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“Tell me I'm an idiot

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Tell me I'm an idiot...”
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-JJ's pov-


 
Decidemmo di fingere che non fosse successo nulla e lasciammo andare la ragazza senza dirle niente.

Non era stata una mia idea, anzi, io stavo anche per seguirla, fu Kiara a fermarmi dicendomi che fosse meglio lasciarla un po' sola.

Non ci parlavamo da quasi tre giorni e pensarla in compagnia di uno come Thornton mi diede molto fastidio inizialmente; ma quando la vidi arrivare in quelle condizioni, con gli occhi gonfi, occhiaie scure sul suo viso pallido e quell'espressione cupa, sentii improvvisamente un peso nel petto ed iniziai a preoccuparmi.

Non volevo credere al fatto che si fosse vista con Rafe senza dire nulla a nessuno ed avesse rischiato la vita proprio quella sera.

Era stata una settimana impegnativa, pessima a dir la verità.

Sapevo anch'io di aver rischiato molto tentando di far evadere John B, anche se il mio piano era impeccabile.

Quella sera ognuno di noi aveva rischiato qualcosa, e non eravamo stati in grado di aiutarci a vicenda.

Non dovevamo sorprenderci, la vita di un pogue è sempre piena di pericoli; ma quella era stata la dimostrazione che un pogue senza i suoi compagni non aveva molte speranze di sopravvivere.

Per nostra fortuna ne eravamo usciti tutti sani e salvi, c'era mancato poco, ma ce l'avevamo fatta.

Non riuscivo a stare tranquillo, continuavo a pensare al fatto che la sera precedente le persone a cui tenevo di più della mia stessa vita avevano rischiato di morire, ed io non ero lì con loro per poterli aiutare.

Rafe aveva aggredito Kate, aveva cercato di ucciderla, ed io non ero lì per lei. Non ero stato io a salvarla, ma qualcun altro.

Questo pensiero cominciò a torturarmi.

Avrei ucciso quel bastardo.

Kie e Sarah si raccomandarono con me ed i ragazzi di non andare a parlare con Kate perché lo avrebbero fatto loro non appena lei se la sarebbe sentita. Sparirono tutti e quattro nel giro di pochi attimi lasciandomi solo in casa.

Cercai di non pensarci.

Dovevo dare retta alle ragazze e lasciarla in pace. Conoscevo Kate, sapevo quanto fosse fragile ed estremamente sensibile, ma proprio per questo non potevo lasciarla sola.

Le avrei parlato, avrei tentato di chiarire le cose tra noi e l'avrei aiutata.

Ma avevo troppe domande per la testa, e non sapevo se lei fosse stata disposta a rispondermi dopo tutto quello che era successo tra di noi.

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora