THE LOVE LIST - Come farlo innamorare in 10 semplici passi

46 - Charlotte

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Charlotte

Due mesi. Erano passati ben due mesi da quella sera fuori dal Bear's Den.

Avevo passato gran parte del tempo a piangere come una sedicenne disperata e me ne vergognavo un po', ma non avevo mai provato un dolore simile. Avevo pianto da piccola, quando mi ero sbucciata le ginocchia imparando ad andare in biciletta senza rotelle e non facevo altro che cadere; avevo pianto quando non ero riuscita a superare la classe di Matematica ed i professori mi avevano costretta a frequentare le lezioni per l'esame di riparazione durante l'estate; avevo pianto al funerale di papà, quando l'avevo visto dentro ad una bara. Ma mai e poi mai mi sarei aspettata di versare delle lacrime per Tyler McMillan. O meglio, non mi sarei mai aspettata che Tyler McMillan mi facesse a pezzi il cuore. La cosa che mi faceva soffrire di più però non era la nostra rottura, bensì il fatto che mi avesse presa in giro. Mi ero fidata di lui, mi ero addormentata tra le sue braccia, gli avevo mostrato il mio lato più vulnerabile; e lui aveva comunque trovato il coraggio di prendersi gioco di me.

Dopo aver passato circa due settimane a piangermi addosso, avevo deciso che era arrivato il momento di andare avanti. Così, ero tornata a frequentare le lezioni e passare i pomeriggi a studiare con Michelle in Biblioteca. Inutile dire che non ero più andata a vedere gli allenamenti dei ragazzi, sebbene sapessi che Tyler e mio fratello erano rientrati in Squadra. Ero andata a vedere i loro allenamenti solo una volta, prima di quella fatidica serata in cui Tyler e Ginny si erano baciati proprio davanti ai miei occhi. Dopodiché, non ci ero più andata.

Avevo intravisto Liam per i corridoi, ma ogni singola volta fingeva di non vedermi o addirittura cambiava strada. Sapevo che nostra madre aveva provato a parlarci, ma nemmeno quello era riuscito a farlo rinsavire. Ad un certo punto avevo deciso che fosse meglio gettare la spugna. Non aveva senso continuare a cercarlo, se lui non voleva avere niente a che fare con me.

Ero tornata a casa per le Feste, ma mio fratello non l'aveva fatto. Mamma diceva che era andato a passare le festività da un suo amico nel Missouri, però non sapevo se crederle o meno.

Quell'anno, Natale e Capodanno erano stati giorni particolarmente tristi. Avevo cercato di tirare su il morale a mia madre, guardando con lei diversi episodi di Desperate Housewives mentre mangiavamo i biscotti al burro. Tuttavia, glielo si leggeva negli occhi che non era felice. Perché quell'anno mio fratello aveva deciso di non tornare a casa, comportandosi da stronzo egoista quale sotto sotto forse era, e questo aveva frantumato il cuore di mamma.

«Lottie – Michelle mi richiamò, facendomi alzare il capo dai libri che avevo di fronte – tu hai per caso preso appunti sulla storia della Costituzione?» mi domandò lei, mordicchiando il cappuccio della penna con fare ansioso. Ci pensai su un attimo, dopodiché afferrai un quaderno che avevo lì vicino. Sfogliai velocemente le pagine sotto al suo sguardo attento, dopodiché, una volta trovato ciò che stavo cercando, glielo porsi.

«Eccoli qua» le sorrisi. Michelle afferrò il quaderno, ricambiando il sorriso. Lei e Nicole si erano preoccupate molto per me in quel periodo e non mi avevano lasciata da sola nemmeno per un attimo. Per quanto lo apprezzassi, era giusto un po' pesante non riuscire mai a starmene da sola nemmeno per un momento. A volte sentivo il bisogno di starmene in solitudine, ma mi risultava difficile isolarmi anche solo per cinque minuti, con le mie amiche che non mi mollavano nemmeno il tempo necessario per andare in bagno. Ci mancava solo che si sedessero accanto a me mentre facevo pipì.

Lo schermo del telefono si illuminò ed il mio cuore perse un battito.

Da Tyler

Anche oggi ti cercavo in tribuna, ma non ti ho vista. Mi manchi. Ti amo.