Mentre tornava a casa Leonardo meditava, perplesso. Il brusco cambio d'idee che l'aveva colto mentre parlava con la nipote di Giovanni lo aveva stupito.
Quando poche ore prima aveva sentito Serena, barista e proprietaria de "La donna cortese", raccontare dell'arrivo in paese della nuova ragazza, non aveva avuto dubbi, doveva parlarle, ottenere le informazioni che, senza dubbio, Giovanni aveva lasciato per lui.
La morte dell'uomo era stato un duro colpo. Nonostante la differenza d'età, che avrebbe dovuto dividerli inesorabilmente, tra loro era nata una sincera amicizia, un autentico rapporto di fiducia. In lui aveva trovato un alleato.
Aveva altri amici, suoi coetanei, giovani che erano cresciuti insieme a lui. Si trovava bene con loro, erano i compagni giusti per una o due birre al pub in città, per una serata di pizza e calcio, qualcuno anche per un'escursione tra i boschi, ma nessuno capiva davvero il suo astio nei confronti della famiglia. Nemmeno Alice, la ragazza con cui usciva, lo capiva davvero, anche se forse si sforzava più degli altri. Non condividevano la venerazione degli anziani nei confronti della sua famiglia. Quell'atteggiamento antiquato e anacronistico sembrava fortunatamente essersi affievolito con il passare delle generazioni. Nati e cresciuti a Altariva erano comunque convinti che venire al mondo con quel cognome antico, quello dei Bianchi, fosse un colpo di fortuna. Non solo la gente in paese ti portava rispetto, e fin da ragazzino ti trattava con la deferenza di solito riservata soltanto agli adulti, ma ti trovavi tutte le strade spianate nella vita perché oltre a un cognome importante, incluso nel pacchetto, c'era la sicurezza data da un cospicuo conto in banca, frutto di una ricchezza accumulata di generazione in generazione, sopravvissuta allo scorrere dei secoli, anzi, aumentata con il passare del tempo.
In fondo erano convinti che la sua fosse tutta scena, che lui si divertisse a interpretare la parte del ribelle, di quello strano, l'originale della comitiva.
Solo Silvia Lelli sembrava capirlo, ma anche lei era una parecchio strana, quindi non c'era niente d'insolito nella cosa.
Le battute caustiche e i commenti ironici di Silvia sui Bianchi erano sempre stati di grande conforto per lui. Sinceri, liberatori. L'invidia cresce di pari passo alla fama e al benessere, meglio allora un'onesta diffidenza che il veleno di commenti sussurrati.
Tutti in paese stimavano la sua famiglia, molti erano sinceri, altri avrebbero in segreto voluto vederla rovinata, ma nessuno l'avrebbe mai desiderato più di lui. No, non era esatto. Leonardo in realtà non aveva mai voluto la rovina della propria famiglia. Un pensiero del genere avrebbe implicato premeditazione, un disegno ben costruito, ma nella sua mente non c'era mai stato spazio per nulla di così ben definito. Lui si sarebbe accontentato di nascere con un cognome meno illustre, un cognome normale. Tutti al mondo provengono da antiche famiglie, ma gli altri non hanno sulle spalle il peso di una tale tradizione da portare avanti, di un simile passato da preservare con vanto e orgoglio.
Nessuno dei suoi amici avrebbe mai potuto capire il peso delle aspettative che fin da bambino avevano gravato su di lui. Meno rispetto al fratello Daniele, certo, perché in fondo lui era il secondogenito, e non sarebbe spettato a lui ereditare il controllo di quel patrimonio antico che il bisnonno aveva saputo salvaguardare e condurre nell'era moderna e che prima il nonno e poi il padre avevano accresciuto, ma quando sei un Bianchi devi comunque mantenere sempre un certo contegno, un certo decoro. Non sarai mai un meccanico, o un contadino, né un cassiere del supermercato. Non dovrai sporcarti le mani con la terra, né con il grasso dei motori.
Leonardo si sarebbe accontentato di strappare l'assurda patina di perfezione che circondava da secoli il nome dei Bianchi, perché nessuna famiglia è perfetta, nessuna. Ci sono solo segreti meglio custoditi di altri ma la perfezione... quella non è altro che un miraggio, un'illusione. La stessa vecchia storia, "Chi è senza peccato scagli la prima pietra".
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Sotto allo sguardo indifferente degli alberi
Mystery / ThrillerAltariva è un piccolo borgo immerso tra le dolci colline emiliane, un paese ricco di storia in cui tutti si conoscono tra loro. Anche in un luogo del genere, però, le cose brutte accadono, persino in un posto come questo una donna può sparire nel nu...