54.Luke

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-"Siamo arrivati?"-chiedo già infastidito di essere qui,con accanto l'umo che mi ha causato più incubi in vita mia.
-"Sì,sta tranquillo"-risponde il poliziotto moro annoiato.
Credo che non sono il primo ad essere per niente educato per loro.
Non guarda neanche fuori dalla finestra.Fisso solo il...niente.
Sono perso nei miei pensieri.
Penso a tutto per poi diventare niente.
-"Siamo arrivati!"-
Mi risveglia il poliziotto coi capelli rossi,risvegliandomi dal mio stato pensieroso.
Usciamo dall'auto e ci portano fin dentro alla caserma.Ovviamente sempre sotto il controllo massimo.
Il poliziotto coi capelli rossi mi spinge fin dentro ad una stava con un tavolo,una sedia e...nient'altro.
Questa è la tipica stanza dove interrogano i criminali.
-"Siediti"-mi ordina il poliziotto indicandomi la sedia.
Faccio come mi dice.
Lo guardo tutto tranquillo manco avessi fatto scorta di calmanti,per farli capire che non ho paura di lui.
Un po' paura lo ammetto,lo provo,solo che con la gente non ti devi mai dimostrare debole.
Devi essere sempre forte e menefreghista se no t'inculano tutti senza problemi.
Ma.Catota sbattere mani sulla superficie del tavolo guardandomi fisso nei occhi.
-"Che hai?Ti sei innamorato di me per caso?"-gli chiedo prendendolo palesemente per il culo.
-"Non fare lo sbruffone ragazzino"-
Alzo gli occhi al cielo scocciato ed infastidito.
-"Sai cosa sia educazione?"-mi chiede,notando la mia bravura sul essere educato con la gente.
-"Certo che so cosa sia.Ma non significa che devo applicarla"-affermo sfidandolo.
-"In mia presenza devi applicarla"-mi ordina,cercando di farmi paura.
-"Se no?"-chiedo tranquillo e in vena di sfida,al contrario suo che è su tutte le furie.
Si avvicina a me pericolosamente e mi minaccia-"Non giocare con il fuoco ragazzino"-
Lo guardo dritto nei occhi freddo per farli capire,che non ho paura di lui e neanche dei altri poliziotti,se è per questo.
Mr.Carota ignora l'argomento per non perdere tempo con me.
-"Cosa stavate facendo tu e quel uomo?"-mi chiede come fosse una minaccia questa.
-"Litigando"-rispondo rimanendo sul vago.
-"Questo lo avevamo capito anche noi"-
-"E cosa vuole sapere di più?"-chiedo il più scocciato che mai.
Mi passa una mano sul viso,esausto dal mio comportamento molto fastidioso.
-"Passiamo al test antidroga "-mi comunica posando un barattolo proprio davanti a me,sulla superficie del tavolo.
Mi toglie le manette e poi gli chiedo,fuardando il barattolo-"Cosa cazzo devo farci con questo?"-
-"L'urina"-mi risponde girandosi dall'altra parte...per un po' di privacy presumo.
-"Ti do quaranta secondi massimo"-
Sono arrivato fino al punto di fare la pipì dentro un barattolo cazzo!
-"Puoi girarti"-dico dopo aver finito.
Si gira mi rimette le manetti(e io che pensavo che sono di nuovo libero...)e chiude il barattolo con il tappo.
-"Aspetta qui"-mi ordina uscendo dalla stanza.
-"Dove dovrei andare se sono ammanettato,mi avete legato una gamba alla sedia e ultimo ma non ultimo mi controllate?"-chiedo facendoli capire che è ovvio che non me ne posso andare da nessuna parte.
Mi ignora e se ne va.
Non vedo l'ora di uscire da qui e non ritornarci mai più in futuro.
Speriamo anche che mio padre ci finisca dentro dopo tutto quello che ha fatto.
Senza neanche farlo apposta mi ritornano in mente i ricordi più brutti passati in quella casa.

Casa mia.Il posto peggiore in cui sono mai stato.Il posto dove ho fatto più incubi e neanche un sogno bello.
Il luogo che ha distrutto la speranza di essere felice di un bambino.
-"Mamma,papà ieri mi ha picchiato"-dico a mia madre guardandola pronta per uscire con...non so nemmeno chi.
-"Che ci posso fare!"-esclama non interessandosi più di tanto.
-"Mi ha fatto male,mamma!"-sbotto io sull'orlo del pianto,pensando a quello che aveva fatto mio padre con la cintura ieri al mio povero corpo.
-"E che devo dirti?Reagisci"-mi riferisce prendendo il suo pacco di sigarette e portandosene una alle labbra.
-"Non puoi dirli di non farmi niente?"-gli chiedo,come solo un bambino innocente dovrebbe saper fare.
Mi guarda fredda e dusguststa-"Luke la vita è più complicata di così"-
La guarda ferito dal suo disinteresse toccandomi il braccio sinistro,che ancora faceva male.
Non sarebbe mai cambiato niente.

Stringo i pugni,con tutta la forza che ho,e ispiro profondamente.
L'unica cosa che volevo a quel tempo era solo un po' di affetto da...lei almeno.
Sento dei passi avvicinarsi e capisco che è il poliziotto.
-"Sei negativo al test.Nel tuo sangue non scorre né alcol né droga...tuo padre invece è positivo a varie sostanze''-mi comunica con dei fogli in mano.
-"Lo avevo detto che sono innocente"-
-"Non del tutto"-
-"Che intendi?"-
-"Se vuoi uscire da qui devi raccontarmi tutto,perché hai lo stesso messo le mani addosso a qualcuno e servono i perché"-mi comunica posando i fogli sul tavolo mentre è pronto ad ascoltarmi.
Cazzo non ci voleva!
Prendo un sospiro e inizio a raccontare qualcosa su...lui.
-"Quello è mio padre(come dovrebbe sapere già)e d'appartenenza sua ho subito fari abusi sia verbali che fisici,violenze..."-
-"Quando è iniziato tutto questo?"-mi chiede indagando.
Che faticaccia raccontare tutto!
-"È iniziato fin da quando ero un bambino.Ha iniziato prima con le parole poi...con le botte."-spiego volendo rimanere freddo.
Non voglio far trapelare alcuna emozione.
-"E per quanto è andato avanti?"-mi chiede poi.
-"Fin a quando non ho iniziato a reagire"-comunico serio pensando a tutte le volte che ho dovuto subire violenze da parte sua.
-"Quindi avete iniziato a mettervi le mani addosso?"-mi chiede un po' sorpreso.
Non gli rispondo,ma credo lo abbia preso per un sì.
-"Dovevo difendermi"-gli rispondo sincero.
Mi guarda come se mi capisse per davvero,come se anche lui ha sofferto di cose simili.
Sospira e mi dice-"Sta lontano dalle risse o cose simili Anderson.Davvero potrebbero cauasrti tanti problemi in futuro...te lo dico per esperienza"-
Subito dopo mi toglie le manette.
Ho le mani libere finalmente!
-"Ora sei libero"-
-"Grazie"-
-"Oh dimenticavo...tuo padre è stato arrestato e non potrai entrare in casa tua per massimo due giorni per raccogliere tutte le sostanze illecite"-mi comunica lui lasciandomi stranito.
-"E dove vado?"-chiedo poi.
-"Chiedi a un tuo amico se puoi stare a casa sua per due giorni massimo...non so"-mi consiglia mentre ci dirigiamo verso l'uscita.
-"Almeno posso prendere i vestiti che mi servono e la roba per la scuola?"-gli chiedo io.
-"Penso che ti abbiano preparatooro le cose da prendere"-
-"Okay..."-rispondo non molto convinto.
Adesso devo pensare dove posso alloggiare per stasera o massimo fino a domani.
Non voglio andare da Chaz o Alex,perché non voglio sappiano che sono incasinato alla stragrande.
Non posso andare da Jennie,perché di sicuro non mi ospita per stare e basta,ma...di più.
Amber...
No.Ci sono stato ieri ed è stato un...disastro.
Dove cazzo vado,allora?
-"Vuoi uscire o restare qui?"-mi chiede il poliziotto con fare scherzoso.
Mi avvio verso la porta e trovo il mio borsone di football,con dei loghi del Miami Dolphins attaccati,alla porta.
Prendo il borsone e poi saluto i poliziotti-"Ci vediamo"-
A mai più,pensai.
Adesso ritorniamo al problema più grande:dove vado?
L'unico posto che mi riferisce la testa è solo uno...ed è da Amber.
Cosa faccio!
Il mio cellulare che squilla interrompe i miei pensieri.
Mia madre.
È da ieri che mi chiama e non le rispondo.Decido di accettare la chiamata.
-"Cosa c'è?"-le chiedo andando dritto al punto.
-"Luke dive sei?E cosa è successo a casa nostra,che si sono I poliziotti e poi mi hanno detto che devo uscire di qui..."-non la lascio finire che chiudo la chiamata non volendo più saperne niente.Spengo anche il cellulare,mettendolo in tasca.
Non è possibile che sono perseguitato solo dai problemi!
Mi fermo un'attimo per capire che strada prendere.
Dove vado...
Bene.Soni al punto di partenza.
Sospiro e decido di andare da Amber.
Ogni volta che cerco di allontanarmi da lei finisco sempre per rimanerci insieme.

*Angolo scrittrice *

Ecco il capitolo scritto alle 01:30.
Già qui si vede che io la notte non dormo.
Bene vi annuncio che io Domenica vado in vacanza(non succede da tipo...due anni)in Albania!
Sono stra felice ed ansiosa e vi avverto di già che non riuscirò a pubblicare i capitoli giorno per giorno,perché troppo occupata a godermi le vacanze.
Forse scrivo un'altro capitolo,ma non lo pubblico fin da subito perchè è stardi e ho sonno.
Quindi...ci vediamo domani.
Addios gente!

Jess ❤




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