9.Amber

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È da una settimana che ignoro tutti...anche Chiara.
Lo so,sono una deficiente,ma quando tutti mi guardano mi sembra di morire dopo quello che è successo alla festa e mi vergogno a morte.

Mi sento colpevole anche se la vittima dovrei essere precisamente.
Mi vergogno al pensiero di quello che è successo e dell'ennesimo scherzo di Luke do e ci casco in pieno.

Esco sempre velocemente dalla classe così non incontro nessuna persona indesiderata,non facciamo nomi(Luke Anderson).
Mentre faccio pensieri stupidi di un qualsiasi altra cosa brutta mi sia successa mi preparo per andare a scuola.

Opto per una maglietta grigia a maniche corte con una felpa nera con dei leggins neri e le mie converse nere.

Ormai mi vesto sempre di nero...

La regina dell'entusiasmo ovviamente.
Direi più la regina dei interni piuttosto.

Scendo in cucina e prendo i miei cereali riempendomi un tazza intera sapendo persino che non la finirò tutta.

I miei genitori non ci sono a casa perfortuna.

Resto una buona decina di minuti a mangiare cereali amo di bradipo,proprio con la voglia di vivere sotto terra.

Come faccio ad ignorare tutti anche oggi...non saprei.

Prendo lo zaino ed esco di casa facendomi la strada a piedi non avendo la patente e non avendo il permesso di prendere un autobus.

Non so il perché ma i miei non vogliono che prendo l'autobus perché presumono sua pericoloso per la varietà di persona che potrei incontrare.

Se è per questo potrei incontrare un killer dietro l'angolo che voglia tagliarmi la gola!Non cambia granché.

Vabbè...

Di solito non c'è tanta gente che passa verso di qui(non so neanche se è un bene o un male questo)e lo passo molto bene ascoltando i miei pensieri interni.

Per di più proprio per il fatto che vivo un po' fuori città ci metto di più ad arrivare a scuola.

Devo prendere la patente urgentemente.

Il perché io non abbia preso già la patente non lo so,forse per il fatto che sono una grande fifona e basta una farfalla che mi passi davanti a vado a schiantarsi contro un albero?
Probabilmente sì.

Mi ritrovo pico dopo davanti al cancello scolastico pronta ad aprirmi le porte dell'inferno.

Leopardi fatti da parte alla grande pessimista Amber Rivera.

Mi incammino per il cortile della scuola che quasi quasi lo confonderei,per un parco con tutti questi alberi e panchine.

Poso il mio zaino in una panchina e mi siedo affianco stanca dalla camminata fatta poco fa.

L'attività fisica...non fa per me.

Rilasso le spalle e tutto il corpo fino a quando non sento delle dita atringermi la spalla e me sobbalzare sulla panchina.

Ma fare le persone normali no?

Dalla forza impiegata e dall'ampiezza della mano mi fa intendere sia Chiara.
E i miei dubbi vengono confermati poi dal suono della sua voce.

-"Cosa ti succede?Non mi parle neanche più ora"-rimbomba la voce di Chiara dietro alle mie spalle.

È arrabbiata giustamente,ma anche delusa da parte mia.

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