-"Cazzo lanciamela!"-urlo al nuovo arrivato in squadro.
Ci stiamo allenando io e la mia squadra.
Tra due giorni abbiamo una partita importante.
Ci siamo divisi in due squadre dove io,con tutta la sfiga del mondo,sono con Logan Harris.
-"Ce la faccio!"-urla lui a sua volta bloccato da due difensori.
Sì chi ci crede...
Corro verso la linea dove si fa touchdown e aspetto che gli arrivi l'illuminazione e mi lanci la palla.
Alla fine gli ruba la palla Alex e corre verso la linea del touchdown.
Cerco di raggiungerlo solo che sono troppo lontano.
-"Touchdown!"-esclama Alex con il respiro corto dopo aver corso tanto.
Io non sono messo meglio,che sto per svenire da quanto ho corso per raggiungerlo e rubarli palla.
Noto che Logan è proprio di fianco a me e gli chiedo rabbioso-"Perché non me lo hai passata?"-
Harris mi guarda in fare di sfida.
-"Non la passo alle teste di cazzo come te"-mi rispinde giocando con la mia calma.
Mi avvicino molto di più a lui minaccioso,ma Alex mi afferà da dietro e mi allontana e Chaz invece allontana Logan.
-"Luke se ti vedono fare rissa...sei finito"-mi spiega Alex ragionevole.
Avrò conseguenze gravi se faccio rissa con qualcuno,perché non è la prima volta.
L'anno scorso c'era un tipo che era tra la folla che cercava di farmi incazzare in ogni modo e ricordo che mi aveva urlato-"Testa di cazzo come tuo padre!"-
E tante altre cose paragonate a mio padre e mi sono incazzato male,tanto da aver lasciato il campo nel bel mezzo della partita e l'ho preso a pugni.
Le conseguenze?
Non ho potuto giocare per una settimana.
E non è stata neanche l'unica volta in cui ho preso a botte qualcuno.
Proprio quest'anno,c'era un ragazzo che non faceva che insultarmi durante la partita.Era il quaterback dell'altra squadra e dopo vari insulti...è successo quel che è successo.
Se questa volta faccio rissa potrebbero togliermi la fascia da capitanoe darla a qualcun'altro.
È stata dura essere inserito in squadra e farmi valere e anche il fatto che sono diventato capitano...ho sudato sangue.
C'era il capitano della squadra,prima che lo diventavo io,che mi rendeva la vita impossibile.
Ho dovuto farmi valere in ogni modo e poi sono diventato il capitano e...sono fiero di dato il massimo per esserlo.
Respiro e vado verso le panchine,prendo la mia bottiglia d'acqua e l'avvicino le labbra per berne dei sorsi.
Si avvicina Logan.
-"Ti è piaciuta la partita di oggi?"-mi chiede Logan sapendo già cosa ne penso.
-"Ma certo che no.Abbiamo perso per colpa tua"-'gli rinfaccio buttando la bottiglia d'acqua su una panchina a caso,la vicino dopo aver bevuto un sorso.
-"Invece è colpa tua non mia"-controbbatte guardandomi male.
-"Cosa cazzo dici!È colpa tua che ti credi figo e non lanci neanche una volta la palla"-ribatto cercando di rimanere calmo.Esce tutto il contrario di calmo.
Prima che replicasse il coach ci richiama.
-"Ragazzi la partita che dovremmo giocare...è stata annullata"-ci annuncia il coach deluso.
-"Perché?"-chiede Alex stranito da quello che ha detto il coach.
Come mai?Non penso di aver fatto altre cazzate...questa settimana.
-"Hanno detto che alcuni di voi hanno assunto sostanze illecite"-ci comunica guardandoci in faccia uno ad uno.
-"Chi lo ha detto?"-chiedo serio guardando il coach nei occhi.
Non mi risponde e continua-"Hanno beccato molti di voi ad una festa universitaria dove scorreva alccol e droga di ogni tipo"-
-"Non significa che abbiamo assunto droghe anche se abbiamo partecipato a quella festa"-riferisco io volendo sembrare ragionevole.
Io eri andato a quella festa universitaria ier(vado ad ogni festa),ma non ho assunto nessun tipo di sostanza illecita.
Al massimo alcool,ma non quella merda.
-"Devonp farmi il test antidroga domani"-ci annuncia il coach.
Dopo questa andiamo in palestra.
Mi faccio una bella doccia e mi vesto per poi uscire da qui con il borsone in spalla.
-"Luke fermati un attimo"-mi richiama il coach proprio davanti l'uscita della palestra.
È troppo serio...sta per succedere qualcosa,me lo sento.
-"Mi dica"-glinriferisco cortese.
Sembra un po' indeciso sul dirmelo o no e poi sputa il rospo-"Girano voci che tu eri alla festa universitaria e abbia fatto uso di sostanze"-
-"Chi ielo ha detto?"-chiedo volendo sapere chi è il coglione,che ha detto una stupidaggine del genere.
-"Non è importante sapere chi l'ha detto.L'importante è sapere se hai fatto quello sì o no"-
-"Ovvio che no"-gli rispondo offeso dal fatto che non mi dia un minimo di fiducia.
-"Hai partecipato alla festa?"-mi chiede poi il coach.
-"Sì...ma non significa niente"-gli rispondo alzando di poco la voce.
-"Anderson un'altro passo falso potrei mandarti via dalla a squadra,lo sai?"-controbatte lui.
-"Lo so"-dico dico poi portando le braccia al petto incrociandole.
-"Ma non ho fatto niente.Fate quei test e basta invece di interrogarmi"-dico arrabbiato e allontanandomi da lì.
Entro in un'auto e metto in moto per andare a casa mia.
Perché i guai mi perseguitano ovunque?
Non posso stare tranquillo per una cazzo di volta!
Stringo il volante forte tra le dita e sospiro.Calmo Luke!Calmo,che alla fine fai davvero delle cazzate e ovviamente la gente si accorge di quello...non del fatto che eri innocente.
Dopo mezz'ora più o meno sono davanti a casa mia.Apro la porta che...era aperta.
Ho sempre detto a Jackson di chiudere a chiave!Va be' non sono in cerca di discussioni oggi.
Entro in casa e lo chiamo-"Jackson!"-
Strano...ogni volta che lo chiamo si presenta alla porta,manco gli avessi detto che li compravo il dinosauro giocattolo grande,che aveva visto in vetrina l'altro giorno e che non li ho comprato,anche se mi aveva pregato.
-"Jackson!"-lo richiamo ancora una volta,ma...niente.
Vado in cucina sperando sia lì,ma non lo trovo li.Non mi dire che è scappato che giuro,lo cercherò per tutta Boston!
Solo dopo noto un foglio sul tavolo.
Lo prendo e vedo che questa è la calligrafia di Jackson.Caro Luke
Ti scrivo questa lettera perché è successo qualcosa di brutto.
Oggi ero a casa da solo e sono entrati dei tipi strani che non avevo mai visto prima,credo si chiamasseroAssistenti Sociali.
Mi hanno lasciato scriverti questa lettera perché non ho un cellulare per contattarti.
Ti voglio bene e mi dispiace che tu non me lo abbia mai detto una cosa del genere.
Spero di rivederti presto e ricordati:SEI LA PERSONA PIÙ IMPORTANTE DELLA MIA VITA.
Mi manchi di già...Jackson
Lascio cadere il foglio sul pavimento e resto immobile per un momento infinito.
Non posso crederci...Jackson...No non può essere!
Sono stato un coglione,persino peggio di Chaz che ci prova con Chiara anche se lei gli da palo ogni santa volta,a non averli mai detto che gli voglio bene e abbracciarlo tutte le volte che voleva...
-"Perché?"-urlo contro il niente.
Sbatto il pugno contro il tavolo della cucina e ci lascio un segno sopra...è anche sulla mia mano.
Perché ho una famiglia incasinata ai livelli massimi?
Perché sono una persona di merda,che non riesce a migliorare?
Perché non ho dato affetto a Jackson che ora non posso più vederlo?
Sono in preda all'abitazione più totale.
Non sono mai stato in queste condizioni.
Sbatto di nuovo il pugno sul tavolo e impreco su tutto quello che mi viene in mente.
Scivolo a terra coprendomi la faccia con le mani.
È proprio vero che capisci l'importanza delle persone quando le perdi.
Moto che dai miei occhi non esce nemmeno una lacrime...
Come cazzo faccio a non piangere?
Non sono mai stato così triste e le lacrime,nessuna traccia.
Sento la porta aprirsi e mia madre dopo poco sulla soglia della porta,in cucina.
Mia madre mi guarda stranita e si avvicina a me,ma le dico di starmi alla larga.
Mi ascolta per una volta su un milione.
-"'Dov'è Jackson?"-mi chiede preoccupata guardandosi intorno.
Quello che vede adesso non è la mia solita espressione fredda e distaccata,ma triste.
-"Lo hanno preso gli assistenti sociali"-le comunico chiudendo gli occhi un'attimo,per calmarmi.
-"Com'è successo?"-mi chiede lei sedendosi lontana da me il più possibile.
-"E successo che tu e David siete le persone peggiori esistenti in questo mondo,ed hanno portato via il bambino più dolce che esista!"-urlo arrabbiato alzandomi da terra e andandando a passo svelto in camera mia.
Sbatto la porta con tutta la forza che in corpi e quasi la rompo...direi.
Prendo i guanti da box e inizio a dare pugni al sacco,per non rompere niente in camera mia.
Prendo a pugni il sacco da box per due ore intere se non di più,senza mai stancarmi.
L unica cosa a cui riesco pensare adesso è mio fratello.
Chissà se lo rivedrò...*Angolo scrittrice *
Ed ecco che ritornano i capitoli notturni(i miei preferiti sinceramente).
Capitolo triste e intenso.
Luke non è mai stato più umano di così.
Intendo che lo abbiamo visto arrabbiato e tutto il resto,ma triste per qualcuno?
Non credo.
Forse pubblico altri capitoli forse no...non lo so dipende dalla voglia che ho di pubblicare anche se per adesso ho voglia.
Spero il capitolo vi piaccia...ci vediamo.Jess ❤
STAI LEGGENDO
STAMMI LONTANO
ChickLitAmber River ha 17 anni, vive a Boston con la sua famiglia.A lei non piace andare a scuola,non perché va male in qualche materia o semplicemente non ha voglia ma perché viene bullizzata da quando ha iniziato il liceo sempre dal solito ragazzo.Luke An...