scoppiarono a ridere «Secondo voi?» rispose la riccia e tutte noi ci voltammo verso Pope e John B impegnati a costruire il carretto.

Il ragazzo ricambiò lo sguardo di Kiara, per un bel po' di tempo, io e Sarah ci trattenemmo dal sorridere «Vi sciuperete in questo modo» interruppi l'atmosfera e Sarah portò una mano alla bocca non riuscendo a trattenere la sua risata squillante.

«E il biondino sciuperà te se non la smette di guardarti» rispose prontamente la riccia.

Cambiai espressione di colpo voltandomi verso JJ che sorpresi a guardarmi. Abbassò subito lo sguardo ed io guardai le ragazze immediatamente.

Imbarazzata, mi sistema meglio sul sedile del van e mi schiarii la voce.

«Stavolta si calerà John, non ho intenzione di tornare lì sotto» dissi come se non fosse successo nulla.

«Kie» si avvicinò JJ e buttò i tre lingotti d'oro sul pavimento del van. «Non si può impegnare se è marchiato» disse.

Kiara afferrò la piccola bombola del fuoco a gas e sorrise. Dopo aver fuso l'oro ci dirigemmo al banco dei pegni.

«Ottima fusione dottoressa Frankenstein» si lamentò il biondo una volta essere sceso dal Twinkie.

«Come se tu sapessi fare di meglio» rispose Kiara.

«Avrei fatto di meglio. Ho fatto un corso di saldatura-»

«Quale parte del concetto non attirare l'attenzione” non vi è chiara?» mi intromisi mettendo fine alla discussione.

«Grazie Kat» sospirò John B.

Entrammo nel negozio.

«Salve signora» JJ sorrise alla donna con la carnagione scura e i capelli bianchi.

Iniziammo a muoverci vagamente per il negozio, dovevamo non dare nell'occhio e lasciammo parlare JJ, dal momento che si credeva il più esperto, e per non sentirlo lamentarsi ancora, lasciammo fare a lui.

«Vedo che compra oro...» indicò il cartello alle sue spalle e la donna dietro al bancone, annoiata, fece cenno con la testa.

«Vedo che sai leggere» rispose poi.

«Spero che ne compri molto perché sto per sconvolgerla.» disse posando il suo zaino sul bancone.

«Non mi sconvolgo facilmente, quindi vediamo...»

Il ragazzo posò i lingotti fusi sul vetro del bancone e la donna rise: «Non è oro vero»

«Non è vero? Senta quanto pesa»

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora