Sono davanti alla scuola per pulirla e sto aspettando,seduta su una panchina,che Luke arrivi.
Oggi mi hanno sbattuta per bene a terra nell'ora di ginnastica,visto che c'era Luke al posto del coach che dice "Vado a farmi un caffè " e poi non si fa più vedere per tutta la lezione.
Che insegnanti modello...
Dopo due minuti vedo qualcuno che si avvicina alla scuola.
Luke.
Mi alzo dalla panchina e cerco di avvicinarmi a lui e alla struttura della scuola.
-"Ciao"-lo saluto un momento,per essere gentile,anche se lui non lo è mai per me.
-"Sta zitta!"-'mi urla contro rabbioso.
Credo che gli serva una di quei calmanti grandi quanto l'Everest se non di più.
Va avanti fregandosene se sono lì con lui o no.
Lo seguo mantenendo il passo,mentre Luke prende la chiava per aprire la porta( sì la voleva lui la chiave),io penso ad un modo per far passare il tempo.
Passiamo per il corridoio e alla fine in mensa.
-"Facciamo come l'altra volta"-mi ordina Luke prendendo il disinfettante e e uno straccio per pulire.
-"Che ti è successo?"-'gli chiedo indicandoli la mano che è fasciata,manco avesse preso a pugni un muro.
-"Cosa ti interessa?Fa il tuo lavoro e basta"-mi comunica scorbutico e freddo come ogni santo giorno della mia vita.
Vedo che gli tremano le mani come se si stesse trattenendo dal non farmi niente.
-"Quindi è un reato chiederti che ti è successo?"-gli chiedo con un coraggio che sicuro non è mio.
Luke alza lo sguardo dal tavolo che stava pulendo e mi guarda con lo sguardo da "Non dovevi dirlo... ora sei nei guai" ed inizia ad avvicinarsi a me pericolosamente.
Okay me la sono cercata.
Perché sto zitta quando non serve e parlo quando non mi è utile.
Quando inizia ad avvicinarsi io indietreggio impaurita su quello che vuole fare,ma per mia sfortuna vado a sbattere contro un tavolo.
Adesso il mio sguardo è ancora più terrorizzato di prima quando noto che non ho via di scampo.
Luke mi prende forte il polso con una presa ,che quasi mi stritolo le ossa,mi prende per il colletto della felpa e mi avvicina al suo viso.
Chiudo gli occhi perché ho paura,che mi faccia molto male,e poi ho paura di guardarlo in faccia in questo momento.
-"Apri gli occhi!"-sbotta arrabbiato stringendomi di più il colletto della felpa tra le sue dita.
Apro gli occhi lentamente e quello che vedo è solo l'intenzione di mettermi le mani addosso.
-"Scusa dovevo stare zitta,ma perfavore non farmi niente"-lo supplico con le lacrime che mi rigano il volto.
-"Non me ne faccio niente delle tue scuse,sai?"-porta una sua mano sul mio collo e qui inizio a sudare freddo.
Adesso non tocco neanche più terra.
Si dice che la sfiga è un bumerang...perché ho solo sfiga allora?Un po' di fortuna no?
-"Quando ti dico di star zitta e fare il tuo lavoro significa quello e basta.Non significa fammi da psicologa"-mi sussurra all'orecchio con una tonalità di voce che mi fa venire i brividi.
-"Scusa,stavolta ho capito,perfavore lasciami non respiro più"-gli dico singhiozzando e con poco fiato.
-"Non ho ancora finito con te"-
Mi lascia andare facendomi cadere a terra,guardandomi come se non fossi il niente,come se non provasse un minimo di dispiacere.
Sono sdraiata a terra su un fianco cercando di prendere fiato mentre Luke guarda solo.
-"Perché ce l'ha con me?"-gli chiedo alzandomi piano perché mi tremano le ginocchia.
-"Mi dai fastidio"-mi comunica serio.
-"E cosa ti da fastidio di me?Che non vi vesto come le altre?Che non sono un'amante del football o il fatto che non sono mai andata a letto con te?"-gli chiedo fino a quando non arrivo davanti a lui o lo guardo nei occhi con i miei che sono ancora lucidi.
Luke abbasso lo sguardo per un attimo credevo si fosse arreso ma sento una mano sulla mia guancia.
Mi ha dato un pugno,sento ancora le sue dita sulla mia guancia.
Serro gli occhi per il dolore che provo sulla guancia,ma non si è ancora arreso.
Mi prende ancora per il colletto della felpa e mi sbatte contro il muro,cerco di sottrarmi solo che è più forte di me.
Cerco di scappare ma lui mi prende per cappuccio.
È quasi improbabile che c'è la faccia uno sgorbio come me con uno che la supera in statura e non di poco.
-"Ti chiedo solo una cosa:Stammi lontano e io farò di tutto per non infastidirti in qualcosa"-gli propongo un un'accordo.
Luke si avvicina di più con il suo corpo.
Mi ritrovo con la schiena che tocca il suo petto e mi sussurra-"E se io volessi farti del male?"-
Con una mano mi tocca una zona libera senza cappuccio del mio collo.
Mi vengono i brividi appena sento le sue dita toccarmi.Credo sia la paura.
-"Non ha senso che qualcuno vuole fare del male all'altro senza un motivo valido"-gli spiego io cercando di sottrarmi al suo tocco,ma mi tiene con un braccio la vita per non farmi scappare.
-"Io un motivo c'è l'ho,ma non voglio dartelo"-mi risponde serio.
Respiro a mala pena adesso che il suo corpo è troppo vicino al mio...non riesco a formulare bene le frasi.
-"Che c'è?Ti fa troppo effetto stare troppo vicina al mio corpo?"-mi chiedo notando che sono più rigida che mai.
Ironia della sorte...si avvicina di più.
Grande ora sono proprio avvighiata al suo corpo.Luke mi prende per i capelli facendomi girare verso di lui.
Peggio...ho le mani sul suo petto e sono appiccicata,come una gomma da masticare,al suo corpo e Luke invece ha il braccio che mi cinge la vita.
Oddio siamo troppo vicini-"Tu ora non fiati e fai il tuo lavoro.Se mi dai fastidio in qualsiasi modo,non esci da qui viva."-mi avverte allontanandosi da me,prende a pulire i tavoli dalla sua parte.
Sono rimasta ferma un minuto come se fossi paralizzata,ma poi(dopo essermi ripresa)vado dall'altra parte della mensa a pulire i tavoli,dopo aver finito con quella roba,inizio a spazzare il pavimento.
Provo ad andare piano piano così non devo avvicinarmi a Luke e chiederli se ha bisogno d'aiuto,perché mi ha detto di non fiatare.
E non posso avvicinarmi per pulire io senza chiederli perché,chissà potrei darli fastidio.
Quindi controllo ogni santo minuto se ha finito a spazzare o qualcos'altro,così inizio anch'io.
Mi avvicino di poco a lui,che prende i sacchi dell'immondizia e se li porta nel cassetto fuori,con il totale silenzio.
Andiamo verso il cancello della scuola,io dietro di lui,ma Luke si gira spaventandomi e poi dice-"Ho dimenticato di chiudere la scuola!"-
Corre verso la scuola e appena davanti alla porta lo sento urlare-"Cazzo!"-
Vedo che si avvicina a me sempre correndo e agitato.
Cosa succede?
-"Non trovo le chiavi.C'è gli hai tu?"-mi chiede nervoso lasciando la parte il conflitto di prima.
Cerco nello zainetto,che porto sempre dietronalla schiena,ma non trovo niente.
-"Non c'è gli ho io"-gli dico calma(tutto il contrario di lui).
Credo che tra pico inizia a bestemmiare in spagnolo.
-"Forse gli abbiamo dimenticate dentro la scuola?"-propongo una delle opzione più probabili.
Non mi risponde ma si avvia verso la scuola con io che lo seguo.
Entriamo in mensa e cerchiamo in ogni angolo della mensa,persino sotto i tavoli,ma niente.
Come è possibile perdere delle chiavi e non trovarle più?
-"Trovate le chiavi?"-mi chiede Luke venendo verso di me.
Mi alzo da terra e gli dico-"Niente.Non ho trovato niente"-
Lui si mette una mano sulla fronte e se la massaggia.
-"Controlliamo in corridoio"-propongo io non arrendendomi.
-"Già fatto..non c'è niente"-mi risponde mentre io mi porto due dita al mento in fare penserioso.
-"E se fosse nel contenitore dell'immondizia? "-chiedo più a me stessa che a lui.
-"Cazzo no!Che schifo!"-esclama schifato.Non sei l'unico.
-"È l'unico posto dove siamo stati che non abbiamo visto"-gli dico facendolo ragionare.
Impreca un'altra volta e mi fa segno di seguirlo.
Usciamo dalla scuola fino all'angolo più remoto e dimenticato di questo istituto.
-"Entri tu a vedere"-mi dice Luke serio.
-"Io non ci entro lì dentro"-comunico sicura di non volerlo fare.
-"Dai sei abbastanza piccola e ci entri alla grande dentro a quel...coso,quindi ci entri tu."-conclude Luke sicurissimo.
-"Io non ci entro.Fa schifo e ci sono tanti sacchi stra pieni d'immondizia e chissà cosa e..."-non finisco di parlare che mi prende sotto le spalle,alzandomi di peso,e mi butta dentro il cassonetto.
-"Che schifo!Mi avvertivi!"-esclamo schifata.
Luke si mette a ridere e poi mi dice-"Cerca"-
Mi trovo dentro un cassonetto dell'immondizia...niente di altamente schifoso...
Chi sto prendendo in giro!Fa schifo stare qui dentro!
Mi metto a cercare la chiave,ma quel che vedo è solo spazzatura.
Vado a vedere dalla parte sinistra del cassonetto e cerco sotto ad un sacchetto dell'immondizia che c'è dentro.
Ecco la chiave!
-"Ho trovato la chiave!"-urlo contenta finonad un cerco punto.
Dei topi.Ci sono dei topi!
Mi metto ad urlare manco mi avesse morso Dracola in persona.
-"Che succede?Che urli?"-mi chiede Luke che mi prende sotto le braccia,tirandomi fuori da qui.
Gli metto le braccia al collo d'istinto mentre lui mi tira fuori.
-"Oddio ci sono dei topi là dentro...e sono grossi"-gli dico terrorizzata da quelle schifezze chiamati topi.
-"Io invece sono più spaventato da te che puzzi quanto il cassonetto"-fa una smorfia di disgusto.
Gli tolgo le braccia dal collo.
-"È colpa tua se puzzo come un cassonetto"-gli ricordo arrabbiata.
-'Va be' chi se ne frega.Almeno abbiamo le chiavi e... la tua foto dentro il cassonetto"-dice con un sorrido strafottente.
-"Perfavore cancellala quella foto.Ti prego!"-lo supplico di cancellarla.
Chi sa come inizieranno a chiamarmi poi quando vedranno la foto...
-"Cosa faresti in cambio?"-mi chiede lui curioso.
-"Di tutto,ma cancellala quella foto"-lo supplico per la seconda volta in un minuto,guardandolo nei occhi.
-"Uhmm...Devi fare sesso con me"-mi propone lui sorridendo malizioso.
Arrossisco di brutto.
Cosa?!*Angolo scrittrice *
Capitolo 20 pubblicato alle una di notte.
Che modello che sono da seguire!
Ovviamente è sarcasmo.
L'ho lasciato finire in sospence perché...perché sì.
Sono stronza a volte...a volte.
Spero questo capitolo vi sia piaciuto e che non vogliate accoltellarmi per gli errori grammaticali o di punteggiatura,non sono il mio forte e mai lo saranno.
Ora vi auguro buona notte se no domani non mi alzo nemmeno dal letto...quindi buonas noches gente!Jess ❤
STAI LEGGENDO
STAMMI LONTANO
ChickLitAmber River ha 17 anni, vive a Boston con la sua famiglia.A lei non piace andare a scuola,non perché va male in qualche materia o semplicemente non ha voglia ma perché viene bullizzata da quando ha iniziato il liceo sempre dal solito ragazzo.Luke An...