41 - Charlotte

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Charlotte

Tyler era strano. Il giorno prima, lui ed i suoi genitori avevano discusso in malo modo. Inutile dire che le loro grida erano risuonate in tutta la casa e tutti gli ospiti si erano accorti che i tre stavano litigando. Beh, in realtà solo Tyler e suo padre. Liam si era lasciato sfuggire che capitava spesso, perché i due non avevano un bel rapporto, e proprio per questo Tyler detestava tornare a casa. Da quella mattina, il ragazzo stava sulle sue e non aveva degnato nessuno di uno sguardo. Era uscito dalla sua stanza solo per pranzare e per cenare. Avrei voluto andare da lui, abbracciarlo, confortarlo in qualche modo. Ma eravamo sotto lo sguardo attento di tutti e una qualsiasi mossa da parte mia non sarebbe passata inosservata. Per quanto volessi stare al suo fianco, temevo che Liam potesse scoprirci e nessuno di noi aveva bisogno di ulteriori drammi in quel momento. Una parte di me, però, era confusa. Perché Tyler non mi aveva mai parlato di suo padre? Perché non si era confidato con me? Pensavo che ci dicessimo tutto, ma forse mi sbagliavo. Forse, c'erano delle cose che lui non mi avrebbe detto mai. Mi girai sul letto, appoggiando la schiena al materasso.

«A che pensi?» mi chiese Niki, imitandomi mentre anche lei rivolgeva lo sguardo al soffitto bianco.

«A Tyler» ammisi con un sospiro, pur mantenendo lo sguardo fisso sul lampadario della camera.

«E' una situazione di merda» disse la bionda. Rimanemmo in silenzio per qualche istante, con solo il suono dei nostri respiri a riempire la stanza. Era pomeriggio inoltrato ed io avrei dovuto investire il mio tempo nello studio, ma tutto ciò a cui pensavo era Tyler e la situazione che aveva a casa. La cosa mi aveva scioccata e non poco, perché vista da fuori, la famiglia del ragazzo pareva perfetta: Il Quarterback della Squadra di Football e la Capo Cheerleader, fidanzatini del Liceo, che erano cresciuti, si erano sposati ed avevano messo su famiglia comprando una villetta in un Cul-de-Sac. Ma la realtà era ben diversa, perché io quelle grida le avevo sentite. Avevo sentito come il signor McMillan intimasse alla moglie di stare zitta e avevo sentito Tyler quando l'aveva mandato a quel paese, forse mentre cercava di difendere la madre. Si era tenuto quel dolore per sé, senza condividerlo con nessuno.

«Visto il tuo stupore, deduco che tu non sapessi niente di tutto ciò» asserì Nicole. Con la coda dell'occhio, vidi che si era voltata e che i suoi occhi ambrati erano puntati sul mio volto.

«No» mi limitai a dire. Mi girai verso di lei e notai che mi osservava con un pizzico di dispiacere nello sguardo. Sentimmo bussare alla porta della stanza e subito alzammo lo sguardo. La porta si aprì appena e mia mamma fece capolino. Gli occhi grigi sembravano più stanchi del solito.

«Posso?» domandò, rivolgendoci un sorriso.

«Certo» le risposi io, mettendomi a sedere sul letto. Mamma entrò nella stanza e chiuse la porta dietro di sé. I suoi movimenti erano talmente silenziosi da farla sembrare un Ninja.

Niki mi rivolse uno sguardo confuso ed io feci spallucce.

«So bene che ieri avete sentito anche voi-»

«Ferma. – la interruppi, alzando una mano a mezz'aria – Non c'è bisogno di parlarne» conclusi. Conoscevo mia madre e sapevo bene che si trovava lì perché voleva confortarci in qualche modo.

«Credo che dobbiate stare vicino a Tyler, tutto qui». Si fece piccola piccola nel suo cardigan beige, mentre incrociava le braccia al petto.

«E' da ieri che non fa altro che isolarsi» rispose Niki, per poi iniziare a giocherellare con una ciocca di capelli. Lo faceva sempre quando diventava pensierosa.

«Tesoro – mamma le appoggiò una mano sulla gamba – è più che normale. Insomma, se voi vi trovaste nella sua situazione come avreste reagito?». Io la capivo e aveva pienamente ragione; ero la prima che voleva stare vicina a Tyler. Ma non potevo di certo essere l'unica a farlo, perché la cosa sarebbe parsa strana. E poiché Liam e Niki non si decidevano a fare la prima mossa, anche io ero rimasta ferma in stand-by, in attesa che uno di loro facesse qualcosa che mi desse il via libera.

THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora