33 - Tyler

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Tyler

Io e Charlie ce ne stavamo seduti sul letto con le gambe incrociate: lei era intenta a spiegarmi nozioni di biologia che proprio non mi entravano in testa; io d'altro canto, avevo riposto tutta la mia attenzione sulle sue labbra, osservandole come se fossero un frutto afrodisiaco che avrei avevo bisogno di assaporare.

«Mi stai ascoltando?» chiese poi con fare stizzito, appoggiando gli appunti sul materasso. Lasciai perdere le sue labbra rosee, posando lo sguardo sui suoi occhi. Non potei fare a meno di notare che si stava innervosendo, e che ciò aveva fatto arrossire appena le sue guance. Era divertente infastidirla.

«Sì-»

«Tyler – mi interruppe senza farsi troppi problemi – devi passare questo esame. Sai meglio di me quanto questo sia importante» sospirò, guardandomi con aria preoccupata. Non aveva tutti i torti, il Coach era stato chiaro al riguardo: Dovevo passare l'esame, altrimenti mi avrebbe buttato fuori dalla squadra. Per quanto quell'esame mi preoccupasse, una parte di me continuava ad essere indifferente. Forse, ciò era dato dal fatto che effettivamente, il Coach mi aveva già buttato fuori.

«Anche se dovessi superare l'esame, non cambierebbe niente» diedi voce ai miei pensieri. Charlotte corrugò le sopracciglia.

«Sono già stato buttato fuori dalla squadra» ridacchiai amaramente.

«Tra un mese tornerai a giocare-»

«Sarà troppo tardi» stavolta, fui io ad interromperla. Charlie aprì la bocca per parlare, ma la richiuse subito dopo. Sapeva meglio di me come funzionava.

«La squadra fa schifo senza me e Liam. Hanno già perso due partite. – sospirai, passandomi con fare nervoso una mano tra i capelli – Ho sentito dire da Sully che gli osservatori non si perdono nemmeno una partita, stanno lì sugli spalti, come avvoltoi. E prima che tu me lo chieda, E' stata Betty a dirglielo. L'ultima volta, uno degli osservatori era seduto accanto a lei e Jules» morsi il labbro con forza. Mi era impossibile non ripensare a tutti i miei sforzi, tutti i sacrifici fatti per diventare un buon giocatore. Non era servito a nulla. Ora, me ne stavo chiuso in camera, escluso dalla squadra per cui avevo dato anima e cuore. Ora, quella squadra perdeva le partite ed io la guardavo crollare, sgretolarsi sotto il mio sguardo, rimanendo fermo in un angolo, impotente.

«Hey – Charlie mi afferrò prontamente la mano, facendo intrecciare le nostre dita – non è mai troppo tardi. Sei un ottimo giocatore, Tyler. E questo lo sai bene. Tu e mio fratello siete sempre stati i migliori in campo, fin dai tempi del Liceo. E' un periodo del cazzo, non lo possiamo negare, ma la vostra punizione è quasi terminata. Quindi ora, tu studierai per questo esame che ti porti dietro da anni, lo supererai e quando tornerai in squadra farai il culo ai vostri avversari. Dimostrerai a tutti che c'è un motivo se sei sempre stato il Quarterback. Sei sempre stato il migliore» non mi diede nemmeno il tempo di rispondere, perché le sue labbra si erano posate sulle mie. Mi baciò lentamente, con dolcezza ed io non potei fare a meno di ricambiare. Charlie non poteva saperlo, ma le sue parole mi avevano fatto bene al cuore. Non ero il tipo che dava peso alle parole degli altri; ma le parole di Charlotte contavano eccome per me. Era l'unica che contava, l'unica che non mi sarei mai stancato di ascoltare, anche quando diventava particolarmente logorroica. Charlotte Morris era diventata la persona più importante della mia vita. Mi sentii strano, poiché mi parve quasi che tutto ciò fosse accaduto velocemente. Eppure, ripensandoci, io e lei avevamo passato gran parte della nostra vita insieme. Charlie, nel bene e nel male, c'era sempre stata. Era sempre stata lì, ma io ero stato troppo cieco per riuscire a vederla.

Charlie si staccò di scatto da me, guardandomi con un misto di lussuria e divertimento negli occhi. Conoscevo fin troppo bene quello sguardo.

«Che c'è ora?» alzai un sopracciglio. Charlotte si morse il labbro inferiore, ed io che già mi stavo eccitando, pensai a quanto avrei voluto morderglielo io.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora