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Tyler
Erano passati dieci giorni dall'ultima volta in cui avevo visto Charlie. Lo sapevo bene, perché li avevo contati. Aveva preso le sue cose e se n'era andata, lasciandomi da solo in una stanza che mi pareva fin troppo vuota senza di lei. Non sapevo dove fosse andata, ma sapevo che non era in camera di Liam. Me lo aveva accennato Betty. Lei e Jules avevano provato ad aprire il discorso, ma io non avevo per niente voglia di parlare di tutto ciò che era successo. In compenso, Juliet si era scusata a nome del suo ragazzo ed avevo notato che non si parlavano da circa una settimana. Quando Tony mi guardava, rideva sotto ai baffi insieme al suo amichetto Kyle. Era a dir poco palese che il suo fosse stato un piano ben architettato. Godeva nel sapere che la mia relazione con Charlie era finita, così come godeva nel vedere tutto l'astio che Liam nutriva nei miei confronti. E cavolo, la cosa mi mandava su tutte le furie. Ad un certo punto, preso dalla rabbia, avevo anche pensato di prendere a pugni la faccia di Anthony come se fosse un sacco da Boxe. Ma ero appena stato riammesso in Squadra e non mi andava di certo di farmi sospendere di nuovo, o peggio espellere.
«Okay ragazzi, per oggi abbiamo finito. Tutti in doccia!» gridò Cunningham. Mi tolsi il casco e notai che aveva iniziato a piovere. Guardai Liam mentre si allontanava dal campo insieme a Sully. Mi era mancato allenarmi. Mi era mancato sentire quella scarica d'adrenalina lungo la spina dorsale, ogni volta che un compagno mi faceva un lancio lungo ed io dovevo acchiappare il pallone al volo. Eppure, non riuscivo a sentirmi del tutto felice.
Da quando Charlie se n'era andata mi sentivo vuoto. Avrei dovuto festeggiare il mio rientro in Squadra ed il fatto che avessi passato l'esame di Biologia, ma proprio non riuscivo ad essere felice. Era come se tutta la gioia fosse sparita nel momento in cui se n'era andata. Ma forse, mi sentivo così proprio perché era lei la mia gioia, la mia fonte primaria di felicità.
«Hey» Cody mi appoggiò una mano sulla spalla, catturando la mia attenzione.
«Hey» risposi di rimando. I miei compagni di Squadra erano tutti dispiaciuti per ciò che era successo, ad esclusione di Liam, Tony e Kyle, ovviamente. Inutile dire che quando la verità era saltata fuori, tutta l'Università era venuta a saperlo, e non solo i miei compagni. Quando passavo per i corridoi, tutti mi fissavano ed iniziavano a parlottare tra di loro. La cosa mi faceva sentire a disagio, certo, ma pensavo a Charlie. Come si sarebbe sentita lei, sapendo che il suo nome ed il mio erano sulla bocca di tutti? Ancora non mi era capitato di incrociarla per i corridoi o nel perimetro del Campus, ma forse era meglio così. Non sarei riuscito a sostenerlo. Come avrei dovuto comportarmi? Avrei potuto salutarla? Avrei dovuto fingere che tra noi non ci fosse mai stato niente?«Stasera andiamo a farci una birra al bar, che ne dici?». Rimasi in silenzio per qualche istante. Non avevo voglia di uscire, men che meno di andare al Bear's Den. Era un bar non molto lontano dal Campus, che, come suggeriva il nome, era il rifugio dei Bruins, ovvero della nostra Squadra. Più che altro, il bar era un punto di ritrovo per tutti gli studenti della UCLA.
«Non lo so, ti faccio risapere» cercai di rimanere in una zona grigia, senza accettare né rifiutare il suo invito. Quella che era iniziata come una pioggia leggera, si stava trasformando in un vero e proprio temporale.«Hai di meglio da fare?» Cody mi scrutò curioso, con un sopracciglio alzato ed un sorriso a trentadue denti stampato in volto.
«Forse» feci spallucce, mentre entravamo nello spogliatoio, al riparo dalla pioggia fredda.
«Sappi che non accetto un no come risposta, quindi ci vediamo per le nove lì» mi tirò una leggera spallata, prima di superarmi e dirigersi verso il suo armadietto.Alzando lo sguardo, trovai Liam intento a guardarmi in cagnesco. Proprio come la sorella, non aveva fatto altro che ignorarmi ed evitarmi dalla festa del Ringraziamento. Eravamo rientrati entrambi in Squadra, quindi cercavamo di convivere in maniera civile sul campo, per il bene di tutti e di noi stessi in primis. Ma fuori dal campo, Liam era sul piede di guerra e non aveva alcuna intenzione di ritornare sulla questione. Avrei tanto voluto parlare con lui, spiegargli com'erano andate realmente le cose (anche se, con molta probabilità avrei scelto di omettere il dettaglio riguardante le lezioni che avevo dato a sua sorella) ma non me ne dava modo.
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THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passi
RomanceCharlotte Morris inizia il suo primo anno all'Università e, per una volta nella sua vita, tutto pare andare per il verso giusto. Tuttavia, quando Kyle Davidson le chiede di uscire insieme la situazione cambia. Perché Kyle è un giocatore di Football...