5.Luke

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Appena esco da quel manicomio chiamato comunemente ''scuola'',luogo in cui ho subito una figura di merda per colpa della biondina e di Amber.

Non la passeranno sicuro liscia dopo questa.

Luke Anderson non da buono niente se si parla della sua immagine sociale.

Continuo a pensare a come fariela a pagare ad Amber e la biondina mentre stringo le mani sul volante e girando verso sinistra in una strada non molto popolata,nella via dove vivo io.
Un luogo che è fuori dalla città dove ci sono case,alcune carine altre messe male e una strada che non ha la reputazione migliore di tutte,perché la brutta gente non vive solo nel cuore della città,ma anche dalle parti vicine.

Parcheggio la macchina nel vialetto di casa mia e stacco le chiavi dal volante spegnendo il motore e uscendo sbattendo la porta per chiuderla bene ed incamminarmi verso la porta di casa mia.

Ultimo posto in cui vorrei trovarmi in questo momento.

Speriamo non ci sia in casa quel coglione che non ho voglia di litigare adesso.

Suono il campanello e sento dei passi leggeri e veloci avviarsi verso la porta.
Già da qui mi fa intuire sia Jackson il mio fratellino di sette anni,innocente e soprattutto piccolo per capire quanto tutto quello che c'è in questa casa è sbagliato.

La porta si apre mostrandomi il visetto angelico di mio fratello governato da un sorriso sincero di vedere me.
I suoi occhi scuri mi osservano lieti di vedere me e le sue labbra piccole si curvato in un sorrisetto felice.

Lui assomiglia a nostra madre esteticamente,entrambi coi occhi scuri e capelli scuri.

Invece io...assomiglio a mio padre avendo gli occhi verdi con sfumature risalenti al marroncino e con capelli di un nero che ha invaso non solo i miei capelli ma anche la mia anima.

Entro in casa non ricambiano il sorriso e poso lo zaino sul divano e vado in cucina con sempre dietro mio fratello.

-"Come è andata oggi a scuola? "-mi chiede lui cercando di dialogare con me.

Noto subito dalla sua posture che è agitato anche perché il mio essere impassibile non è molto rassicurante e non mi aiuta a socializzare.

-"Passabile...come ogni giorno"-rispondo con tonalità di voce glaciale...senza alcuna emozione.

So che non lo merita,ma è più forte di me.
Prima era solo un modo per proteggermi,adesso è diventato il mio carattere.

-"Ok..."-risponde Jackson triste per il mio disinteresse sparendo in salotto.

Scusami.

Prendo una mela dal frigorifero e la addento assopporandone la bontà del suo succo interno dolce e delizioso.

Ho sempre amato mangiare le mele soprattutto quelle verdi,cazzo se le amo quelle!

Sfilo il cellulare dalla tasca anteriore dei jeans e mi guardo le notifiche che vengono dai diversi social e app.

Continuo a mordere la mela e fisso nel frattempo dei post di miei amici su Instagram...tanto per passare il tempo.

Altri due,tre morsi ho finito e butto il picciolo nel cestino per poi uscire da qui ed infilarmi in camera mia.

Chiudo la porta alle mie spalle a chiave per non essere disturbato e mi sdraio sul letto stanco,senza prendermi il disturbo di cambiarmi i vestiti.

Chiudo gli occhi per poi riaprirlo infastidito al suono del mio cellulare che vibra.

Lo afferro e noto l'arrivo di un messaggio di Chaz.

Vieni con noi oggi alla festa di inizio anno?

Di che cazzo di festa sta parlando?

Sì.Andiamo verso le 9 ok? Gli scrivo io.

Vabbè sarei lo stesso costretto ad andarci perché quelli come me devono essere presenti sempre ad eventi del genere.
Ok va bene.

Chi sa se verrà anche Amber...così potrò vendicarmi per quello che è successo oggi facendole uno scherzo che non dimenticherà mai.

*Angolo scrittrice *
In questo capitolo scopriamo più cose su Luke Anderson ma le cose da sapere su di lui sono ancora tante.
Se avete domande o volete anche solo scrivermi una vostra opinione sulla storia scrivetela.
Grazie per il vostro prezioso tempo a leggere la mia storia.

Jess ❤

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