//..Elisa..//
Ad un certo punto della serata notai che era arrivato pure Mattia, Steav si era avvicinato a me e mi stava parlando di scuola, ma non riuscivo a prestare tanta attenzione al suo discorso perchè Matt mi stava appositamente ignorando e quando il suo sguardo ricadeva su di me faceva un espressione disgustata e forse.. delusa?
Come darli torto dopo tutto? Chi potrebbe mai tenere a me con la persona di merda che sono stata, che sono tutt'ora e che sarò sempre.*
<<El, Steav, volete giocare al gioco della bottiglia?>> Chiede Carol avvicinandosi a noi con un sorriso smagliante, io e il ragazzo al mio fianco annuiamo e la mia amica ci conduce in una stanza in cui ci sono ragazze e ragazzi in cerchio.
Tra questi, tre soggetti attirano la mia attenzione: il sorriso smagliante di Fin che appena mi vede si crea sul suo volto e si alza per abbracciarmi, anzi no, strangolarmi; gli occhi scuri e tormentati di Matt, che quando mi vede, a differenza del mio amico, il sorriso gli si spegne, quel fottuttisimo sorriso che amo così tanto; poi.. i capelli neri come la pece, liscissimi, occhi verdi come l'abisso, la mia copia in maschile: Chris Cooper, che ha un ghigno sul volto.
Prendo posto affianco a Fin su un divanetto, che mi cinge le spalle, ignoro le occhiataccie delle altre ragazze, che il gioco abbia inizio.
Dopo qualche giro Tia deve girare la bottiglia che, purtroppo, si ferma nella mia direzione, andiamo nello sgabuzzino in cui dobbiamo starci per i prossimi 10minuti senza rivolgerci neanche uno sguardo e con aria impassibile.
<<Sono un mostro vero?>> Gli chiedo in un filo di voce dopo qualche minuto di silenzio tombale, lui punta, finalmente, i suoi occhi nei miei <<oh, sì che lo sei, ti facevo diversa>> ammette con voce tagliente e occhi di odio, me lo merito.
<<Non è tutto come sembra..>> confesso, lui ride, una risate amara che fa gelare il sangue nelle vene <<ah no? Non hai mai ucciso quelle persone? Pure bambini El! HAI UCCISO UOMINI, DONNE E BAMBINI, E TU NON SARESTI COME LORO? Hai ragione, tu sei peggio>> ingoio un groppo in gola <<in più sei riuscita ad amazzare una donna investendola solo per vendetta del marito visto che ha messo i tuoi in carcere?>> L'ha detto con tono più sprezzante e digustato del resto, se può essere possibile.
<<Non sei un'alcolizzata di merda? Non sei in overdose per la droga? N..>> si ferma, ma io ho capito con cosa voleva continuare.
<<No>> dico con tono amaro <<non ho ucciso un cazzo di nessuno, non sono un'assasina! NON SONO UNA FOTTUTA CAMMORISTA, la mia famiglia ha fatto di tutto perchè le colpe ricadessero su di me, svegliati Matt! Sono minorenne, la mia pena sarebbe stata ridotta, in più sono brava a difendermi in tribunale e sono una fottutissima maga nel rigirare le frittate eliminando le prove>> chiudo gli occhi e cerco di respirare regolarmente <<sì, so usare pistole, coltelli, ne ho una marea>> tiro fuori una pistola proprio davanti a lui <<E VUOI SAPERE IL PERCHÈ? PERCHÈ GRAZIE ALLA MIA FAMIGLIA E AL MIO STATUS HO GENTE CHE MI VUOLE VEDERE MORTA DA PER TUTTO! Ma non ho mai ucciso, le uso per intimorire>> aggiungo, cerco di ricordarmi le altre schede aveva in mano in quella foto e continuo <<sì, sono un'alcolizzata di merda e sono in overdose>> mi si apre un sorriso amaro mentre dico questa frase in un sussurro <<sì, ho minacciato gente e ho fatto incontri di lotta illegali>>.
Poi penso ad una cazzata che ha detto lui <<non ho nessuna denuncia sul aver ucciso una donna con l'auto>> lui sembra stupito dalla mia affermazione ma non fiata, forse perchè in questo momento ha paura di me, come tutti, le mie mani tremano, ho i pugni serrati che avvolte sbatto con forza da qualche parte per mantenere il controllo, ho gli occhi di una psicopatica, forse io sono una psicopatica, forse il cattivo della storia anche raccontata da altre persone resterò sempre io, forse io sono il cattivo della storia, non avrò mai ucciso, ma resto pur sempre una persona di merda, un fallimento straordinario, forse io merito di stare sola, per questo ho sempre pensato che Fin e Carol non si meritassero di stare con me, nessuno se lo merita, ricordo la paura delle persone a solo sentire l'iniziale del mio nome, la paura del colore rosso e di quello nero, la paura di rivolgermi un solo sguardo, la paura di quella fottutissima collana.
Un ragazzo, Maike penso, bussa alla nostra porta annunciandoci che i 10minuti sono terminati.
Faccio un respiro profondo ed esco, Tia esce dopo di me, guardo gli occhi di Chris, e poi passo al suo ciuffo rosso, lui sofferma lo sguardo sulle mie punte verdi e il suo ghigno si spegne, io invece passo al suo petto, dove sotto la camicia sbottonata si intravede quella collana, la collana dei Cooper.
Lui fa lo stesso con me e quando non la vede irrigidisce la mascella, dopo passa al mio tremore, ai miei pugni chiusi, alle nocche spaccate e ai miei occhi da psicopatica e sul suo viso si forma un sorriso, di chi sa che dopo tutto sono sempre Elisa Cooper e non sono mai cambiata, poi si ferma su un rigonfiamento sulla mia maglia e io mi afretto a sistemarla, lui continua a sorridere, sa che ancora tengo la pistola, i suoi occhi adesso si fermano sul mio braccio destro e, per quanto sia possibile, il suo sorriso si allarga ancora di più quando vede che quel tatuaggio c'è ancora, quella scritta è ancora lì, in corsivo elegantissimo è inciso il nostro cognome in nero e rosso, talmente in grande che inizia dalla spalla e finisce sul gomito ed ecco che sfoggia il sorriso più fiero che gli abbia mai visto.
Due braccia mi avvolgono da dietro, un tocco e un profumo di colonia che riconoscerei tra mille: Fin, mi stampa un bacio sulla testa<<non sei sola El, ci sono io con te>>
questa frase ogni volta che me la dice mi sento un vuoto dentro che, in qualche strano modo, si colma, chiudo gli occhi e le mie mani smettono lievemente di tremare, apro le dita e quando Fin mi incoraggia a ritornare a sedermi incontro gli occhi tormentati di Matt, mi ci perdo dentro e in un sussurro appena udibile ammetto <<e sì, soffro di gravi attacchi di rabbia..>> per quanto la mia voce sia stata bassa dai suoi occhi posso capire che mi ha sentito.
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orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)
ChickLitElisa e Mattia vanno al secondo anno di college. Lisa è introversa, agressiva e ama stare sola. Matt è il solito ragazzo popolare, pieno di amici e stronzo. El e Tia sono similmente diversi... gli opposti si attraggono o respingono? Entrambi sono te...