Ero a casa con mio fratello e mia madre.
Io ero in camera mia a prepararmi per andare a scuola,per la seconda volte in quella giornata,ovviamente non stavo manco a sentire mia madre che mi chiedeva di tutto e di più.
-"Perché hai dovuto fare la battaglia con il cibo a scuola?"-mi chiese mia madre decisamente arrabbiata.
-"Non ti interessa"-la risposta più frequente che davo alla gente.
-"Sono tua madre come ti ho sempre detto e voglio sapere cosa fai e perché!"-mi disse lei urlando.
-"E io ti ho detto che la madre la facevi quando avevo bisogno non adesso che ormai non ho più bisogno di nessuno,tanto meno che di te!"-le urlo io contro dando un pugno al tavolo in cucina.
-"Quindi non mi vuoi bene?"-mi chiese mia madre con le lacrime agli occhi.
Questa fa solo la vittima e ormai non ho più pietà per nessuno,pensai.
-"Perché tu ne volevi a me?"-
Ed in quel momento entra mio padre,affascinandoci della sua presenza,che si mise ad urlare inutilmente.
Era ubriaco,anzi ubriaco è dir poco.
Io e mia madre interrompendo il nostro discorso appena entra mio padre in casa.
Lascio mia madre in cucina e vado da mio fratello,portandolo in camera mia,così non vedesse e sentisse quel coglione urlante.
Per nostra sfortuna si sentiva tutto.
Mio padre urlava contro mia madre e chi sa se avesse alzato le mani.
Non mi sono mosso da camera mia,perché non volevo preoccupare mio fratello.
-"Non preoccuparti...è una cosa normale tra i genitori discutere"-gli dissecfingendomi calmo,ma le urla che si sentivano sembra tutto il contrario.
Dopo non aver sentito più niente e vedo mio fratello addormentato,scesi nel piano di sotto e...non vidi più nessuno.Dove sono andati non lo so neanche adesso.
Mia madre non è tornata a casa,invece mio padre come sempre entra ed esce in ogni momento con una bottiglia in mano.
Adesso sto andando a scuola in macchina,dopo poco mi ritrovo nel parcheggio della scuola.
Scendo dall'auto e la prima cosa che vedo,è Chaz che sta guardando con insistenza una ragazza coi capelli rossi e ricci.
-"Amico sembri uno stalker... lo sai?"-gli dico scherzando.
-"Hai visto che bella che è!"-esclama lui guardandola ancora.
Questo la vuole solo portare a letto,come tutte le altre ragazze della scuola.
Entriamo a scuola e in corridoio incrociamo Alex che si sta baciando con una ragazza mora.
-"Amico puoi baciarti con la ragazza da un'altra parte?"-gli chiede Chaz ridendo.
-"Vi lamentate con me anche se voi fatte peggio"-ci dice s occhiata allontanandosi dal viso della ragazza.
La prima ora ho matematica e sono in classe con Alex.
Mentre siamo in corridoio vedo Amber che apre il suo armadietto e prende dei libri in mano.
Come sempre è vestita con una felpa tre volte lei blu scuro e dei jeans neri E il suo cerchietto che mette da una vita.
Mi allontano da Chaz e Alex che stavo litigando di non so cosa è mi avvicino ad Amber.
Quando le sono vicino le prendo i libri di mano.
Alza la testa di scatto e vede che sono io.
-"Puoi ridarmi libri perfavore?"-mi chiede gentilmente guardando il pavimento.
Cos'ha questa che non riesce a guardarmi in faccia?
-"No"-le dico freddo guardandola.
-"Ti prego,mi servono per la lezione che ho fra poco"-alza lo sguardo verso il mio ma lo abbassa immediatamente,ma la prendo per il mento e le faccio alzare il viso verso il mio.
-"Che cos'hai che non riesci a guardarmi in faccia?"-gli chiedo scocciato non staccando i miei occhi un'attimo dai suoi.
-"N-non lo s-so"-balbetta guardandomi in faccia e abbassando gli occhi subito dopo.
Le lascio il mento,ma inizio ad avvicinarmi molto di più.
Invece Amber inizia a indietreggiare impaurita fino a sbattere contro l'armadietto con la schiena(per sua grande sfiga).
Mi avvicino a lei fino a quando non siamo avvighiati.
Intanto i suoi libri gli ho lasciati dietro di me sul pavimento,e lei non se ne neanche accorta.
-"Come ti senti...quando ti sto così vicino?"-le sussurro all'orecchio.
Tutto questo solo per provocarla ovviamente è niente di più.
Amber tiene la testa bassa e non risponde,ma noto che ha le guancie un po' rosse.
-"P-puoi toglierti ti p-prego?"-sento che la sua voce è un po' tremante.
-"E perché dovrei togliermi?"-le sussurro all'orecchio avvicinando la mia mano fino a toccare la sua guancia.
Si scosta d mio gesto.
-"Stammi lontano!"-mi urla contro e prende i libri per terra,correndo via, lasciandomi a bocca aperta.
Questo è strano.
Una ragazza così timida,insicura,che ha una paura tremenda di me,appena sente che gli metto una mano sulla guancia dolcemente(Okay non esattamente visto che di dolce io non ne ho niente),mi urla contro di starle lontano.
Non so che dire.
Me ne vado in classe per la prima ora.*Angolo scrittrice*
Wow non ho mai pubblicato capitoli così tardi!Spero di non aver scritto stupidaggini a quest'ora,anche se sono lucida.
Tutti stanno dormendo tranne io...mi sento un vampiro.
Scherzi a parte...questo è il mio sedicesimo capitolo e ho ancora tantissimi capitoli da scrivere per quanta ispirazione ho.
Diciamo che quel che scrivo mi sta a cuore.
Amo scrivere e inventare storie,è molto importante per me questo nella vita,ma amo tantissimo anche il disegno che è stato il mio primo amore.
Adoro entrambi tanto è non vivo senza,sono come l'ossigeno per me.
E voi avete certe passioni di cui non potete fare a meno?
Spero sia di vostro gradimento il capitolo è scusatemi per gli errori grammaticali.
Buona notte(in questo caso)Jess ❤
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ChickLitAmber River ha 17 anni, vive a Boston con la sua famiglia.A lei non piace andare a scuola,non perché va male in qualche materia o semplicemente non ha voglia ma perché viene bullizzata da quando ha iniziato il liceo sempre dal solito ragazzo.Luke An...