~Capitolo 51~

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~Ho camminato in equilibrio su di
me, mischiando il tuo sorriso
alle mie lacrime.~

///Yoshino Pov///

Fissò prima me, e poi lei.

<<Sono il padre della bambina, scappa spesso...Eri, andiamo.>>

Appena la ragazzina sentì il suo nome, e guardò l'uomo, si alzò e si rifugiò dietro di me.
Tremava, ma non dal freddo.

<<Come posso essere sicura che lei sia il padre?>>

<<L'ho chiamata per nome, non basta?>> sembrò sorridere.

Mi girai verso Eri. Lo guardava terrorizzata.

<<È tuo padre?>>

Guardò prima me e poi lui. Si soffermó su lui.
Il suo sguardo divenne ancora più impaurito.

Lasciò la presa dalla mia felpa, e andò da lui.
Abbassò la testa.

Il lampione della luce, prima spento, si accesse, rivelando lo sguardo dell'uomo.

"Kai Chisaki. Quirk: Overhaul
Io lo conosco...l'avevo letto in un documento di Aizawa...era della Yakuza!"

<<È un membro della Yakuza, o sbaglio?>>

Sorrise.

Aizawa mi aveva detto che indossava spesso una maschera, tuttavia in quel momento era assente.

Eri, era la bambina di un sogno fatto tempo prima.

<<Lo prenderò come un sì. Non pensavo che il capo dello Shie Hissaikai avesse una figlia, che non gli assomiglia affatto!>

Il suo sorriso vacilló.

<<Sei una ragazza molto sfacciata, sai? Entra, sennò ti ammalerai, e noi non vogliamo che una persona si ammali, vero Eri?>>

La bambina lo fissò, per poi scuotere la testa.

"Che uomo ricco di metafore!
Oggi è decisamente la mia giornata no."

Sospirai.

<<Fa strada lei, o dovrò farmela da sola?>>

Sorrise, ed iniziò a camminare. Allora lo seguii per un lungo corridoio da dietro, con Eri che gli teneva la mano, finché non arrivammo davanti ad una porta.

Prese una maschera simile a quelle della peste, e la indossò. Aprì la porta, facendomi entrare.

<<Noi andremo da quella parte, Eri, tu sai dove andare.>>  Ed iniziò a dirigersi dalla parte opposta.

<<No, lei viene con noi.>>

Mi lanciò un'occhiata glaciale.

"Mi sa di poter intervenire fino ad un certo punto."

Riprese a camminare, e salutai Eri con la mano.
L'avrei salvata.

Mi portò in una stanza che fungeva da studio, facendomi sedere in un divano, e lui si sedette in quello opposto, davanti a me.

Prese una bottiglia dalla quale versò un po' di tè in una tazzina, e me la offrì.
No, non sembrava avvelenata, niente odore di cannella.

<<Potrei avere un po' di ghiaccio? >>

Sospirò e me lo diede.
Ne misi un pezzo nella tazza, e galleggiava.

"Si può bere allora."

~My Destiny~ ||Bakugou X OC||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora