//..Mattia..//
<<Cazzo..>> impreco quando realizzo che il giorno seguente c'è il test di latino e non ho gli appunti della scorsa lezione. Trovandomi vicino a casa di Lisa decido di chiederli a lei; quando arrivo davanti al suo appartamento vedo l'audi di Fin andarsene e non ci faccio tanto caso.
Una volta fatto le scale ed essermi trovato davanti la porta decido di bussare, ma nessuno risponde, silenzio.
Non sarà a casa? La chiamo per chiederle dove si trova in questo momento ma nessuno risponde. Decido di andarmene e di passare più tardi, ma l'occhio mi cade sulla finestra semiaperta e noto sul pavimento dei cocci di vetro. Busso con più forza <<piccola, ci sei?>> Chiedo a voce abbastanza alta. Quei cocci potrebbero essere semplicemente i pezzi di un bicchiere caduto a terra, ma dal vetro si capisce che non è così, è qualcosa da alcolico e Fin mi disse che Lisa non doveva berli per il suo bene, in più perché non avrebbe dovuto ripulire prima di andarsene?
Continuo a bussare <<APRI EL>> alzo la voce per farmi sentire, ma non risponde.
Nel silenzio sento un rumore strano, è come se... qualcuno avesse appena caricato una pistola.
<<LISA CAZZO, APRI QUESTA FOTTUTA PORTA O LA SFONDO>> urlo, ma niente.
Mi avvicino alla finestra, tiro su la tapparella a metà chiusa, spalanco la finestra semiaperta ed entro. La scena che mi si presenta davanti mi fa venire i brividi: Elisa è a terra con le spalle contro il muro, i lunghi capelli neri con le punte verdi le coprono il viso, ma i suoi occhi di quel verde smeraldo tormentato s'intravedono e sono distrutti, ci vedo i fantasmi, ci vedo la morte, ci vedo un dolore talmente forte da non sentirlo più... attorno a lei ci sono cocci di vetro di qualche alcolico ovunque, nella mensola della cucina ci sono alcune bottiglie vuote, altre piene, bicchieri finiti, sigarette, droga... lei tiene in mano un'arma in cui ci leggo in corsivo elegantissimo e oro le sue iniziali, la sta puntando sotto il suo mento, è essa che ha fatto quel rumore.<<Bimba... che stai facendo?>> Chiedo avvicinandomi a lei.
Al suono della mia voce un sorriso le spunta sul viso, non uno di quelli stupendi che sa fare solo lei e che sono la cosa più rara al mondo, ma uno di quelli inquietanti.
<<Non lo vedi Matt?>> Inizia a parlare con tono ovvio, ma che mi fa rabbrividire. <<Sto salvando tutti dalla bestia>> finisce in un ringhio e con tono amaro come se stesse parlando della cosa che più odia al mondo, e forse sta davvero parlando di ella.
<<Che cazzo stai dicendo?>> Chiedo io mentre guardo le sue mani tremare e la paura mi assale, la paura di perderla, proprio lei no, non se ne può andare. Cristo, se esisti veramente, almeno questa volta ascoltami: fermala.
<<La verità>> afferma con sicurezza lei alzandosi per fronteggiarmi e guardandomi dritto nei occhi mentre le se parole mi si scolpiscono addosso come se il suo dolore lo percepissi io.
<<Tanto alla fine sono nata per stare sola...>> le si incrina la voce mentre i brividi non smettono di scorrermi lungo tutto il corpo. <<Quindi voglio mettere un punto a questa pagliacciata dando fine alla mia vita>> finisce con un sorriso e un tono di sollievo alle ultime cinque parole, si punta la pistola, in tempia questa volta, e mette il dito sul grilletto, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa gliela strappo dalle mani e la faccio scivolare sul pavimento il più lontano possibile da lei.
Mi guarda male <<ridamela>> ordina con tono minaccioso, ma non le do ascolto.//..Elisa..//
Matt si passa le mani sui capelli con frustrazione <<piccola cazzo...>> appena pronuncia quel nomignolo con cui voglio che solo quella voce lo dica chiudo gli occhi. <<Se sei nata con lo scopo di stare sola allora fai in modo di cambiarlo>> continua, ma poi ci ripensa e mi guarda nei occhi prima di dire <<anzi, sarò io a far che non sia così perché fai ciò che vuoi: distruggimi anche quel poco che mi resta dentro, ammazzami, riducimi in cenere, fai in modo che io non ti voglia più vedere...>> si avvicina a me finché le mie spalle non aderiscono, di nuovo, al muro e lui si trova così tanto vicino a me che riesco a sentire il suo respiro. <<E fai di tutto per riuscirci e so che ci riuscirai>> una risata amara sfugge dal suo controllo, ma poi ritorna serio e mi guarda nei occhi come se sapesse leggerli e attraverso essi volesse scolpirmi dentro quelle parole <<ma ai miei occhi tu non sarai mai più la belva della storia>> chiudo le palpebre e una lacrima sfugge al mio controllo e quando le riapro noto che lui la sta seguendo con lo sguardo <<magari riuscirai ad allontanarmi apparentemente...>> me l'asciuga con tocco delicato una volta arrivata sulla mandibola e io sussulto al suo contatto <<ma nonostante le parole taglienti, il menefreghismo... che ti dedicherò, ai miei occhi tu sarai per sempre la perfezione>>.
Io? La perfezione? Io sono solo un fottuto errore, non è possibile...ma lui sembra crederci davvero mentre me lo dice.
<<Io con te ho amato per la prima volta e con te voglio amare per l'ultima>> e a queste sue parole un altro pezzettino del mio cuore rincomincia a battere.
<<Disintegrami, ma sappi che quando avrai bisogno di aiuto io ti stringerò a me sempre>> mi accarezza il viso con le mani <<guarderò da lontano la donna che diventerai se non mi vuoi, ma la guarderò pur sempre con occhi diversi rispetto a quelli con cui guardo gli altri El...>> conclude.
<<Ma io ti voglio accanto Matt, ma non voglio che tu ne esca distrutto...>> ammetto tra le lacrime e forse è la prima volta in cui piango sul serio.
<<Non succederà>> mi sorride, uno di quei sorrisi che mi fa uscire pazza e mi bacia, un bacio dolce che per me vuol dire tanto. Quando ci stacchiamo non mi lascia, mi abbraccia e affogo la testa nel suo petto.
La notte la passo tra le sue braccia.
Grazie Mattia, grazie e mi dispiace non avere il coraggio di dirtelo ad alta voce.
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orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)
ChickLitElisa e Mattia vanno al secondo anno di college. Lisa è introversa, agressiva e ama stare sola. Matt è il solito ragazzo popolare, pieno di amici e stronzo. El e Tia sono similmente diversi... gli opposti si attraggono o respingono? Entrambi sono te...