9 - Tyler

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Tyler

Mi svegliai di soprassalto, con un dolore lancinante alla testa. Avevo bevuto molto alla festa della sera precedente, anzi, troppo. Grugnii rumorosamente mentre scendevo dal letto, pensando che una doccia bollente mi avrebbe aiutato. Avevo accompagnato Charlie alla festa, ma me n'ero pentito subito dopo. Vederla flirtare con Kyle era a dir poco disgustoso ed ero stato proprio io a darle consigli. Cercai di scacciare dalla mente quei ricordi orribili mentre mi infilavo sotto il getto d'acqua calda. Al contrario di quel che speravo, però, l'acqua bollente non fece altro che alimentare il mio mal di testa. Così, una volta uscito dalla doccia, presi un'aspirina. Qualcuno bussò alla porta; immediatamente quest'ultima si aprì appena e Liam fece capolino.       

«La sera leoni...» lasciò la frase in sospeso, guardandomi divertito. Il ragazzo aprì del tutto la porta, entrando così nella mia camera da letto.

«Vieni» battei la mano sul materasso, facendogli segno di sedersi accanto a me.     
«Che schifo, io non mi siedo lì» la sua faccia si contorse in una smorfia piena di disgusto.       
«Non fare lo schizzinoso. – gli lanciai un cuscino, prendendolo in pieno petto – Anzi, che fine hai fatto ieri sera?» alzai un sopracciglio. Sapevo bene dove fosse finito, ma volevo comunque stuzzicarlo. 
«Con Brianna» fece spallucce lui.
«Pensavo che fosse interessata a me» lo provocai. Liam afferrò il cuscino dal pavimento e me lo lanciò, facendomi ridere.      

«Che c'è, Morris? Sei geloso?». Stuzzicare Charlie era divertente, ma stuzzicare il suo fratellone era a dir poco esilarante. Soprattutto perché Liam diventava rosso come un pomodoro ed iniziava a balbettare.   
«Guarda che noi scopiamo e basta» disse lui, guardandomi con fare serio. Alzai le mani in segno di resa, continuando a ridacchiare.
«Okay, okay. Stai tranquillo».    
«Ieri sera hai per caso visto Lottie alla festa?» mi chiese poi il ragazzo. Il mio cuore perse un battito. Era impossibile che avesse visto Charlie e Kyle, dato che aveva trascorso tutto il tempo chiuso in una delle camere da letto, le quali si trovavano al piano superiore della casa. E poi, finché me lo chiedeva voleva dire che davvero non ne sapeva nulla. Una parte di me voleva dirglielo, così lui avrebbe gonfiato di botte Davidson ed io mi sarei goduto la scena. L'altra parte di me, però, mi ricordava che avevo promesso a Charlie che avrei mantenuto il suo segreto. Inoltre, se avessi parlato, Charlie ci avrebbe messo due secondi a farmi colare a picco con lei, raccontando al fratello di come io le stessi praticamente dando lezioni di flirt.       
«No» mentii, facendo spallucce. Mi sentivo malissimo. Ero un amico orribile, forse il peggiore in assoluto. Speravo con tutto me stesso che Liam non venisse mai a sapere di tutta quella storia.   
«Magari è rimasta nel dormitorio» sospirò lui, abbassando lo sguardo sulle scarpe da ginnastica.   

«Può darsi» mentii nuovamente.

«Okay, ero venuto solo per chiederti questo». Liam si avvicinò alla porta, dandomi così le spalle, ma proprio quando la aprì si voltò nuovamente verso di me. 

«Ti ha per caso detto altro di Kyle?» i suoi occhi grigi divennero due fessure. Odiavo le bugie. Le odiavo con tutto me stesso. Odiavo che mi mentissero ed odiavo mentire.      
«Chi?» chiesi però, mentendo nuovamente al mio migliore amico. 
«Charlotte, chi sennò? Deficiente». Rimasi in silenzio per un secondo, ma questo non fece altro che far strizzare ulteriormente gli occhi a Liam.  

«No» feci spallucce di nuovo. Liam annuì appena, dopodiché uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Tirai un sospiro di sollievo, passandomi una mano tra i capelli. Tutta quella situazione stava diventando estenuante. Lo schermo del mio cellulare si illuminò, segno che avevo ricevuto un messaggio.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora