Capitolo 10 - Visitatore

29 5 0
                                    

Leonardo non era tranquillo. Non gli era piaciuto lo sguardo rivolto da Bruno ad Anita prima di sparire all'interno dell'albergo, lo sguardo di uno che promette vendetta. Per questo aveva annullato gli impegni presi per la serata ed era andato a casa della ragazza, giusto per controllare che fosse tutto a posto. Alice aveva capito. Non aveva assistito alla scena, ma ad Altariva le voci correvano.

Leonardo era certo che i proprietari della "Freccia d'Argento" avrebbero trovato un modo fermo e garbato per interrompere prematuramente il soggiorno del loro ospite. Non avrebbero tollerato oltre la presenza di un simile piantagrane. Se non lo avessero fatto allora probabilmente, a denti stretti, avrebbe chiesto a suo padre un favore. Dal giorno successivo Anita avrebbe potuto stare tranquilla, Bruno non avrebbe più trovato accoglienza in paese. Il problema era quella sera, per quella sera l'uomo era ancora nei paraggi.

Quando Anita lo vide, non mascherò la propria sorpresa.

Lui si strinse nelle spalle.

«Volevo solo assicurarmi che fosse tutto a posto.»

«Entra» replicò lei, aprendogli il cancello «ho bisogno di parlarti.»

Perplesso dal tono perentorio della giovane, fece come gli era stato detto. Attraversarono rapidi il cortile, illuminato solo dalle luci provenienti dall'interno della casa. Una volta entrati in salotto lei gli fece cenno di sedersi. Ancora una volta lui obbedì.

Notò che la stanza aveva un aspetto decisamente diverso rispetto all'ultima volta che ci era entrato. Il disordine e quella patina di abbandono, che sempre avvolgono una casa rimasta per molti mesi vuota, erano spariti.

La prima cosa che notò fu il colore. Teli variopinti ricoprivano divano e poltrona, sui quali spiccavano cuscini dalle tinte sgargianti. Una pianta di ficus e un anthurium, rigogliose e in salute, erano in mostra agli angoli della stanza più lontani dal camino ora spento. Le pareti, prima quasi spoglie, erano adesso coperte di quadri e di stampe, perlopiù repliche di dipinti famosi e vecchie locandine pubblicitarie. Giovanni aveva sempre avuto un gusto spartano per l'arredamento, la nipote aveva saputo senza dubbio imprimere la propria personalità alla casa.

Il tappeto orientale era rimasto al suo posto così come, notò sorridendo Leonardo, la marea di libri che sommergeva usualmente il tavolino. Erano solo cambiati i soggetti.

Anita si accomodò sulla poltrona di fronte a lui.

«Oggi ho ricevuto una lettera» esordì «una lettera da mio zio.»

La sorpresa di Leonardo fu palese. Lei gli porse una parte degli appunti che erano contenuti nella busta, quelli che contenevano le considerazioni di suo zio sulla lettera che Leonardo gli aveva portato e le ricerche svolte negli archivi sulle donne di nome Maria che vivevano all'epoca a Altariva e nei paesi limitrofi.

Anita attese che lui finisse di leggere.

«Immagino che queste fossero cose che già sapevi, e di cui tu e lo zio Giovanni avevate parlato insieme.»

Leonardo annuì.

«Non è tutto. Prima di andarsene da qui era riuscito a scoprire chi era Maria.»

Gli porse il resto degli appunti. Giovanni aveva focalizzato la propria attenzione su Maria Bucci quando Letizia gli aveva raccontato che era scomparsa all'improvviso circa un anno dopo la stesura della lettera consegnatagli da Leonardo. Non gli era stato facile ottenere informazioni sul suo conto. Gli anziani, quelli che potevano averla conosciuta, non ne parlavano volentieri. Per parecchio tempo tutto quello che era riuscito a ottenere erano stati commenti non troppo lusinghieri sulla sua reputazione, particolarmente acidi quando provenivano dalle donne. Aveva tentato di parlare con Gigliola, la sorella della donna ma, come prevedibile, la reazione dell'anziana signora era stata tutto fuorché garbata e collaborativa. L'unica che aveva accettato di parlargli era stata Silvia, che però non aveva mai conosciuto in prima persona Maria e quindi non poteva essere considerata una fonte affidabile.

Sotto allo sguardo indifferente degli alberiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora