32 - Charlotte

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Charlotte

Dire che mi stavo cacando sotto è un eufemismo. Ero a dir poco terrorizzata. Il giorno tanto temuto era arrivato, ovvero: la prima prova d'esame della Professoressa Millington. Avevo studiato, certo, ma a parer mio non era abbastanza. Con tutto ciò che era successo e la relazione appena iniziata con Tyler, la mia mente vorticava ovunque, tranne che verso lo studio.

Michelle mi lanciò uno sguardo preoccupato ed io non potei fare a meno che ricambiare. Avevo bisogno di superare quella prova, anche perché il punteggio avrebbe influito sul voto dell'esame vero e proprio. Doveva andare bene, non c'era altra soluzione. Osservavo il foglio di carta, rivolta a faccia in giù sul banco di legno. Chissà che domande c'erano scritte lì, nero su bianco. Chissà se sarei riuscita a rispondere almeno ad una di esse. Mi strofinai i palmi sudati sulle cosce fasciate dai jeans, nella speranza di alleviare almeno un minimo il mio nervosismo. Sentii vibrare il telefono dalla tasca posteriore dei jeans, e ringraziai il Signore che nessuno avesse udito quel ronzio fastidioso, soprattutto la Professoressa. Avrebbe potuto cacciarmi dall'aula. Non era solito chiedere agli studenti di lasciare i propri telefoni sulla cattedra, anche perché la Millington veniva spesso e volentieri soprannominata "Il Falco". Quella donna vedeva tutto. TUTTO. In effetti, parecchi sostenevano che avesse la stessa capacità dei ragni: una visuale a trecentosessanta gradi.

«Avrete tre ore di tempo per terminare la vostra prova» la sua voce squillante risuonò all'interno dell'aula, mentre i suoi occhi scuri scrutavano i dintorni. Avrei voluto resistere, ma non ce la feci. La curiosità era troppa. Afferrai il telefono e diedi un'occhiata veloce allo schermo.

Da Tyler

Vedrai che andrà tutto bene. In bocca al lupo, Bunny <3

Sorrisi come una deficiente, ma onde evitare problemi, subito riposi il telefono dove si trovava fino a pochi istanti prima. Il suo messaggio mi aveva sciolto il cuore. Ancora non riuscivo a credere che avevamo iniziato a una frequentazione vera e propria. Non riuscivo a credere che Tyler provasse davvero qualcosa per me. Mi sentivo come se stessi vivendo in un'altra realtà, come se niente di tutto ciò fosse reale. Ormai, eravamo solo Tyler e Charlotte, due ragazzi che si erano dati una chance. Niente più drammi, fratelli maggiori e triangoli amorosi. Solo Tyler e Charlotte.

«Voltate pure il foglio» la voce della donna, nuovamente catturò la mia attenzione. Girai il foglio, dando un'occhiata veloce alle domande. Erano solo cinque, ma molto discorsive. Così, senza perdere nemmeno un attimo di tempo, presi a scrivere le risposte sulla carta.

~~~

«Allora, com'è andata?» chiese Michelle, appoggiandosi con le spalle al muro. Avevamo entrambe consegnato la prova a pochi minuti dallo scadere del tempo, ed ora ce ne stavamo in corridoio, confrontandoci con gli altri studenti.

«Non saprei – sospirai – La terza domanda è stata una tortura, ma sono riuscita a non lasciarla in bianco» feci spallucce, per poi sistemarmi meglio lo zaino sulla spalla destra.

«Sì, la terza domanda era una bastardata... però sono sicura che ci è andata bene!» la ragazza mi rivolse uno dei suoi sorrisi più calorosi, che mi fecero credere davvero che sarebbe andata bene per noi due. Ci eravamo trovate spesso in biblioteca per studiare, quindi, forse non era andata poi così male.

«Tu hai risposto a tutte?» le chiesi poi. Michelle si sistemò meglio gli occhiali da vista sul naso. Non era solita indossarli, ma lo faceva quando doveva studiare o comunque fare qualcosa che le avrebbe stancato gli occhi. Personalmente, la preferivo senza. Anche perché, a parer mio la montatura nera quasi nascondeva i suoi occhi scuri ed i suoi tratti morbidi.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora