28 - Tyler

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Tyler

Era da un bel po' di giorni che evitavo Charlie e la cosa mi stava mandando fuori di testa. La sera restavo fuori casa fino a tardi e passavo fin troppo tempo in biblioteca – sebbene non usassi di certo tutto quel tempo per studiare – sperando con tutto me stesso di non incrociarla per sbaglio. Una piccola, minuscola parte di me, però, sperava di ritrovarsi davanti i suoi grandi occhi scuri. Continuavo a ripetermi di aver preso la decisione giusta, perché non ci sarebbe mai potuto essere niente tra di noi. Tale decisione, però, mi stava logorando l'anima. Per la prima volta in tutta la mia vita, mi ero accorto di provare qualcosa per una ragazza. Perché con Charlie non era stato solo sesso, quel che c'era stato tra di noi era molto di più. Il mio cuore perdeva un battito ogni volta che sentivo la sua risata contagiosa, e quando passavo troppo tempo lontano da lei, bramavo la sua presenza più di ogni altra cosa. Non ero sicuro che si trattasse di amore, ma sapevo bene che non era solo attrazione quella che provavo nei suoi confronti. Pertanto, quella lontananza mi faceva star male.

«Vuoi una birra?» mi chiese Tony, tenendo sollevata a mezz'aria una Corona. Quella sera ci sarebbe stata la festa di Halloween e per quanto fossi stato bravo ad evitare Charlotte in quelle settimane, quella sera sarei dovuto rimanere a casa per non destare sospetto in alcun modo. Era già abbastanza strano che non passassi del tempo a casa, ma a detta di Liam, tutti loro avevano interpretato la mia assenza come un modo per evitare Kyle.

«Sì, grazie». Tony mi passò la birra, che prontamente stappai usando il bordo del tavolo. La casa stava iniziando a riempirsi di persone ed in maniera quasi meccanica, il mio sguardo vagava alla ricerca della morettina che infestava la mia mente.

«Eccovi qua!» esclamò Juliet, abbracciando il suo fidanzato.

«Hey Jules» la salutai io, facendo un cenno col capo.

«McMillan, allora sei ancora vivo! Sai, era da un po' che non ti vedevo» mi prese in giro lei, sorridendomi in maniera ironica mentre incastrava una ciocca riccia dietro al suo orecchio.

«Ha Ha, noto con piacere che oggi sei simpatica»

«Perché, di solito non lo sono?» assottigliò lo sguardo ed io feci lo stesso. Ormai ci conoscevamo da anni e ci era semplice scherzare in quel modo.

«Cosa saresti esattamente? – indicai con un dito il suo costume – Un senzatetto?». Juliet spalancò la bocca, passando lo sguardo dal mio viso a ciò che stava indossando: una camicetta sbrandellata con chiazze di sangue finto ed una minigonna – molto mini – color testa di moro.

«Sono un vampiro, brutto deficiente» detto ciò, mi tirò un leggero schiaffo sull'avambraccio e ciò fece ridacchiare il suo ragazzo.

«Ah, vampira barbona. Carino». A questo punto, Jules fece per schiaffeggiarmi di nuovo, ma Tony la fermò.

«Amore, stai benissimo. Lascia perdere Tyler, che è solo invidioso del tuo costume» le lasciò un bacio sulla guancia.

«Infatti. Il mio costume è bellissimo, cosa che non si può dire del tuo» sbuffò. Aggrottai le sopracciglia.

«Ma io non ho nessun costume-»

«Infatti» mi interruppe lei, facendomi l'occhiolino. Rimasi in silenzio per qualche secondo, scuotendo appena la testa in segno di disapprovazione.

«Scusate se cambio discorso, ma qualcuno di voi ha visto Charlotte?» chiese poi Jules, guardando prima me e poi Tony. Il mio cuore perse un battito sentendo quel nome.

«No» rispose prontamente Anthony, prima di avvicinare la bottiglia di birra alle sue labbra e prendere un sorso. Il modo in cui aveva risposto era alquanto strano. Non solo perché la sua risposta era stata immediata, ma anche perché aveva di colpo distolto lo sguardo dalla sua fidanzata, fissando un punto indefinito della cucina.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora