THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passi

43 - Tyler

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Tyler

Osservavo Charlie, che dormiva beatamente con la bocca socchiusa ed i capelli scuri sparpagliati sul cuscino. Sembrava così tranquilla, persa nei suoi sogni. Dopo che la ragazza mi aveva ripulito il viso, avevamo deciso di scusarci con tutti e dirigerci in camera. Pensavo che sarebbe stato mio padre a rovinarci la festa del Ringraziamento, anzi ne ero convinto. Invece, eravamo stati proprio io e Charlie a mandare a puttane tutto l'impegno di mia madre.

Sospirai, mentre mi muovevo alla ricerca di una posizione comoda sul materasso. La stanza era completamente inghiottita dal buio (fatta eccezione per la piccola luce sul comodino, che Charlie aveva preferito lasciare accesa) ma io proprio non riuscivo ad addormentarmi. Una miriade di pensieri mi vorticavano nella mente, rendendomi impossibile chiudere occhio. Mi sentivo un figlio di merda, perché avevo rovinato la festa a tutti quanti, ma soprattutto a mia madre che si era sforzata davvero tanto affinché tutto fosse perfetto. Però, mi sentivo anche un amico di merda, perché Liam aveva ragione. Insomma, se lui mi avesse fatto un torto simile con molta probabilità avrei reagito allo stesso modo. Non lo biasimavo. Conoscevo Liam da praticamente tutta la vita e sapevo bene come si stava sentendo in quel momento: deluso; arrabbiato; tradito. Se io e Charlie avessimo detto la verità dal principio, probabilmente niente di tutto ciò sarebbe accaduto. Invece, avevamo preferito continuare con le menzogne. La cosa che mi faceva incazzare di più era che Tony ci aveva seguiti, ci aveva scattato delle foto ed aveva aspettato il momento giusto per inviarle a Liam. Credevo che fosse mio amico, ma evidentemente mi sbagliavo. In effetti, nemmeno io sapevo perché mai mi fossi sorpreso così tanto. In fondo, Anthony era più amico di Kyle che mio, e con tutto ciò che era successo negli ultimi mesi era più che scontato che magari nutrisse del rancore nei miei confronti.

Preso dallo sconforto, mi alzai dal letto cercando di non svegliare Charlie, dopodiché uscii dalla stanza richiudendomi la porta alle spalle.

In quella casa era calato il silenzio e pareva che le grida di poco prima fossero solo un ricordo lontano. Una parte di me si chiedeva dove fosse andato Liam, poiché né io né Charlotte lo avevamo rivisto dopo la discussione; l'altra però mi ripeteva che era meglio lasciarlo da solo per un po', proprio come aveva detto la ragazza. Si trattava di una situazione delicata, ed era giusto che noi gli lasciassimo un po' di tempo per riflettere.

Mentre scendevo le scale, notai una figura minuta seduta sul divano del salotto, nascosta nella penombra. Nonostante la luce della televisione illuminasse a malapena l'ambiente, avrei riconosciuto quella testolina bionda ovunque.

Mi avvicinai di soppiatto e solo quando fui abbastanza vicino a lei mi decisi a parlare.

«Cosa ci fai sveglia a quest'ora?». Nicole sobbalzò dalla paura, portandosi una mano sul petto. I suoi occhi ambrati si sgranarono a causa dello spavento, ma subito dopo si trasformarono in due fessure.

«Mi hai spaventata» sospirò, continuando a fulminarmi con lo sguardo.
Presi posto accanto a lei.

«Potrei dirti che non era mia intenzione, ma sarebbe una bugia» feci spallucce. In tutta risposta, Niki scosse la testa in segno di disapprovazione.

«Solo tu puoi scherzare in un momento simile, McMillan» disse la ragazza, mentre riportava lo sguardo sulla TV. Io feci lo stesso, ma sapevo bene che nessuno dei due stava realmente prestando attenzione alla replica di Bake Off UK.

«Lei come sta?» mi chiese poi la bionda, pur mantenendo lo sguardo fisso sullo schermo piatto.

«L'ha presa meglio di quanto pensassi, ma conosci Charlie... non è una a cui piace parlare di sentimenti e cazzate varie». Con la coda dell'occhio, vidi annuire appena Nicole.