3 - Charlotte

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Charlotte

Mi svegliai di soprassalto, a causa del mio telefono che vibrava incessantemente sul comodino. Grugnii appena, passandomi una mano sul viso, per poi afferrare il cellulare. Il faccione di Nicole riempiva lo schermo. Controllai l'ora e vidi che erano solo le sette del mattino.     
«Spegni quel coso o giuro che te lo spacco in testa» mugugnò Brianna. Sempre molto gentile. Accettai la videochiamata, rintanandomi sotto le coperte.     
«Oddio, ti ho svegliata?» chiese Niki, scrutandomi con i suoi occhi scuri, attraverso lo schermo del telefono. Sicuramente aveva notato i miei occhi gonfi a causa del sonno ed i capelli arruffati. E forse anche il fatto che mi trovavo sotto le coperte.
«Tranquilla. Come stai?» chiesi con la voce impastata dal sonno, stropicciandomi gli occhi. Niki stava camminando, tenendo il telefono in mano, mentre il suo sguardo passava da un punto indefinito di fronte a sé al telefono.        
«Tutto bene. Tu piuttosto, come mai sei ancora sotto le coperte? Di solito sei una persona mattiniera» ridacchiò appena. Era vero. Mi piaceva svegliarmi presto, mi sembrava di avere più tempo a disposizione per godermi la giornata. Quel giorno, però, avevo preferito riposare. La festa a casa dei ragazzi era andata avanti fino alle tre di notte e mi sentivo alquanto spossata.

«Cristo, quanto ti odio» la voce di Brianna catturò la mia attenzione e nella penombra vidi che si era alzata dal letto. Si diresse in bagno e sbatté la porta furiosamente.      
«Tutto okay?» chiese Niki con fare preoccupato. Sicuramente aveva sentito tutto.  
«Sì, la mia compagna di stanza non è molto... socievole» dissi poi, sistemandomi meglio sul letto.   
«Comunque – incalzai – sono ancora a letto perché ieri ero ad una festa con Liam e Tyler. Beh, in realtà la festa era a casa loro». Gli occhi di Niki si illuminarono ed un grande sorriso comparì sul suo viso.  
«Com'è andata?» chiese curiosa, continuando a camminare. Chissà dove stava andando.
«Le feste sono noiose senza di te, Niki. E poi i ragazzi sono così...» lasciai la frase in sospeso. Protettivi? Gelosi? Fastidiosi?
«Lo sai come sono fatti. Devi solo cercare di ignorarli- Hey aspetta!». Corrucciai la fronte, confusa. 

«Ma si può sapere dove sei?». Ridacchiai appena, osservando attentamente l'immagine di Nicole che balzava su e giù nel mio schermo, chiaro segno che ormai stava correndo e non più camminando.       
«Sto andando a comprare i libri che mi servono per questo semestre alla libreria del Campus – disse col fiatone, fermandosi un attimo – e la mia amica Cheryl cammina troppo veloce. Devo sempre correre per starle dietro» sbuffò poi. Cheryl e Nicole si erano incontrate ad una festa qualche giorno prima e subito avevano fatto amicizia. Anche io avevo scambiato due chiacchiere con lei, poiché quando avevo chiamato Nicole due giorni prima, anche la ragazza si trovava lì. Era molto gentile e mi faceva piacere che Niki avesse trovato qualcuno con cui passare il suo tempo. Perché io ero lontana e la sua compagna di stanza era una stronza, forse anche più della mia. Io e Nicole avevamo promesso di sentirci tutti i giorni; ma per quanto ci scambiassimo messaggi e per quante videochiamate facessimo, non era la stessa cosa.      
«Salutamela. Anche io ieri ho incontrato una ragazza molto simpatica» ammisi poi. Mi sembrava quasi di tradire Nicole, ma al solo pensiero mi sentii stupida.   
«Ah si?» Niki sorrise ed io annuii appena.   
«Si chiama Bethany ed è la fidanzata di un ragazzo che gioca a Football. E' molto carina. Sai, anche lei studia giurisprudenza e si è offerta di aiutarmi a preparare gli esami più complicati di questo anno». Bethany era la ragazza di Cody, un compagno di squadra di Liam e Tyler. Da subito si era avvicinata a me, cercando di fare conversazione. Mi aveva anche consolata dopo avermi vista rientrare all'interno della casa a dir poco furiosa. Per fortuna, grazie a lei la serata aveva preso una piega diversa. Anche se  comunque continuavo ad essere arrabbiata con Tyler. Ma chi credeva di essere? Liam potevo anche perdonarlo. Per quanto fosse esagerato, si trattava comunque di mio fratello. Ma lui? Non aveva alcun diritto di trattarmi in quel modo, impedendomi di vivere la mia vita.     
«Terra chiama Lottie» la voce di Niki mi risvegliò dai miei pensieri.      
«Scusami, mi sono distratta un attimo». Niki rise appena.   
«Ho notato. – incalzò – Ti ho chiesto com'è la tua compagna di stanza. Anche se, da quel che ho visto non mi sembra molto gentile».       
«Non lo è per niente – risposi prontamente io, dando un'occhiata veloce alla porta del bagno – E poi ieri non ha fatto altro che mangiarsi Tyler con gli occhi, solo che poi è scomparsa insieme a Liam. Incredibile». Nicole spalancò gli occhi, forse incredula. Dopo qualche secondo, però, si ricompose.
«Beh, non posso biasimarla. Liam e Ty sono una delizia per gli occhi». Non riuscivo a pensare a Liam come un bel ragazzo; per me era solo mio fratello, quindi non mi era possibile dare un giudizio oggettivo. Tyler però... era davvero un bel ragazzo.        
«Devo lasciarti, Cheryl mi sta aspettando. Ci sentiamo dopo?» chiese speranzosa, guardandomi con fare dispiaciuto. Ormai, la nostra amicizia si limitava a quello: due chiacchiere quando avevamo un momento libero. E ancora le lezioni non erano iniziate. Come si sarebbe evoluta la nostra relazione con l'inizio delle lezioni? Con le ore passate a studiare in vista degli esami? Con i nostri impegni personali? Non ero nemmeno riuscita a raccontare della festa e di Kyle... Nonostante la parvenza di tristezza, mi stampai un sorriso in faccia.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora