50.

2.9K 107 20
                                    

“I thought this time was different

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

I thought this time was different...
~~~~~~~~~~~𓆉︎~~~~~~~~~~~


-Kate's pov-

Per l'ennesima volta in quel pomeriggio controllai l'ora dal display del cellulare. Mancavano solo cinque minuti esatti all'orario prestabilito nel messaggio che quella mattina avevo mandato ai ragazzi.

Presto avrei capito se fossero riusciti a trovarmi o se gli fosse accaduto realmente qualcosa.

Dire che ero in ansia non sarebbe bastato per descrivere ciò che veramente stavo provando.

Ero nella parte anteriore della nave, seduta sul bordo di essa e continuavo a guardami intorno sperando di vedere almeno l'ombra di uno di loro.

Alzai gli occhi verso il cielo, e sospirai ammirando la sua bellezza. I colori chiari delle nuvole non smettevano di risplendere nonostante fosse ormai tardo pomeriggio.

Le nuvole...

Avete mai pensato alle nuvole come delle isole di vapore in cielo? O come degli iceberg in continuo scontro?

Da bambina desideravo con tutta me stessa trovare un modo per riuscire a toccarle, le ammiravo così tanto, passavo interi pomeriggi stesa sul prato del mio giardino a guardarle.

Quando il cielo è sereno appaiono come delle scie infinite di zucchero filato, mettono allegria, regalano tranquillità; ma quanto una tempesta incombe oscurano il cielo, riescono a coprire il sole ed incutono timore.

Eppure il loro fascino le rende meravigliose in entrambe le circostanze.

Pensai a quanto desiderassi assomigliare a quelle nuove; calma, affascinante e leggera anche nei momenti bui, in continuo movimento, in viaggio per un cielo sconosciuto senza avere alcuna preoccupazione.

In fondo chi non desidera tutto questo?

Riposi la mia fiducia nel cielo, perché solo le nuvole avrebbero potuto aiutarmi in quel momento, ma anche il sole stava calando ed anche le mie speranze iniziavano a svanire oltre l'orizzonte con lui.

Scattò l'orario preciso in cui avrei dovuto incontrare i ragazzi e così mi alzai in piedi continuando a guardarmi intorno.

Lasciai un'occhiata verso l'altra parte della sponda ma non trovai nessuno, mi voltai di nuovo alla mia sinistra, sperando di vedere qualcuno sulla passerella della piattaforma di legno su cui era fissata la barca.

Nessuna traccia di nessuno di loro.

Fino a che, voltandomi per guardare oltre le mie spalle, il mio sguardo finì su un tizio. Portava uno strano cappello da pescatore in testa, una camicia celestina e nel retro dei suoi pantaloni era fissata quella che doveva essere una pistola.

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora