Capitolo 9

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//..Elisa..//

Mi avvio velocemente verso loro, prendo Vanessa da dietro e la scaravento  lontana dal mio amico <<che cazzo fai?>> dice lei stupita cercando di rimettersi in piedi, mi avvicino a lei con fare minacciaso <<ho una voglia tremenda di prenderti a schiaffi dopo quella notte e vederti avinghiata al mio migliore amico me la fa crescere, ti conviene starli alla larga>> lei ha continuato ad indietreggiare, poi ha annuito e se ne è andata.
Questo che è appena sucesso ha attirato molti sguardi su di noi, ma non m'interessa, mi giro verso Fin, è immobile e mi sta guardando, appena i nostri occhi si incrociano mi abraccia <<grazie El..non so perchè non l'ho allontanata, scusa>> sciolgo l'abraccio per guardarlo nei occhi <<non devi scusarti, ti sei innamorato di lei purtroppo, ma non ti permetterò di fare lo stesso errore>>.
Mi sorride <<grazie, sei la migliore>> <<non ringraziarmi, lo faccio per te, devo farlo, sono tua amica dopotutto>> mi riabraccia, quando si stacca risponde <<no, non sei mia amica>> lo guardo stupita, ma lui continua <<tu sei la mia migliore amica>>.

*

<<Poi Luca se ne è andato nel bel mezzo della serata..>> Fin mi sta raccontando qualcosa, ma non li sto dando tanto retta, ho lo sguardo fisso in un punto, nei suoi occhi, quei occhi che non smettono di guardare me e Fin dalla scenata con Vanessa, quei occhi marroni stra maledettamente belli, quelli di Mattia.
È appoggiato al bancone, spicca su tutti, non che ci voglia molto, è decisamente attraente, ha una soda in mano, sarà la settima della serata, scommetto che per fine serata sarà talmente ubriaco da non riuscire neanche a strisciare, se non lo è già..<<El! Oi, mi ascolti?>> La voce di Fin mi distrae dai miei pensieri <<ehm? No, ho perso il filo del discorso dopo il "se ne è andato nel bel mezzo della serata", riprendi da lì>> dico non distogliendo lo sguardo dal ragazzo dall'altra parte della sala appoggiato al bancone <<ok, ma continuiamo in cucina, ho fame>> dice il mio amico prendendomi per il polso e ci avviamo verso la cucina, prima di imboccare la porta mi giro, ci sta ancora guardando.

*

Ho lasciato Fin con i suoi amici, sto cercando Carol, eccola! La trovo intenta ad andarsene, ma appena mi vede si ferma <<oi El! Ti stavo cercando, Marco è venuto a prendermi, ha detto che ha una sorpresa per me, io vado ok?>> <<va bene, ciao Ca>> dico con un gesto di mano, lei sorride, mi abraccia e ricambia il saluto aggiungendo che ci saremmo viste la mattina dopo a scuola.

*

<<Ei bella, io sono Carl>> dice un ragazzo alto, biondo con occhi color marrone, ma non sono come quelli di Mattia, quelli di Mattia sono più profondi, come se ti guardasse dentro.. aspettate, perchè faccio confronti con lui? Il tipo si avvicina a me, guardandomi in modo pervertito, con la mia solita indifferenza gli rispondo <<non mi sembra di avertelo chiesto>> mi sorride e riprende a parlare <<sai, sei molto carina, non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova?>> <<cazzi miei, levati>> dico guardandolo con freddezza, quando non lo fa aggiungo <<ti conviene ascoltarmi, sparisci>> a quel punto se ne va, quel tipo è davvero imbarazzante.

*

<<Lisa, tra 10minuti ci vediamo alla mia macchina, che è tardi>> mi dice Fin al telefono <<ok, va bene, fammi trovare il bagno prima>>.
Perlustro tutta la casa, è possibile non ci sia un bagno qua dentro? Ma dai, sapete una cosa? Fanculo, entro in una camera da letto e uso il bagno che c'è lì, in cui possibilmente non ci sia qualcuno che stia facendo sesso, quindi faccio attenzione ai rumori disgustosi.
Finalmente ne trovo una con la porta spalancata e senza rumori strani all'interno, ma appena arrivo alla porta, lo vedo, è sdraiato per terra, i capelli li ricadono sul viso, le labbra carnose sono socchiuse, il suo corpo possente è appoggiato al pavimento senza forze, è palesemente ubriaco.
Lo resto a guardare dalla porta fuori dalla stanza, potrei lasciarlo lì, ma cazzo..questa scena mi ricorda terribilmente..me..ma io non avevo nessuno che poteva aiutarmi e ringrazio il cielo che nessuno mi abbia visto in quello stato, ma allo stesso tempo..dio mio, faccio un respiro scocciata, riluttante mi avvio verso quel coglione, imbeccille, irritante, odioso e maledettamente bello.
Lo raggiungo, mi abasso, le sue ciglia sono appoggiate dolcemente sulle sue guance, mi fermo un'attimo a studiarlo, da vicino è ancora più affascinante, noto una piccola cicatrice sullo zigomo sinistro, non si nota se non lo guardi attentamente da vicino, come se la sarà procurata? I tatuaggi sono bellissimi, in particolare mi hanno colpito il tatuaggio sull'addominale destro: una rosa abassita e con le spine; e quello sul polso, anche questo destro: una clessidra rotta, ho la tentazione di sfioralo, ma mi trattengo.
Li metto un braccio sulla mia spalla, a quel punto si irrigidisce e socchiude gli occhi <<cosa stai facendo?>> dice in un soffio ringhiando <<ti sto aiutando imbecille>> rispondo con la stessa arroganza, mi guarda male.
Che mi tocca fare.

orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora