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Tyler
Ero felice di tornare a casa? Non in particolar modo. Me ne stavo seduto sul sedile del passeggero, mentre Liam teneva lo sguardo fisso sulla strada di fronte a sé. Di tanto in tanto gettavo un'occhiata alle mie spalle, assicurandomi che Charlie stesse bene. Si era addormentata con la testa appoggiata al finestrino e le braccia conserte. Era arrivato il momento di recarci a Scripps Beach, come eravamo soliti fare ogni singolo anno. Tuttavia, non ero di buon umore. Rayland non aveva ancora pubblicato gli esiti dell'esame e l'ansia mi stava logorando. Inoltre, non avevo chissà quanta voglia di rivedere mio padre. Non si fermava mai a chiedermi come stessi o cosa avessi fatto nell'ultimo periodo; lui mi faceva solo domande relative al Football. Voleva sempre sapere cosa mangiavo e in che quantità; quanto mi stessi allenando, e cazzate del genere. Di tanto in tanto, la mia mente ritornava al giorno in cui l'uomo aveva scoperto che io e Liam eravamo stati sospesi dalla Squadra.
«Ma dico, sei impazzito?» sbraitò, alzandosi di scatto dalla sedia.
«Cos'avrei dovuto fare? Lasciare che la passasse liscia, dopo averla fatta piangere in quel modo?» gridai a mia volta. Negli ultimi anni il nostro rapporto non aveva fatto altro che peggiorare, ma non avevamo mai litigato in maniera così accesa. Ero felice di aver organizzato quella sorpresa a Charlie per il suo Compleanno, ma non ero entusiasta all'idea di tornare a casa. Infatti, a mamma era scappato il fatto che io e Liam fossimo stati sospesi dalla Squadra a causa dell'azzuffata con Kyle al Jerry's Cave e Christopher McMillan, in risposta, aveva iniziato a dare di matto.
«Lei non è un problema tuo! Ha un fratello che dovrebbe pensare a tutti i suoi casini!». Era troppo anche per me. Mi alzai dalla sedia, facendo strusciare le gambe sulle mattonelle della cucina, e mi ritrovai faccia a faccia con mio padre.
«Si da il caso che io sia cresciuto con quella ragazza, e che i suoi casini siano fatti miei tanto quanto di suo fratello». Come poteva arrivare a tanto? Sapeva bene quanto fossi legato a Liam e alla sua famiglia. Eravamo cresciuti tutti insieme, giocando in quel quartiere tutti i santi giorni. E lui era il primo che voleva bene a Liam e Charlotte come se fossero figli suoi. Ma forse, in tutti quegli anni mio padre era cambiato e nessuno di noi se n'era accorto. Forse, il mio ingresso della NFL era davvero l'unica cosa di cui gli importava, ormai.
«Non ci credo. – sospirò, passandosi una mano tra i capelli brizzolati, che una volta erano corvini proprio come i miei – Ti sei preso una cotta per lei, non è così?» concluse poi, guardandomi dritto negli occhi.
«Chris-» lo rimproverò mia madre, ma venne subito interrotta dal marito.
«Stanne fuori, Mary». Portò di nuovo lo sguardo su di me ed io mi sentii come se quest'ultimo avesse la capacità di traforarmi la pelle. Era come se mille aghi appuntiti avessero iniziato a bucarmi ovunque. Cosa potevo dirgli? Sì, avevo una cotta per Charlie ma quello non era di certo un suo problema. E poi, la cosa non aveva a che fare con la mia carriera da giocatore di Football.
«Tu – incalzò l'uomo, puntandomi un dito contro – hai mandato tutto a puttane per una stupida ragazzina?» rise amaramente.
«Non ho mandato a puttane un bel niente, e Charlie non è una stupida ragazzina!» alzai la voce, sentendo ribollire il sangue nelle vene. Con la coda dell'occhio vidi mamma che cercava di avvicinarsi a noi di soppiatto. Odiava quando io e papà litigavamo. Cercava sempre di calmare gli animi, anche se non otteneva mai l'esito sperato. Io volevo un padre che fosse presente, che si preoccupasse di me e che non mi vedesse solo come un piccolo esperimento che avrebbe potuto far arricchire la famiglia. Io volevo un padre, ma Christopher McMillan mi voleva solo fare da manager. I soldi non erano mai mancati a casa nostra, però pareva quasi che lui ne volesse sempre di più. Col passare degli anni stava diventando un uomo avido, completamente diverso dal papà premuroso che mi aveva insegnato ad andare in bici e che dormiva con me quando da piccolo mi facevano paura i temporali.
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THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passi
RomanceCharlotte Morris inizia il suo primo anno all'Università e, per una volta nella sua vita, tutto pare andare per il verso giusto. Tuttavia, quando Kyle Davidson le chiede di uscire insieme la situazione cambia. Perché Kyle è un giocatore di Football...