Capitolo 23

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//..Elisa..//

<<Grazie Matt>> gli dissi, poi mi voltai verso lui e puntai gli occhi nei suoi in cui mi ci persi, sono marroni, ma non un marrone comune, avevano un sacco di sfumature e un luccichio che mi lasciava sempre ammagliata, sono dannatamente belli.
Con grande sforzo mi constrinsi a non soffermarmi solo su di essi e me ne pentii, non aveva solo dei bei occhi, questo ragazzo era un dio greco: le labbra carnose erano distese in un sorriso che, come sempre, mi mandava fuori di testa, due fossette carinissime gli si creavano ogni volta che sorrideva, i capelli erano ribelli a causa del vento e gli davano un area irresistibile.
Volete la verità? Matt era diverso, non era solo un dio sceso in terra, era odioso, testardo, presuntuoso, maleducato, misterioso, orgoglioso, ma alla stesso tempo mi attirava un sacco, avevo letto nei suoi occhi il dolore che so che anche lui ha letto nei miei, i sensi di colpa che cercava di soffocare, i fantasmi con cui lottava, si era messo una maschera che nessuno era riuscito a toglierla, neanche io, ma io ero stata l'unica che era riuscita a leggerci qualcosa con essa.
Mattia era il ragazzo che al primo incontro mi ha detto di cederli il posto con arroganza, ma era lo stesso che mi ha difesa al bar.
Era lo stesso ragazzo che mi provoca, ma lo stesso che in discoteca mi ha protetta.
Era lo stesso ragazzo che odiavo, ma l'unico a cui avevo permesso di baciarmi più di una volta senza scansarlo mai e se in questo momento lo rifarebbe non lo fermerei.
Lo odiavo sì, ma da quell'odio è nato un sentimento che non avevo mai provato prima, che ho è sto ancora cercando di scoprire, ma continuo a negarlo.
Voglio togliere quella maschera a sto ragazzo ed essere la prima persona a conoscere Mattia Vaila, perchè so che c'è di più dello stronzo che si fa vedere, mi ferirò? Certo. Ho intenzione di farlo comunque? Ovviamente.
Non perchè io sia una ragazza curiosa e impicciona, ma perchè sono sicura che se le cose che hanno creato i demoni che lo tormentano fossero andate diversamente Mattia non si farebbe vedere così, perchè lui non è solo il ragazzo popolare, tutto muscoli e tatuaggi, incazzato col mondo, che tratta tutti di merda, ma a cui tutte le ragazze vanno dietro.

//..Mattia..//

"Grazie Matt".
Erano due semplici parole, che mi fecero dischiudere la bocca dallo stupore, perchè mi ricordai di Fin che mi parlava della sua migliora amica e voleva presentarmela.

//~~~//

<<È la persona più importante della mia vita>> mi stava dicendo il biondo con gli occhi azzurri << è stronza, testarda, orgogliosa, menefreghista, aggressiva e molto altro, questo è quello che pensano tutti di lei perchè non la conoscono, sono l'unico a conoscerla davvero, l'ha detto pure lei e non mente mai su queste cose>> continua con un sorriso a trentadue denti, non ho mai visto Fin così, sembra felice << non dico che non sia così eh, lo è eccome, ma non solo, ah, ti avviso Matt >> dice tornando serio mentre ci avvievamo per i parcheggi <<lei non ringrazia mai, non si scusa mai, non dirà mai un 'ti amo' e probabilmente dopo i primi cinque secondi ti insulterà tutto l'albero genealogico con trisnonni e cugini che non sapevi neanche di avere compresi>> mi avvisa lui con un sorriso divertito all'ultima affermazione.
Una vera stronza in poche parole, come me dopotutto.

//~~~//

"Lei non ringrazia mai".
Perchè avrebbe dovuto farlo proprio con me allora? Mi acciglio <<per cosa?>>.
<<Per avermi portata qui, anche per tutto il resto, ma non ti avrei ringraziato mai ad alta voce se non per questo>> afferma alludendo al mare senza staccare gli occhi dai miei.
<<Cos'ha di speciale per te?>> Pensavo che il mare avesse una grande importanza solo per me, chissà quali ricordi legano anche lei ad esso, oggi posso dire che non ho capito tanto del suo passato, tranne che suo fratello Chris era in carcere per tentato omicidio, lo so perchè l'ho conosciuto lì, ma non so altro, voglio scoprirlo al cento per cento, questa ragazza mi farà uscire pazzo.
La sua risposta mi fece rimanere di stucco, non era di certo quello che mi aspettavo...

//..Elisa..//

<<Perchè non ci sono mai stata>> ammetto, i suoi occhi si spalancano <<davvero?>> Chiede stupito.
<<Sì>> abasso lo sguardo sulle mie dita che sto torturando, mi alza il mento con due dita per obbligarmi a guardarlo nei occhi, e mi mette una mano sopra le mie per farmi semmetere di torturarle <<allora chissà come reagirai quando sta mattina vedrai il tramonto al mare>> dice con un sorriso affettuoso, non gli ho mai visto questo sorriso, ma mi piace da impazzire e mi contagia.
<<Non hai intenzione di portarmi a casa?>> Gli chiedo <<no>> risponde secco guardando il mare <<dormiremo sotto le stelle>> aggiunge guardandomi mentre un sorriso enorme si distende sulle mie labbra, come ho già detto: amo la notte e l'idea di guardare l'alba al mare mi rende contenta.

*

Sono le 3.00 e io e Matt siamo sdraiati sulla sabbia che guardiamo le stelle mentre lui giocherella con i miei capelli.
Inizio a sentire un po' di freddo e mi stringo le braccia al petto, lui lo nota e fa per togliersi la felpa, ma lo fermo <<non hai niente sotto, non voglio avere la colpa per la tua futura polmonite se lo fai>> mi sorride maliziosamente <<ti preoccupi di me?>> Mi provoca <<fottiti>> dico secca.
<<Dai, vieni qua>> mi invita a venire tra le sue braccia <<scordatelo>> <<non rompere i coglioni e vieni>> mi ammutolisce, gli lancio un occhiata di traverso, ma faccio quello che mi ha detto perchè non ho intenzione di partecipare agli allenamenti di basket domani con la febbre.
Il suo profumo mi invade le narici, mi fa appoggiare la testa sul suo petto e di riflesso ci appoggio pure le mani, lui sorride maliziosamente e io gli tiro un pugno leggero, mette una mano sul mio fianco e con l'altra riprende a giocherellare con i miei capelli, la sua vicinanza mi fa venire dei brividi lungo la schiena che lui sente visto che continua a sorridermi soddisfatto dell'effetto che mi fa, ci guardiamo nei occhi per qualche secondo, poi toglie la mano dai mie capelli e me la appoggia sulla guancia accarezandomela, è la prima persona al mondo che mi accarezza, chiudo gli occhi godedomi questa sensazione: mi sento al sicuro, a casa, per la prima volta tranquilla e..mi sento felice, ma sono sicura che se lo avesse fatto qualcun altro non sarebbe stato lo stesso effetto.
Quando riapro gli occhi mi rendo conto che siamo talmente vicini che i nostri nasi si sfiorano.

orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora