34.Amber

6 2 0
                                    

Ritorno a casa a tutta velocità(flash vattene via)e quando entro in casa chiudo la porta alle mie spalle e mi siedo per terra attaccata ad essa.
Cosa è successo solo una decina di minuti fa!
Non capisco più niente.
Un'attimo prima lo ignoravo(neanche fosse la peste nera del trecento)e solo dopo sono avvighiata a lui,come una gomma da masticare.
Ma la cosa più strana è stato quello che stavo provando.
Il mio cuore batteva  così forte che credevo che tra poco fuoriuscisse dalla gabbia toracica.
Il problema è che non posso provare qualcosa per lui.
È impossibile che ami una persona che ti tormenta da tanto tempo.
È impossibile anche il fatto che non è il mio tipo.
Il ragazzo che ho sempre desiderato è:socievole,scherzoso,timido 3 gentile con tutti.
Non uno menefreghista,serio,freddo e cattivo con me.
Sto impazzendo!
Mi piace o non mi piace?
Anzi non devo neanche pensarci.
Devo proseguire per la mia strada,non legare affatto con lui.
Beh...sarà semplice visto che gli sto già antipatica e mi odia,ma il problema sono io e la mia stupidità.
Vado in cucina e prendo un bicchiere di succo d'arancia e lo bevo tutto in un sorso.
Okay...l'unica cosa di cui devi preoccuparti adesso,è preparati per fare il mio lavoro part-time.
Il mio lavoretto sarebbe dare lezioni di lingua a quelli interessati a far imparare l'inglese a chi non lo conosce,come gli stranieri appena venuti negli Stati Uniti.
Con questo lavoro mi pagano 15$ a lezione.
Devo presentarmi bene,non come vadona scuola o chissà dove,perché devo fare bella impressione a loro.
Salgo le scale e vado in camera mia per vestirmi.
Decido di mettermi una camicetta di un colore lilla chiaro,regalata fa mia zia Grace per capodanno.
Prendo dei jeans neri e delle scarpe bianche.
Credo di essere abbastanza professionale.
Non credo proprio di mettermi dei tacchi perché subito dopo devo andare a pulire la mensa.
Prendo il mio solito zainetto ed esco di casa e mi incammino verso il posto in cui devo andare.
In meno di trenta minuti raggiungo il luogo d'incontro che abbiamo io e i miei cosiddetti "alunni".
Oggi devo spiegare per circa due ore e ritornerò a casa verso le diciotto,ma invece no,devo andare a scuola per pulire la mensa...il venerdì.
Non dovrebbero fare i bidelli?
Quello è il loro lavoro e se la stanno prendendo comoda in questa settimana.

