“The realest thing you've ever seen”
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«Dove sei stata?» mi chiese la donna.
«Io ero... Da Kie, con i ragazzi...» risposi nervosamente.
«Ma certo, con i ragazzi» rise leggermente guardandosi in torno.
«Quando pensavi di dircelo?» continuò mio padre.
Con loro due si ripeteva sempre la classica scena “poliziotto buono, poliziotto cattivo” e indovinate chi era il cattivo...
«Ve l'ho detto, ho avuto il telefono spento tutta la notte...» risposi.
«Quindi Kiara in casa non ha un caricabatterie presumo...» disse mia madre.
«Mamma, non ci ho pensato, credevo che entrambi foste a lavoro e-»
«Se a te non importa nulla di noi, non significa che anche per noi sia così!» sbottò mia madre ed io abbassai lo sguardo lasciando che un respiro tremolante uscisse dalle mie labbra.
«Ma io non volevo dire questo...» risposi con tono basso.
«No, ma certo, tu non volevi dire questo, non avevi intenzione di passare la notte fuori casa come non volevo mentirci, giusto?» continuò lei ed io inarcai le sopracciglia
«Mentirvi? Mentirvi su cosa? Io non ho mai-» mi interruppe ancora una volta.
«No Kate, adesso parlo io. Ti abbiamo sempre messa in guardia sul mondo lì fuori e tu ci avevi promesso che saresti stata attenta.»
«Ma non ho fatto nulla!» Ribattei.
«Non alzare la voce con me.» mi riprese «Fa parlare tua madre Kate» la seguì mio padre e presi un respiro profondo cercando di mantenere la calma.
«Adesso ti racconto cosa mi è successo ieri notte a lavoro: ero nel reparto pronto soccorso e vedo arrivare su una barella lo sceriffo della nostra contea. Lo sceriffo Peterkin. Operata d'urgenza per un colpo di pistola al petto, sparato da un ragazzino-» a quel punto il mio sguardo scattò su di lei.
«Mamma.» la interruppi, il mio respiro iniziò ad accelerare, serrai i pugni lungo i fianchi e scossi la testa.
«Sparato da un ragazzino.– Ripeté ancora – John B Routledge, uno dei tuoi amici»
«No mamma, non è stato lui»
«Ah no? Non è stato lui, certo.» rise ancora non credendomi.
«È ricercato in tutta l'isola Kate» aggiunse mio padre ed io lo guardai.
«È stato Rafe a sparare papà!» lasciai che le parole uscissero incontrollate dalla mia bocca.
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𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬
FanfictionMi sentivo imprigionata in un castello di sabbia, non ero mai riuscita a costruire nulla di saldo nella mia vita; ma poi arrivò 𝘭𝘶𝘪, come un'onda anomala, in grado di distruggere le mura che mi circondavano. Con quel ragazzo scoprii che cosa sign...