31.Luke

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Cazzo è svenuta!
Cosa faccio adesso?
Sento dei rumori provenienti dalla palestra,fino a quando sento una porta aprirsi.
È quella dello spogliatoio.
-"Grey è solo uno spogliatoio cosa vuoi che ci sia?"-gli comunica un uomo a un'altro che si chiama Grey.
Grey ascolto il tuo amico,lui ha sempre ragione.
-"Non hai mai visto dei ragazzi ricchi?Sicuramente avranno lasciato qualcosa da queste parti"-ribatte Grey.
Tu e il tuo amico andate a Fanculo che non vi vuole nessuno qui.
Apre un armadietto non molto distante da dove sono io.
-"Uhh...guarda questo orologio...sembra costoso"-
Sicuramente è di Matthew Ramirez,perché è uno di quelli che possono avere tutto senza uno sforzo.
Sento un'altro armadietto aprirsi.
-"Qui ci sono solo venuti sporchi...questi ragazzi fanno mai il bucato?"-'sento la voce del socio di Grey.
Sarà sicuro l'armadietto di Chaz,lui non fa mai il bucato.
Sento una mano toccare la maniglia del mio armadietto.
Oddio!Ora siamo fottuti male!
L'armadietto di apre facendomi intravedere un uomo con vestito tutto di nero e con una maschera in viso.
-"Se vuoi sapere se ho qualcosa nell'armadietto ti avverto di già che non ho niente"-gli dico io da stupido che sono.
Mi prende per la felpa e mi butta fuori dall'armadietto
-"Cosa ci fate a scuola?"-mi chiede quello che dovrebbe essere il socio di Grey.
-"Dovrei chiedervelo anch'io"-dico guardando entrambi.
-"Non fare il simpatico ragazzino"-mi minaccia Grey prendendomi per il braccio.
Gli prendo la mano e iela giro,dandoli poi un calcio in culo.
Mi viene incontro l'amico di Grey,che mi da un pugnoin faccia.
Questo è un osso duro!
Gli prendo la mano che ha ancora sulla mia faccia e con l'altra gli scaraventato un pugno forte in pieno viso.
Gli do un calcio sulla pancia e cade a terra.Questi non sanno combattere.
Grey,che non si vuole togliere dalle palle,mi viene incontro dandomi un pugno sul petto.
Cazzo ha fatto male questo...
Mi riprendo in fretta e cerco di farla finita dandoli in calcio dritto sulle palle e buttandolo contro un armadietto.
Cade a terra e da genio che sono prendo la tenda di quelle che ci sono nelle doccia e lego entrambi.
Mi guardo intorno e trovo Amber dentro l'armadietto ancora svenuta.
La prendo e la poso sulla mia spalla.
Mentre mi dirigo verso i corridoi per uscire da qui chiamo la polizia.
-"Pronto polizia?Ho trovato due ladri a scuola che volevano derubarla"-
Il poliziotto mi chiede come faccio a saperlo e chi sono,ma gli dico solo.
-"Venite subito che hanno perso i sensi,ma si riprenderanno presto"-
E qui chiudo la chiamata con la polizia.
Esco da scuola e mi dirigo verso casa di Amber,così la polizia non mi vede gironzolare da queste parti.
Ci sono stato una volta a casa di Amber,ma ho la memoria fotografica,per di più non è lontana dalla scuola.
Se mi fermo davanti a una panchina per postarla un'attimo sembro un ladro?
Anzi già così sembra che l'ho rapita!
Va be' sono vicino a casa sua tanto vale portarla fino a lì.
Sento che Amber si sta muovendo,direi che si sta svegliando.
-"Che ci faccio io qui?!"-quasi lo urla.
-"Shh..vuoi che chiamino la polizia?"-le divo abbassando la voce.
Adesso sono proprio davanti a casa sua.
-"Puoi lasciarmi perfavore?"-mi chiede gentilmente.
La faccio scendere dalla mia spalla e Amber si siede davanti all'albero che c'è nel vialetto di casa sua.
Mi siedo accanto a lei.
-"Grazie"-mi ringrazia Amber guardandomi con un'altra luce nei occhi...sembra dolcezza.
-"Prego"-le rispondo come mio solito fare distaccato.
-"Cos'è successo esattamente?"-mi chiede confusa.
-"Ti ricordi quando quando ci siamo nascosti dentro al mio armadietto?Beh sei svenuta,a quanto pare sei claustrofobica"-
-"Fino a qui mi ricordo,ma dopo"-
-"Ci hanno scovato e gli ho presi a pugni.Dopo averli riempiti di botte gli ho legato con la tenda del bagno,una caso,e ti ho porta in spalla chiamando la polizia"-le racconto in breve quello che è successo.
Amber si guarda le scarpe e poi alza la testa e gira il viso verso il mio.
-"Scusa se ti ho infastidito.A volte non penso proprio a quello che dico...mi dispiace"-mi comunica non staccando lo sguardo dal mio,sincera.
Lo sento dalla sua voce e a vedere i suoi occhi che è sincera.
-"Io...io non dovevo reagire così violentemente"-le dico a mia volta serio.
-"Mi stai chiedendo scusa?"-mi chiede Amber facendonun sorriso genuino.
-"No"-le rispondo freddo.
-"Mi sembra,che mi stavi chiedendo scusa"-mi comunica inclinando un po' la testa a guardarmi con un sorriso stampato in faccia.
-"Prendila come ti pare,ma non abituarti"-le rispondo rimanendo serio.
-"Okay...va bene"-mi dice alzando gli occhi al cielo.
Restiamo seduto uno accanto all'altro,prendo il cellulare e vedo che sono le dodici.
-"Che ore sono?"-mi chiede Amber curiosa di sapere e anche impaurita che sia troppo tardi.
-"Sono le 23:58"-le comunico riportando il mio cellulare in tasca.
-"Oddio!I miei genitori impazziranno!Chi sa forse ci stanno persino sentendo "-dice coprendosi la faccia con le mani.
-"Racconta quello che è successo "-le consiglio menefreghista.
-"Secondo te ci crederanno mai a questo?"-mi chiede Amber togliendo le mani dalla faccia.
-"Che si guardino il telegiornale"-dico perdendo un'atgimo la calma.
-"Spero che stanno dormendo e che non abbiano fatto caso a me"-spera Amber alzandosi da terra e siatemandosi la gonna.
Sembra più matura vestira elegante anche se basta guardarla in faccia che ti sembra più giovane di diciasette anni.
Amber si gira verso di me e io sposto lo sguardo altrove da lei,alzandomi.
-"Come fai ad essere così calmo?A te non diranno niente i tuoi genitori?"-'mi chiede dubbiosa.
-"Questi sono affari miei e non tuoi"-le rispondo freddo.
Amber annuisce sempre un po' dubbiosa,ma si incammina verso la porta di casa sua.
Ero pronta a girarmi ed andarmene quando la vedo girarsi e sorridermi -"Buona notte"-
-"Buona notte"-le dico anch'io allontanandomi piano piano fino indietreggiando fino a vederla entrare a casa sua e li mi giro e vado verso casa mia.Non credo qualcuno dirà qualcosa o meglio dire:forse mia madre dirà qualcosa,ma io me ne infischierò come sempre.
Questo è la notte più strana di tutta la mia vita.

*Angolo scrittrice *

Come detto prima:Ho scritto un nuovo capitolo.
Ci ho messo un po' solo che sto a guardare le mosche fino a quando non mi viene qualche idea.
Il caldo è mortale e mette a rischio la mia capacità di pensare a cosa scrivere invece di provare balletti visti si YouTube seduta su una sedia.
È vero il detto:"Il caldo da alla testa".
Spero il capitolo vi sia piaciuto.
Grazie mille davvero sono molto grata che leggiate i miei capitoli.

Jess ❤

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