Oddio sono in ritardo!
Sono le 17:43 e devo andare a scuola,anzi dovevo già essere lì e per di più sono ancora per strada.
Corro per circa quindici minuti e vedo il cancello della scuola.
Lo apre(era già aperto)ed entro nel cortile della scuola e poco dopo,quando apro il cancello e corro fino ad un cerco punto,vado a scontrarmi con qualcuno.
Vado a terra visto che stavo correndo e mi rialza in fretta preparando già il discorso su "perché ho fatto tardi" a Luke,che è davanti a me.
-"Scusa per il ritardo,solo che stavo lavorando e ho fatto tardi scusami "-dico tutto alla massima velocità,senza più fiato.
Luke mi prende il posto e mi comunica-"Andiamo e facciamo il nostro lavoro"-
Luke mi stringe il polso fino all'ingresso della scuola.
È così bello quando mi tiene il polso così...
Sta zitta stupida!Di qualcosa di intelligente invece di stupidaggini di vario tipo!
È confermato:sono scema all'ennesima potenza.
Entriamo in mensa uno di fianco all'altra,anche solo stando di fianco a lui mi sento in soggezione,perché è troppo alto e io sono più bassa di lui...non di poco però.
-"Come sempre"-mi dice Luke andando a prendere quello che li serve.
Vado verso l'altra parte della mensa e mi metto a pulire i tavoli sporchi.
Potrei diventare una donna delle pulizie in futuro,perché pulisco ogni giorno questo manicomio.
Ovviamente scherzo,non voglio diventare una donna delle pulizie,con tutto il rispetto a chi fa questo lavoro,ma ho altri sogni nel cassetto.
-"Tu cosa farai da grande?"-chiedo a Luke fermandomi un'attimo dal pulire i tavoli,mentre lo guardo concentrato a fare il suo lavoro.
-"A cosa ti interessa?"-mi chiede a sua volta serio,senza mai fermarsi un'attimo da quel che stava facendo.
-"Ma perché ti interessa sempre il perché di ogni cosa?"-gli chiedo veramente con capendo tutto questo scetticismo.
-"Perché a tutto c'è un perché"-mi risponde girando il viso verso di me.
Anche da questa lontananza riesco a vedere bene i suoi occhi...ci leggo solo serietà e nient'altro.
-"Bene allora ti dico che volevo saperlo,perché mi andava di fare un po' di conversazione"-gli rispondo sincera perché non avevo nessuna cattiva in quella domanda.
Sospira e poi mi risponde.
-"Architetto"-
Rimango stupita-"Wow...non credevo ti affascinante qualcosa sul disegno"-
-"Mi piace solo il disegno tecnico,invece i disegni che facciamo sul volta e quelle robe lì fanno cagare"-mi dice quel che pensa senza litigare.
Il disegno più sull'artistico non li piace...come ha fatto a disegnare l'espressione che faccio di meno in presenza della gente perfettamente?
-"Invece tu?"-mi chiede prendendo la scopa per spazzare il pavimento.
-"Io voglio diventare stilista "-gli confido mentre la mia voce sognante dice tutto su quanto mi piaccia quel lavoro.
Luke nota che non sto facendo più niente da un po' e mi ordina-"Lavora, che abbiamo altro"-
Mi sveglio dal mio sogno,di diventare una stilista famosa conosciuta in tutto il mondo per il mio talento,peccato che la vita sua un'altra.
Finiamo velocemente di pulire la mensa,in silenzio assoluto,e andiamo in palestra.
Okay...la palestra oggi fa schifo.
Si vede che i ragazzi oggi avevano allenamento.
Come mai usano anche la palestra,se devono correre in campo a rubarsi la palla avivenda?
Boh...non capisco niente del football.
Inizio a pulire quei aggeggi infernali per fare i muscoli,e poi vado a prendere la scopa.
-"Hai voglia di una sfida?"-mi chiede Luke con un tono di sfida,buttando a terra la scopa.
-"Su cosa?"-gli chiedo prestandoli tutta la mia attenzione.
-"Chi sale e scende prima da quelle corde vince e...potrà avere qualcosa in cambio dall'altro"-mi propone Luke con la voglia mille di vincere.
Cosa vuole da me?
Senza ancora sapere se voglio giocare si avvicina alle corde.
-"Meglio di no"-gli rispondo girandomi è proseguendo a fare il mio lavoro.
-"Hai paura?"-mi chiede Luke.
Mi rigiro,ho ancora un po' di dignità,e lo trovo a sorridere vittorioso.
Forse era proprio quello che voleva...farmi gareggiare anche con le manieri sporche.
-"No"-rispondo sicuro guardandolo di sfida.
-"E cosa ti costa a farlo?"-mi chiede tengo la corda con una mano.
-"Mi costerà tanto,se in caso perdo"-rispondo ragionevole.
Se perdo...chissà cosa vorrà in cambio!
Luke lascia la corda e avanza verso di me,lo guardo un po' intimidita.
Si ferma proprio a pochi centimetri da me e si china per essere all'altezza della mia faccia.
-"La bimba ha paura"-sussurra davanti al mio viso con un tono arrogante.
Basta è ora che tiri fuori le palle Amber...anche se scientificamente non le ho,ma devo farmi avanti per batterlo.
Lo guardo dritto nei occhi con la voglia di batterlo al massimo.
Con solo questo sguardo Luke capisce tutto,sorride compiaciuto.
Li sfioro appena la spalla e vado verso la corda  he voglio usare.
-"Sono pronta"-lo avverto sicura.
Sorride come se questo lato di me li piaccia per davvero.
Si avvicina anche lui alla sua corda.
-"1..."-
Cosa cavolo sto facendo,ovvio che mi batte!
-"2..."-
Sono stupida...perché ho accettato?
-"3"-
Vai veloce Amber e trasformalo in gelatina!
Salgo il più veloce che posso, arrampicandomi come una scimmia,e tocco il campanello che c'è alla fine della corda qualche secondo prima di Luke.
