7.Luke

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Scherzo pronto per le due ragazze che hanno fatto umiliare.

Ebbene sì ho saputo che verranno anche Amber e la biondina italiana.

Amber non ha mai partecipato alle feste che facevano,ma si vede che la mia vendetta è persino più forte della sua voglia di non venire a questi eventi.

Ovviamente non posso andarci senza un piano in mente.
Ho già preparato lo scherzo che avevo in mente insieme Chaz e Alex.

Potevo fare di meglio ma il tempo mi impedisce di fare qualcosa di più grande.

Abbiamo deciso così di preparare un mix di Coca cola e Fanta e...non saprei cos'altro ci ho messo dentro e di rovesciarielo in testa tramite un secchio che terrà Chaz con un una corda.

Alex invece ha ideato lo scherzo nei minimo dettagli,Chaz deve applicarlo e io devo occuparmi di Amber.

Devo solo avvicinarla al palco,non sarà

Mi guardo allo specchio dell'armadio e con le dita inizio a sistemandomi i capelli per dare un poco di più di volume.Mi hanno sempre detto di essere un bel ragazzo per gli occhi verdi che mi ritrovo...perché non crederci?

Fisso il mio abbigliamento:una maglia bianca abbastanza larga,e jeans cargo neri e una giacca di jeans a completare il tutto.

Mi faccio l'occhiolino allo specchio ed esco da camera mia per poi entrare in salotto e mi fermo subito sulla soglia.

Trovo mia madre che sorseggia un tazza di tè sul divano affiancata Jasckson che riceve delle coccole da lei.

Io non ho mai ricevuto neanche uno sguardo protettivo da mamma da lei.

Cerco di non pensarci e cammino a passo svelto per il salotto e prendere le chiavi della mia auto sulla mensola sul lato opposta della porta con ferocia.

-"Dove vai?"-mi chiede mia madre notando la mia presenza solo ora.

-"Ad una festa"-rispondo freddo non dandole tutte le attenzioni che "pretende" di avere.

-"Non mi avevi detto niente delle festa"-mi accusa lei.

-"E da quando ti interessa quello che faccio?"-chiedo scocciato girando il viso nella sua direzione.

-"Sono tua madre,ho il diritto di sapere dove vai o cosa fai"-mi ordina lei come se fossi il suo burattino.

Tu non sei niente per dirmi questo.

-"La madre la facevi quando avevo bisogno,non adesso che ho diciasette anni"-chiudo il discorso aprendo la porta e poi richiederla con forza e andando di fratta verso la mia macchina.

Apro lo sportello e azionodo il motoredell'auto.Esco dal vialetto di casa mia e  guida tra le strada di Boston fissando il percoso da fare per non pensare ad altro.
Pochi minuti in auto sono già nel parcheggio della scuola.
Non vedo l'ora di fare quello scherzo e divertirmi che non ho voglia di pensare ai problemi.
Scendo dall'auto per poi camminare per arrivare verso l'entrata principale,dove trovo nel muretto affianco alle scale dell'entrata,Chaz che si fuma una sigaretta e Alex che scrive al cellulare.

-"Eccoti amico!"-esclama Chaz sorridendo e facendo fuoriuscire del fuma dalla sua bocca.
Faccio un cenno di testa per poi fare segno di seguirmi.

Chaz butta il mozzicone a terra e lo calpesta con la sua delle scarpe,invece Alex riporta il cellulare in una tasca dei jeans.

-"Avete preparato tutto quello che serve?"-chiedo salendo le scale seguito da loro due.

-"Tutto pronto"- mi comunica Alex sicuro di sé.

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