Capitolo 31

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//..Mattia..//

Si guardò in giro e con fretta, controllò ogni singolo millimetro dello spogliatoio, era tutto in soqquadro, stava cercando qualcosa, qualcuno.. o forse qualcosa che la riconducesse a qualcuno, non lo sapevo.
<<El, che succede?>> Le chiesi cercando di fermarla prendendola dai polsi di dietro, si girò di scatto verso di me, i suoi occhi erano di fuoco, innietati di sangue <<FUORI>> urlò <<VATTENE IMMEDIATAMENTE>> tolse i polsi dalla mia presa, non gli fu difficile farlo visto che ero scioccato da quello che mi aveva detto e con quanta rabbia l'aveva fatto.
Mi ripresi all'istante <<no, non me ne vado finchè non mi dici perchè nel tuo borsone c'è una fottutissima pistola con incise le tue iniziali e da quando è caduta hai perso la testa! Che cosa cazzo sta succedendo El?>> Lei si guardò in torno, come se ci fosse qualcuno in questa stanza oltre noi due, per poi riportare i suoi occhi sui miei <<e perchè dovrei dirtelo? Oh andiamo Matt, non avrai pensato che mi sarei aperta con te? Rinfrescarmi la memoria, chi saresti tu per me? Perchè io dovrei mettere il mio passato tra le tue mani? Tu per me non sei nessuno, noi non siamo niente>> ed è in quel momento che per la prima volta dopo tanto tempo ho sentito un vuoto dentro incolmabile.
Per lei non ero nessuno, per lei noi due non eravamo niente, cose che anche io avevo detto ad un sacco di ragazze, ma non avrei mai pensato di dire ad El.
Nel momento in cui lei finì di pronunciare quelle parole tutto il mondo mi crollò a dosso, qualsiasi cosa noi due fossimo si sgretolò davanti ai miei occhi.
<<Bene>> dissi con tono sprezzante prima di imboccare la porta <<fottiti Elisa, addio>> poi sbattei la porta.

//..Elisa..//

Sono a casa mia a fissare il vuoto, dopo aver cacciato Mattia avevo scritto un messaggio a Marco dove gli dicevo che ci saremmo visti un'altra volta e mi ero fatta prestare la macchina da qualcuno.
Nella mia testa continuavano a ripetersi le parole che avevo detto a Mattia, avevo perso il controllo, ero abituata a sputare veleno, ma questa volta è stato come un colpo al cuore, di solito quando dicevo cose sprezzanti alla gente non me ne fregava nulla, ma quando le dissi a Tia qualcosa in me si ruppe e qualche secondo dopo che lui ebbe sbattuto la porta feci un urlo liberatorio mentre sbbatei il mio pugno sul muro con talmente tanta forza che mi sanguinarono le nocche.
Ma dovevo.
Dovevo dirli quello che gli ho detto: la pistola e il coltello non potevano essere finite lì da sole e non ce le avevo masse io.
Era stato qualche scagnozzo di Chris e sicuramente non volevo che mio fratello sapesse che mi sono legata a qualcuno, perchè Mattia non lo saprà mai, ma non so quando, nè il perchè, ma io mi sono legata a quel ragazzo irritante e avrei fatto di tutto per proteggerlo.
In più avevo un dubbio: Chris ha sempre optato per le alternative più veloci, qualcuno gli aveva detto che mi trovavo al centro di New York, qualcuno gli aveva dato il mio indirizzo di casa, che chiunque gli abbia detto dove si trova il mio appartamento avrebbe semplicemente dovuto chiederlo a Fin, Carol, Marco o alla segreteria della scuola.
Qualcuno gli aveva detto qul'era la macchina di Fin, Chris non ci aveva seguito, lo so per certo, ho controllato la situazione da quando l'ho visto alla festa.
Qualcuno gli aveva detto che continuavo a fare basket e che facevo parte della squadra della scuola, qualcuno gli aveva detto dove si trovava il mio spogliatoio e a che ora io ho gli allenamenti visto che questi due oggetti sono apparsi in quell'arco di tempo.
Ma la domanda era: chi era stato?
'Prima cosa: sei mio amico'.
Deglutisco al pensiero, può averlo fatto seriamente..? Che cazzo mi prende? Sì che può averlo fatto, io sono solo una delle tante e non siamo neanche mai stati insieme, non gli importa di me, in più non mi sono mai fatta tanti problemi se il sospettato fosse qualcuno a cui io.. tengo? Perchè questa volta è diverso..?
Ma adesso in problema è un altro: quella pistola c'è, quel coltello c'è, alla lista manca ancora un oggetto, perchè non è una lista qualunque, di pistole e coltelli, purtroppo, ne ho a volontà, dopotutto faccio parte di una famiglia cammorista, sono nella lista nera di tanta gente, ma quei tre oggetti, con quelle iniziali incise, di un corsivo elegantissimo e in rosso sono diversi.
Quando ho perso le staffe stavo cercando un indizio sul bastardo che mi stava tradendo e sul terzo oggetto, ma quando Matt mi ha parlato ho realizzato che forse qualcuno ci stesse guardando o l'avrebbe fatto in futuro, mio fratello è un ricattatore nato, come quando è andato in prigione, mi ha ricattato con il mio migliore amico, ma in quel caso sono riuscita a sistemare la situazione, Chris sapeva del passato orrendo che il mio amico ha dovuto passare grazie a suo padre e sua madre per questo mi ha minacciato dicendo che se gli sarebbe ritrovati davanti, ma non toccherebbe mai Fin facendoli del male fisico essendo in collaborazione con in suoi genitori, ma Mattia lo ucciderebbe senza pensarci due volte se è per minacciarmi, gli farebbe del male psicologico e io non voglio questo, Tia ne deve stare fuori.
In più quando scoprirà del mio passato sarà lui a volersene andare.

orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora