12 - Charlotte

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Charlotte

Tyler era strano. La sera precedente mi aveva chiesto se Brianna fosse in stanza e quando io gli chiesi il perché aveva fatto finta di nulla. Io, però, ero troppo occupata a pensare a Kyle per preoccuparmi di Tyler. Ripensai al nostro appuntamento praticamente perfetto al Molo di Santa Monica. Certo, c'era stato l'incidente del gelato, ma era stato tutto perfetto. E quel bacio... proprio non riuscivo a levarmelo dalla testa. Avrei dovuto seguire la lezione di diritto – visto che la Professoressa Millington ci aveva avvertiti che ci sarebbero state diverse prove d'esame durante il corso e che le suddette prove avrebbero influito sul voto d'esame – ma ero troppo occupata a perdermi nei ricordi della sera precedente. Le labbra di Kyle erano soffici e calde e stavano proprio bene sulle mie.

«La lezione di oggi è finita, ci rivediamo mercoledì» la voce della Professoressa mi risvegliò dal mio stato di trance.

«Questa lezione è stata interessante» la ragazza accanto a me mi rivolse un sorriso. Più volte si era seduta accanto a me, ma non ci eravamo mai presentate.

«Michelle Yoon» disse poi, porgendomi la mano. Gliela strinsi, sorridendole appena.

«Charlotte Morris. – le nostre mani si staccarono – Oggi non ci ho capito molto» ridacchiai imbarazzata, riponendo alcuni libri nella borsa.

«Ho notato che eri un po' distratta» ridacchiò la mora. Michelle era una ragazza davvero bellissima: i capelli neri erano lunghi e lisci, ma perfettamente ordinati a differenza dei miei; gli occhi a mandorla e le labbra carnose occupavano gran parte del suo viso minuto. Sembrava un fiore delicato.

«Colpevole» alzai una mano a mezz'aria.

«Se ti va, potremmo studiare insieme per le varie prove d'esame...» abbassò di poco il tono di voce mentre concludeva la frase.

«Con molto piacere» accettai volentieri la sua offerta. Sarebbe stato bello avere qualcuno con cui studiare. Ed era sempre bello farsi nuovi amici. Betty e Jules erano state molto gentili con me, ma non potevo studiare con loro perché era il loro ultimo anno lì ed i nostri orari non combaciavano praticamente mai; perciò avrei dovuto fare amicizia anche con altre persone. Io e Michelle iniziammo a camminare verso l'uscita dell'aula.

«Abiti nel Campus?» chiesi.

«Ho una stanza al terzo piano del dormitorio». "Strano" pensai. Non l'avevo mai vista a giro per il dormitorio, ma era anche vero che ero stata particolarmente distratta in quel periodo.

«E con chi la condividi?». Non volevo sembrare una ficcanaso, ma ero davvero curiosa.

«Con nessuno, ho una stanza singola». Mi fermai di colpo in mezzo al corridoio e strabuzzai gli occhi.

«Ti prego, fai a cambio con me. Ti supplico. Ti offro mio fratello» unii le mani in segno di preghiera. Alcuni studenti che passavano di lì guardarono la scena incuriositi, prima di continuare a camminare.

«Mi dispiace – Michelle ridacchiò – per quanto sia allettante l'idea di avere Liam Morris tutto per me, amo troppo la mia stanza singola».

«Tu conosci mio fratello?» chiesi di getto. Domanda stupida.

«Tesoro, tutti lo conoscono». Infatti.

«Non vuoi essere mia amica solo per uscire con lui, vero?» alzai un sopracciglio.

«Non ho appena rifiutato la tua offerta?» mi rivolse un sorriso divertito. Touché. Il telefono vibrò nella mia mano, facendomi spaventare appena.

«Scusa un attimo» dissi alla ragazza che avevo di fronte, mentre controllavo il telefono.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora