Capitolo 47

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//..Mattia..//

Prima che potessi chiedere qualsiasi cosa, prima ancora di poter realizzare, arrabbiarmi o semplicemente confondermi un colpo di pistola mi fa trasalire, mi giro verso El e vedo che non si è mossa di un millimetro, ha gli occhi conficcati in quelli di mio padre, come se volesse ucciderlo <<ti do dieci secondi per avvicinarti>> la minaccia mio padre, a quel punto noto Fin venire di corsa, mio padre segue la direzione dello sguardo di tutti, compreso il mio, e si accorge della presenza del migliore amico di El, punta la pistola verso di lui, ma a lui non sembra fregare, Elisa tira fuori una pistola e spara al soffitto spostando l'attenzione di tutti verso di lei, così mio padre abassa l'arma non puntandola più verso Fin sensa accorgersene, lui fa cenno verso la finestra ad Elisa, che noto solo ora essere blindate, Lisa fa un cenno come per dire di aver capito, si avvicina ad essa mentre mio padre ripunta la pistola verso di lei e due agenti tengono Fin, una volta che Elisa si è avvicinata ad una finestra Fin fa lo sgambetto ad un poliziotto e  butta a terra come un sacco di patate l'altro, si vede che vive in palestra sto ragazzo.
<<EL>> urla, per poi lanciarle delle chiavi che noto essere le chiavi di un auto, non capisco di chi sia essendo che quella di Fin è distrutta dal meccanico.
El le prende al volo, spara un'altro colpo verso il muro a destra così da intimorire e distrarre tutti, spacca la finestra col gomito ed esce da essa, quando mi giro verso dove c'era Fin pure lui se ne era andato, probabilmente passando dal corridoio.
Mio padre va alla finestra e si affaccia ad essa.
<<ELISA COOPER>> urla per poi fare cenno agli altri poliziotti di seguirla e io faccio lo stesso.

*

Sono le 1.00 di notte, sto cercando Elisa per tutta la città dalle 14.00, non c'è, nessuna traccia di lei, non credo che gli agenti l'abbiano trovata perchè mentre la cercavo gli ho visti e mi sono nascosto dietro un muro sentendo una loro conversazione e posso accertarmi che non è nelle loro mani e questa cosa mi tranquillizza, ma allo stesso tempo: dov'è? Sta bene? Cosa è sucesso?
Neanche di Fin c'è traccia, sono andato a casa sua per chiederli se sapesse dove fosse Lisa, ma non l'ho trovato, neanche a scuola, alla confraternita, a calcio, in palestra, da nessuna parte, ho provato a chiamarli entrambi, ma sensa risposta, cosa gli sarà sucesso?

*
//..Elisa..//

<<Merda..fai piano cazzo..>> dico a Fin che mi sta medicando il gomito <<giuro che se ti muovi un'altra volta ti butto nell'acido>> fa lui scoccandomi un'occhiataccia, ma poi riporta immediatamente l'attenzione sulla ferita medicandola con cura.

*

<<Finito>> annuncia il mio migliore amico con un sorriso soddisfatto stampato sul volto mentre osserva il modo in cui mi ha medicato la ferita e io sorrido a mia volta a questa scena.
Fin sogna di essere un dottore, cardiochirurgo per precisione, mi ha sempre detto "voglio fare il cardiochirurgo così finalmente saprò che il cuore esiste e che forse ne possiedo uno pure io, ma non ho le capacità di usarlo", io invece non la penso così, Fin è un ragazzo d'oro nato nel posto sbagliato intorno alle persone sbagliate, ma so che ce la farà, nonostante tutta la merda che lo circonda, nonostante la gente che vuole impedirlo e che non crede in lui che pensa che non ce la farà, non perchè non ne abbia le capacità, il mio migliore amico, oltre ad essere un atleta perfetto, è uno studente modello, s'impegna per realizzare questo sogno anche se non ci crede, neanche io ci credo, sono certa che ce la farà.
<<Complimenti dottor Maveor>> affermo dandogli un pugno amichevole sulla spalla, lui mi regala un sorriso così sincero che mi scalda il cuore.

*

<<Dici che stanno insieme?>> Chiedo al mio amico mentre prendo una sigaretta dal mio pacchetto, lo porto alla bocca tenendola con i denti di lato e cerco l'accendino nelle tasche della giacca.
<<Oh, sicuro, ma gli hai visti? Quei due hanno 25anni e sembrano dei tredicenni in preda agli ormoni>> mi risponde Fin divertito alitando sulle sue mani per riscaldarle per poi infilarle nelle tasche.
<<No dai, ma mica si frequentava con Honor lei?>> Chiedo accendendo la sigaretta per poi fare un tiro e guardare la nuvola di fumo uscire dalle mie labbra, Fin sorride divertito <<eh, lo so! Ma guardali, secondo me si scopa entrambi>> afferma con un espressione maliziosa pensando alla scena.
Dopo 30minuti di gossip su chiunque io e Fin arriviamo ad un campo da basket, lui si siede a terra appoggiando la schiena su un muro aprendo le braccia per permettermi di accomodarmi su di lui, mi siedo al suo fianco con lo stivale che si posa sull'asfalto che si trova sullo spazio delle sue gambe, lui mi avvolge le spalle con un braccio e incomincia a giocherellare con i miei capelli e io appoggio la testa sul suo petto spegnendo la sigaretta strisciandola sull'asfalto essendo che so quanto lui odi il fatto che io fuma.
<<Sai che Marick Claneas ci ha provata con Linday Siuntick?>> Chiede il mio migliore amico divertito osservando la mia espressione perplessa mentre la mia bocca si apre ad "O" <<COSA?>> Chiedo sotto shock.

*

<<Non sto scherzando, dico sul serio>> afferma il mio amico dopo avermi raccontato l'ennesimo gossip inaspettato.
<<Cazzo..>> dico io passandomi le mani tra i capelli cercando di realizzare tutto ciò che mi è stato raccontato, lui mi arruffa i capelli per poi alzarsi in piedi, prende il mio zaino, lo apre e tira fuori la mia amatissima palla da basket girandola sull'indice <<partita?>> Mi chiede <<sei dell'umore di perdere puttaniere del mio cuore?>> Chiedo facendomi una coda alta, alzandomi e posizionandomi dall'altra parte del campo, ovviamente non è puttaniere e non osate chiamarlo così, solo io posso.
<<Non dare per scontato la vittoria sposa cadavere>> afferma beffardo iniziando a palleggiare la palla.

*

<<Cazzo sì! Ho vinto!>> Affermo sorridendo saltando sul posto in mezzo al campo mentre il sudore scivola sulla mia pelle.
<<Frena l'entusiasmo LeBorn James>> dice lui indicandomi divertito mentre si fa aria con la maglietta.
<<Oh, io sono anche meglio di lui>> affermo ironica facendoli l'occhiolino <<questo non lo metto in discussione>> risponde serio, lui crede veramente che io sia dotata per questo sport e l'ho sempre reputato pazzo per questo, per credere semplicemente in me, nessuno crede in me per nulla, ma lui sì.
Lo guardo seria e sussurro un <<grazie>> appena udibile, ma lui sembra averlo sentito perchè conficca quei occhi azzurri con delle sfumature grigie come l'oceano che sembra tranquillo, anche se io so che in realtà dentro c'è una tempesta non visibile agli altri, gli amo così tanto, quei occhi dove mi sento a casa, mi sento me stessa, mi sento.. bene, giusta, mi sento in molti modi tranne sbagliata, tranne un mostro, tranne tutto quello di negativo che sono.
<<Non ringraziarmi, lo penso davvero>>, lo guardo nei occhi e lui sorride avvicinandosi e cingendomi le spalle <<sai che il verde è il mio colore preferito, no?>> Mi chiede <<certo che lo so>> rispondo accigliata, pensava davvero non lo sapessi? <<Sì, ma non tutti i verdi>> afferma <<in che senso?>> Chiedo, in quel momento si ferma e si gira verso di me, deve abbassare la testa per guardarmi nei occhi <<è il verde dei tuoi occhioni il mio colore preferito>> dice per poi posarmi l'indice sotto il mento così da farmi alzare leggermente la testa << è un verde molto particolare>> sorride <<unico direi>> afferma sicuro <<assomiglia al verde speranza, ma allo stesso tempo ad un verde tormentato>> continua serio <<un verde che ti fa capire, come dici tu che "la speranza è solo un modo più carino di dire 'illusione'">> toglie il dito dal mio mento e non sembra accennare a voler togliere i suoi bellissimi occhi dai miei <<ma è anche l'unico verde in cui mi sento accettato, l'unico posto in cui sono io al cento per cento, l'unico posto in cui sono libero, sono felice, l'unico posto di cui mi fido, l'unico in cui voglio rimanerci per sempre..>> continua e i miei occhi si riempiono di lacrime sensa neanche che io me ne accorgessi.
'Elisa Cooper non piange mai'.
Ma Fin, ovviamente, è sempre l'eccezione.
Lui mi passa un pollice sulla guancia per raccoglierne una e sorride <<in realtà sull'ultima affermazione ho mentito, anche nel tuo cuore voglio starci per sempre>> a quel punto lo abbraccio, gli butto le braccia al collo e lui mi cinge la vita, affogo la testa sull'incavo del suo collo e lui mi accarezza la schiena con una mano, con l'altra i capelli e mi ci stampa un bacio sopra <<ti voglio bene El>> sussurra.
<<Anche io Fin, davvero tanto>>.
Elisa Cooper non dice mai "ti voglio bene" oppure "ti amo".
Ma Fin è Fin e lui per me è unico e l'unico che può fare eccezione alle mie regole, anche se raramente.

orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora