Lei era sempre stata strana, fin da bambina. Sua madre, parlando alle amiche, la giustificava dicendo che alla sua primogenita era venuta una febbre che non l'aveva mai abbandonata. Era colpa di quella febbre se lei si comportava... come si comportava.
A volte pensava che sua madre avesse ragione, che fosse davvero tutta colpa di una febbre che le era entrata dentro e la induceva a disobbedire, a ribellarsi. Sua sorella era diversa. Più piccola di lei, sottomessa, ubbidiente, rispettosa, sempre pronta a fare quello che le veniva detto. Lei invece non ne era mai stata capace.
Disobbediva alla madre, si picchiava con i bambini maschi, osava rispondere al padre e non le importava un accidente degli schiaffi che avrebbe ricevuto per punizione.
Lei era così, ribelle e selvatica. Quando era cresciuta si era fatta una nomea. Sapeva come la chiamavo in paese, i nomi che le affibbiavano le donne. Già, le donne, perché da quando era cresciuta e il suo corpo era cambiato i maschi si erano fatti muti. Vedeva gli sguardi dei coetanei, coglieva le stesse occhiate provenire dai loro padri. Nemmeno di questo le importava. Pensassero pure che era una facile; la verità era un'altra, e quella verità era il suo orgoglio, la medaglia invisibile che si appuntava sul petto e le permetteva di incedere fiera per le strade.
Solo uno contava per lei, solo a lui si era concessa. Pensassero anche che fosse pazza, se questo faceva loro comodo. Lei sapeva la verità, e anche lui la sapeva, null'altro aveva importanza.
Era ribelle? Solo perché le regole e le tradizioni le impedivano di dare voce ai sentimenti che infiammavano il suo cuore. Non pensava fosse sbagliato. Non poteva esserlo. Non con quel sentimento luminoso che brillava in lei come una stella pronta a illuminare la via.
Lei e Giorgio erano cresciuti insieme, vicini, ma a mondi interi di distanza. Due mondi che non avrebbero mai dovuto incontrarsi, eppure era capitato. Era un segreto, doveva rimanerlo. Lui era promesso a un'altra, lo sapeva. Un buon matrimonio, con una ragazza proveniente da una buona famiglia ricca, che aveva qualcosa da offrire, a differenza della sua.
Per il momento, però, Giorgio era solo suo. Anche se nessun altro avrebbe mai potuto o dovuto saperlo.
Lei era stata la prima. Non la prima a conoscere il fuoco del suo abbraccio, non era così ingenua da crederlo, ma la prima a cui lui avesse concesso il proprio amore. Nulla avrebbe potuto cambiare questo fatto, anche se la vita li avesse divisi, anche se il mondo intero si fosse messo in mezzo, loro avrebbero sempre portato impressa nella carne l'indelebile verità di quella prima febbre che li aveva sconvolti e fatti ardere l'una per l'altro.
Giorgio era suo, soltanto questo contava.
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Sotto allo sguardo indifferente degli alberi
Mystery / ThrillerAltariva è un piccolo borgo immerso tra le dolci colline emiliane, un paese ricco di storia in cui tutti si conoscono tra loro. Anche in un luogo del genere, però, le cose brutte accadono, persino in un posto come questo una donna può sparire nel nu...