30 - Charlotte

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Charlotte

Quel Lunedì mattina non mi pareva poi così brutto. Mi ero svegliata presto; avevo fatto colazione al Café del Campus e mi ero recata in Biblioteca per studiare durante le ore di buco tra una lezione e l'altra. Inoltre, il rapporto con Liam non faceva altro che migliorare e Tyler aveva finalmente smesso di evitarmi. Per una volta, tutto sembrava andare per il verso giusto, tutto sembrava tranquillo. Il che, in realtà, mi rendeva sospettosa. Era a dir poco strano che non fossi circondata da drammi, litigi o tragedie varie. Sospirai, richiudendo il libro di Diritto. La prova d'esame della Professoressa Millington si avvicinava, ed io mi stavo cacando sotto. Il mio telefono vibrò sul tavolo, facendomi guadagnare qualche occhiataccia da parte degli studenti intorno a me.

Da Michelle

Sei in biblioteca?

Cazzo. Avrei dovuto chiamarla per studiare insieme, ma me n'ero completamente dimenticata. Erano due giorni che la mia mente tornava alla festa di Halloween, ripensando a tutto ciò che io e Tyler avevamo fatto chiusi in camera. Il modo in cui mi aveva baciata, in cui mi aveva posseduta senza nemmeno una traccia della dolcezza o del-

Da Michelle

Hai visualizzato il messaggio da un bel po' ma non mi stai degnando di una risposta. Sei lì o no??

Sussultai sulla sedia, portandomi una mano sul petto in preda alla paura. Dovevo smetterla di distrarmi in quel modo.

A Michelle

Scusa. Sono in Biblioteca. Secondo piano, tavolo in fondo sulla destra. Ti aspetto qui :)

Scacciai quei pensieri poco casti dalla mia mente, rivolgendo la mia attenzione ai libri che avevo davanti. Dovevo smetterla con le cazzate e iniziare a concentrarmi sul serio sullo studio. Lessi circa cinque volte il capitolo dieci, perché continuavo a distrarmi e non capivo veramente cosa stessi leggendo. Sentii un rumore di passi che si avvicinava, così alzai lo sguardo, ritrovandomi davanti Michelle che mi salutava con la mano, rivolgendomi un ampio sorriso. Prese posto di fronte a me, facendo meno rumore possibile, mentre sistemava la sua borsa in tela sul tavolo e ne estraeva i libri e gli appunti di cui aveva bisogno.

«Grazie per avermi chiamata» disse con ironia, senza però perdere quel sorriso raggiante.

«Scusa – sbuffai sonoramente – in questi giorni sono un po' distratta». Un ragazzo alla mia destra si schiarì la gola, lanciandomi un'occhiataccia. Era il suo modo di dirmi che avrei dovuto tapparmi la bocca.

«Come va con – Michelle fece una pausa, guardandosi intorno – tu sai chi?». C'erano fin troppe persone intorno a noi per poter pronunciare il nome di Tyler.

«Lord Voldemort? Non male, alla festa-»

«Shhh!» sibilò il ragazzo alla mia destra, interrompendomi. Che maleducato. Rimasi in silenzio per qualche istante, giusto il tempo che bastava per far tornare il Signor Musone sui suoi appunti. In tutto ciò, Michelle non mi aveva staccato gli occhi di dosso nemmeno per un attimo.

«Come stavo dicendo, alla festa abbiamo finalmente parlato e poi-»

«Scusa – il ragazzo mi interruppe di nuovo, richiudendo con forza il quaderno ad anelli di fronte a lui – ti dispiacerebbe fare silenzio?» sbottò, pur continuando a sussurrare. Lo guardai indignata. E' vero, ci trovavamo in una Biblioteca e non avremmo dovuto fare due chiacchiere lì. Ma comunque, lui era l'unico che si stava lamentando. Gli altri studenti erano fin troppo concentrati sui loro studi per prestare attenzione a noi.

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