Scendo e solo due secondi dopo scende anche Luke.
Non ci credo...ho vinto!
Mi avvicino alui e porto una mano all'orecchio e gli chiedo(come se non lo sapessi)-"Chi ha vinto?"-
-"È da rifare"-controbstte Luke.
-"Non è vero.Lo dici solo perché hai perso"-ribatto incrociando le braccia al petto guardandolo quasi offesa.
-"Okay...hai vinto.Cosa vuoi che faccia?"-mi chiede Luke scocciato.
-"Che non mi prendi più in giro"-gli dico seria guardandolo nei occhi.
-"Qualcosa che non duri un'eternità"-mi risponde freddo.
Questo significa che ha ancora voglia di prendersela con una come me...che delusione.
-"Passare una serata con te"-
-"Intendi dire..."-fa un sorriso malizioso che mi fa capire tutto il contrario di quel che volevo.
-'Assolutamente no.Intendo per sapere come ti comporti"-
-"Non accetto affatto"-mi dice serio come non l'ho mai visto.
-"Perché no?"-gli chiedo stranita.
Come mai non vuole?
Non credo di averli chiesto chissà cosa.
-"Chiedi qualcos'altro,ma non questo"-mi chiede serio come prima.
Mi metto a pensare a qualcos'altro,visto che non cambia idea neanche se è un assassino a chiederielo.
-"Okay...appena usciamo da qui mi offri la cena"-gli propongo io.
-"Vuoi che ti porti in un locale di lusso?"-mi chiede sarcastico.
-"No,niente di costoso.Voglio qualcosa di semplice"-gli rispondo onestamente.
-"Va bene"-
Prende la scopa e spazzando il pavimento,accompagnato da me poi.
Finiamo dopo un po' di pulire ed usciamo da qui buttando anche i sacchi della spazzatura(senza buttare le chiavi).
Usciamo di qui ino accanto all'altro.
Luke apre il cancello ed usciamo da qui.
-"È ora di mettere in atto la mia scommessa,che ho vinto modestamente"-gli dico molto più entusiasta di lui sicuro.
-"Okay"-dice stufo mentre procede a camminare.
-"Hey fermati un attimo"-gli ordino seria.
Luke si gira e mi guarda con una faccia da "Che vuole ora?".
-"Devi tenermi sulla schiena e portarmi dove volevi offrirmi la cena"-gli dico mentre Luke è contrariato all'idea.
-"No scordatelo"-mi risponde brusco,girandosi di nuovo.
-"Ti ricordi?Questa è la scommessa che ho vinto,quindi mi tocca...non credi?"-gli chiedo sembrando dolce e gentile,anche se quello che avrà sentito Luke,sicuramente,è la voce di Satana,che quella di una ragazza gentile...dettagli.
Sbuffa infastidito e si abbassa di un bel po' e mi ordina-"Sali"-
Mi tengo forte al suo collo,mentre Luke mi tiene per il retro coscia.
-"Libera un po' la presa sul collo,che mi strozzi così"-mi avverte Luke.
Libero un po' la presa sul suo collo e gli dico-"Scusa"-
È bello stare così,con Luke che mi tiene sulla sua schiena...è così,non so nemmeno attribuire un aggettivo adatto.
Peccato che non sono esperta in fatto di uomini,quindi non so neanche come definirli.
La mia testa è sulla sua spalla mentre sento il suo profumo.
Mi sembra di essere un gigante,stando così visto che Luke è alto al contrario mio,che non sono molto alta.
In realtà non sono bassa,cioè sono di altezza media con un metro e sessantadue di altezza.
-"Quanto sei alto?"-gli chiedo all'improvviso attirando la sua attenzione.
-"Sai che stai diventando una grande chiacchierona?"-'ribatte Luke dandomi uno strattone per tenermi su.
-"Sono solo curiosa visto che mi sento bassa"-gli rispondo parlando per di più al suo orecchio.
-"Prima di tutto:sei bassa.E poi sono alto un metro e ottantasei"-mi risponde lui,lasciandomi a bocca aperta.
-"Davvero?"-gli chiedo sorpresa.
-"No per finta...ma secondo te?"-'mi chiede sarcastico.
-"Però sei tu quello alto.Essendo tu alto io ti sembro un nano,anche se sono di altezza media"-dico ragionevole.
-"Perché quanto sei alta?Un metro e cinquanta?"-mi chiede mettendosi a ridere.
-"Un metro e sessantadue"-gli rispondo fiera che quel che ha detto prima non si è avverato.
-"A te sembra tanto?"-
-"Direi sia abbastanza"-dico guardando il suo profilo.
Prima di tutto in una persona si deve guardare il naso,per esempio il suo è dritto,poi si guardano gli occhi di una persona,i suoi sono di verde mischiato ad azzurro grigio,ed infine le labbra...le sue sono carnose.
-"Vuoi che ti prendo il cellulare per farmi una foto ricordo?"-mi chiede arrogante.
-"Perché?''-chiedo non capendo.
-''Mi stai squadrando tutto"-mi risponde divertito.
Mi vergogno e non gli rispondo neanche.Beccata in pieno.
Dopo poco siamo davanti a casa mia.
Casa mia?
-"Che ci facciamo qui?"-chiedo mentre Luke mi fa scendere dalla sua schiena.
-"Ti preparo la tua adorata cena"-mi risponde come niente fosse.
Prendo le chiavi e apro la porta di casa mia.

*Angolo scrittrice *

Ecco il capitolo che ho detto che "forse" scrivevo.Il forse si è realizzato.
Capitolo scritto alle 00:13 mentre tutti dormono,al contrario mio.
Sapere che quando scrivo le parti dove Amber si chiede più e più volte se le piace Luke...ho descritto me stessa alla perfezione.
Quando mi piace una persona me lo chiedo centomila volte se mi piace o no è avvolte faccio persino dei quiz online...strano lo so.
Perfortuna che non mi innamoro spesso se no non sarei sana di mente fino ad adesso.
Spero il capitolo vi sia piaciuto.
Scusate per gli errori di tutti i tipi.

Jess ❤



STAMMI LONTANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora