21 - Charlotte

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Charlotte

Aprii gli occhi lentamente, infastidita dalla luce del sole che trapelava dalle tapparelle. Mi stiracchiai appena e notai che il posto accanto a me sul materasso era vuoto, freddo. Non sarei mai riuscita ad ammetterlo ad alta voce, ma mi piaceva davvero dormire con Tyler. Il suo corpo era caldo e le sue braccia possenti erano in realtà molto confortevoli. I ricordi della sera precedente mi riaffiorarono in mente ed io mi sentii una stupida per aver fatto preoccupare Tyler in quel modo. Ero l'unica colpevole di tutta quella situazione, poiché ero stata io stessa a creare tutto quel macello. Liam non mi parlava, riservando lo stesso trattamento a quello che una volta era il suo migliore amico. E come se tutto ciò non bastasse, ogni giorno che passava mi pentivo sempre di più della frequentazione che avevo intrapreso con Kyle. Non era per niente ciò che mi aspettavo e la sera precedente ne era stata la dimostrazione. Era come se per tutto quel tempo l'avessi visto tramite delle lenti, come se non l'avessi mai visto per ciò che era in realtà: un ragazzino viziato, misogino e con problemi di fiducia. Emisi un grugnito pieno di disperazione, per poi premermi il cuscino sul viso con tutta la forza che avevo in corpo. Lanciai il cuscino dall'altra parte della stanza in preda alla frustrazione e mi misi a sedere, appoggiando la schiena alla testiera in legno del letto.

«Sono fottuta» sussurrai lentamente. Avrei dovuto prendermi del tempo per pensare a mente lucida. Magari, avrei dovuto seguire il consiglio di Michelle e continuare a frequentare entrambi. Però, a malapena tolleravo Kyle e dopo la sera precedente la mia voglia di vederlo era pari a zero. La porta della camera si spalancò di botto, catturando la mia attenzione. Tyler entrò all'interno della stanza, sorreggendo con entrambe le mani un vassoio pieno di cibo.

«Hey ti sei svegliata» mi rivolse un sorriso radioso. Si richiuse la porta alle spalle con un rapido movimento del piede, dopodiché appoggiò il vassoio sul materasso e prese posto accanto a me.

«Come stai?» mi chiese poi, scrutandomi con fare preoccupato. Mi limitai a fare spallucce. Non potevo di certo dirgli che mi sentivo un'idiota e che mi pentivo di ogni scelta che avevo preso fino a quel momento.

«Ti ho portato la colazione» con un cenno del capo indicò il vassoio. Aveva preparato dei pancakes, mi aveva portato una tazza di caffè ed anche un bicchiere di succo di arancia.

«Grazie» dissi quasi in un sussurro. Passai lo sguardo dal vassoio al suo viso, rivolgendogli un sorriso flebile. Tyler continuò ad osservarmi in silenzio.

«Stai pensando ancora a quel che è successo ieri?». Annuii debolmente, stringendo il labbro inferiore tra i denti. Tyler si inumidì le labbra con la lingua.

«Sai, non vorrei dirlo ma devo-»

«Tyler» lo ammonii, ma evidentemente lo sguardo mi tradì. Forse, ero troppo stanca e demoralizzata per riuscire a guardarlo male. Il viso del ragazzo si rilassò.

«Sei troppo per lui» ammise. Le sue parole mi provocarono un colpo al cuore. Mi aspettavo un "Te l'avevo detto", persino un "Sei una cretina"; ma mai e poi mai mi sarei aspettata una confessione di quel genere da parte sua. E perché mai pensava ciò? Ero più che sicura del fatto che Tyler mi vedesse come la sorellina rompicoglioni del suo migliore amico.
«Sai – incalzò – all'inizio pensavo che la tua idea delle lezioni fosse stupida. Cioè, in realtà lo penso ancora ma non è questo il punto. – rimase in silenzio per qualche secondo, scrutandomi con i suoi occhi chiari – E' come se tu ti stessi impegnando per diventare qualcuno che non sei, solo per poter piacere a Kyle. E tutto ciò lo stai facendo senza nemmeno renderti conto di quanto in realtà tu sia fantastica. Sei perfetta, Charlotte. Sei troppo per lui» il respiro mi morì in gola. Pensava davvero tutto ciò? O forse quelle cose me le aveva dette solo per risollevarmi il morale? Una miriade di domande mi rimbombava nella testa, confondendomi sempre di più. Era come se da un momento all'altro mi fossi paralizzata, non riuscendo più a muovermi, a respirare o a staccare lo sguardo da quegli occhi blu che avevo di fronte a me. I nostri volti erano vicini e avrei voluto annullare la distanza tra di noi; avrei voluto gettargli le braccia al collo e assaporare quelle labbra rosee. Tyler mi scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, senza mai interrompere il contatto visivo. Sei perfetta, Charlotte. Sei troppo per lui. Le sue parole continuavano a ripetersi nella mia testa.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora