Capitolo 1 - Nuovo inizio

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L'auto percorreva lenta le strade scoscese, inerpicandosi a fatica sulle ripide pendenze di quelle strette vie che si aprivano un varco tra i fitti boschi che ancora ricoprivano i pendii del promontorio.

Anita guidava piano, con prudenza. Stava ancora cercando di riabituarsi alla guida a sinistra. Tre anni a Londra, in quel mondo al contrario dove il traffico scorreva in senso inverso rispetto a quasi tutto il resto del mondo, avevano lasciato il segno.

Nel frattempo scrutava con attenzione il paesaggio baciato dal sole di quella calda e limpida giornata di mezza estate.

Aveva temuto di non riconoscere il posto ma davvero non c'era quel pericolo. Il tempo pareva essersi fermato tra quei colli. Non le era difficile riconciliare le immagini che le scorrevano innanzi agli occhi con i ricordi della sua infanzia.

La grande quercia solitaria era ancora lì, a lato della strada, alla sua destra, a incombere maestosa e minacciosa sui passanti con i suoi lunghi rami, che puntualmente si spezzavano sotto il peso della neve in inverno, ingombrando la carreggiata.

Anita aveva sempre avuto una buona memoria. Quante curve ancora? Due, tre? Sì, esatto, tre. Ecco comparire il cartello, definitiva conferma, sigillo che segnava l'inizio di una nuova fase della sua vita: "Altariva".

Sorrise, ma era in fondo un sorriso dolce-amaro, la gioia di un imprevisto ritorno a quei luoghi familiari adombrata dalla consapevolezza dell'evento che l'aveva reso possibile.

Il paese, un grazioso borgo dal ricco e pittoresco passato, la attendeva poco più avanti. Un chilometro e avrebbe visto stagliarsi dinanzi a lei le prime abitazioni.

Circa trecento metri dopo il cartello però, Anita svoltò a destra, inoltrandosi in una strada secondaria più stretta e dissestata che tagliava in due il bosco. Si ripromise che prima dell'arrivo del freddo l'avrebbe fatta sistemare.

Sarebbe andata in paese il giorno successivo forse, ma per il momento aveva altro da fare. Era tempo di tornare a casa.

In Via dei Lamponi sorgevano cinque abitazioni, tutte abbandonate da lungo tempo tranne una, la prima che s'incontrava inoltrandosi nella via, la sua meta.

La casa era là, davanti a lei, esattamente come la ricordava. Un alto mandorlo accanto al cancello di ferro battuto, a delimitare il perimetro del cortile acacie, gelsi e... oh, amarene!

Fermò la macchina un momento, giusto il tempo di recuperare il telecomando del cancello. L'avvocato che si era occupato della successione glielo aveva recapitato tre mesi prima, mentre era in procinto di tornare nell'uggiosa capitale inglese per riprendere il proprio lavoro, insieme alle chiavi della casa e al testamento di zio Giovanni. Scegliere cosa fare a quel punto non era stato difficile.

Premette il pulsante e il cancello si spalancò immediatamente.

Quando suo zio aveva restaurato la casa, non aveva lesinato sulle comodità.

La ghiaia del cortile scricchiolò sotto le ruote. Parcheggiò a fianco del grande pozzo, all'ombra del vecchio fico che, nel frattempo, pareva aver assunto dimensioni mastodontiche. Incombeva su di lei, carico di frutti non ancora giunti a maturazione. Non c'era da preoccuparsi. Appena fosse venuta la stagione buona avrebbe provveduto a potarlo, proprio come lo zio le aveva insegnato da bambina, quando lo osservava arrampicarsi su quei rami, agile come uno scoiattolo nonostante l'avanzare degli anni.

Scese dall'auto e per un momento si fermò a osservare la casa. Era meno imponente di quanto non ricordasse ma forse era solo perché quasi tutte le sue memorie del luogo risalivano all'infanzia, e quando si è piccoli qualsiasi edificio assume le dimensioni di una reggia. Una massiccia costruzione a tre piani dalle mura di sasso, con l'intonaco color sabbia che iniziava appena a scrostarsi, e scuri in legno alle finestre. Il pergolato, costruito lungo la facciata che dava sul cortile, accanto alla porta che conduceva all'ingresso posteriore, non lontano dal pozzo, era quasi soffocato dall'abbraccio di un glicine troppo cresciuto.

Sotto allo sguardo indifferente degli alberiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora