Capitolo 66

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//..Elisa..//

<<Buon giorno piccolina>>  mi sorride Matt. <<Taci stronzo>> rispondo io con la stessa dolcezza... cosa vi aspettate da me dai?

Faccio per alzarmi, ma lui mi tiene per la vita e non sembra avere intenzione di lasciarmi andare. <<Dovrei andare in bagno>> lo informo e Tia riluttante mi lascia.

Cazzo, che mostro che sono io la mattina. Dovrei togliere lo specchio del bagno se non voglio assistere a tutta sta oscenità del mio riflesso al mattino ogni giorno.

Prendo il telefono, metto la riproduzione casuale e, mentre Non perderò di Mostro invade la stanza, guardo i messaggi che mi sono arrivati, rispondo a quelli di Carol che mi aggiorna su cosa le è successo ieri sera; ignoro quelli di Daiana a cui risponderò più tardi e leggo quelli di Chris in cui dice che mi deve parlare.

Due mani mi circondano i fianchi da dietro e le mie labbra si incurvano all'in sù istintivamente.

<<Dopo viene Chris>> lo informo e dal riflesso noto la sua espressione diventare interrogativa e allarmata allo stesso momento <<perché?>> Chiede. <<Mi deve parlare, ma se vuoi puoi restare>> rispondo. <<Certo, pensavi seriamente che me ne sarei andato così facilmente?>> Lo guardo male e di risposta mi mostra uno dei suoi migliori sorrisi.

*

<<E questo?>> Chiede Matt indicando il tatuaggio con la scritta "Cooper" in corsivo elegantissimo. <<Ce lo abbiamo tutti in famiglia, non c'è l'opzione di rifiutarsi di farlo, è uno dei tanti simboli della famiglia Cooper. Mio padre ce l'ha sull'avambraccio, mia madre lungo la colonna vertebrale e Chris dietro la schiena, sulle spalle>> rispondo mentre Tia mi guarda nei occhi con un'intensità assurda, ma poi qualcuno suona alla porta e io vado ad aprire.
<<Ciao Elly>> mi saluta mio fratello, ma quando Mattia si palesa dietro di me aggiunge <<che ci fa lui qua?>> Alterna il suo solito sguardo gelido da me a Matt, poi entra in casa senza fare altre domande.
<<Elisa, dobbiamo parlare e non mi interessa cosa ci fa lui qui, ma non può starci>> afferma rigido e io gli faccio cenno di aver capito. <<Oi Matt, ci sentiamo dopo, okay?>> Lui irrigidisce la mascella, ma dopo avermi guardata nei occhi annuisce ed esce di casa.
<<Allora?>> Chiedo sedendomi su una delle sedie della cucina mentre Chris si appoggia al muro davanti a me.
<<Devi uccidere Mireil Strem>> dice e io lo guardo minacciosa e interrogativa.
<<Scordatelo, poi non era tuo amico?>> Alla mia domanda nel suo viso si forma un mezzosorriso amaro, Chris non sorride mai veramente, è da anni che non vedo un sorriso vero di felicità nel suo volto.
<<Non esistono amicizie El, ma solo accordi chiari. In questi giochi si capisce chi è l'infame e bisogna farlo fuori>> lo sguardo indifferente e comune di noi Cooper nei occhi di Chris è tutt'altra cosa, per quanto io abbia sofferto anche per questo, Chris ha subito molto di più di tutti i Cooper, ma lui non sembra starci male, sembra che non gli freghi assolutamente un cazzo, ma, al contrario di quello che tutti pensano, Chris non è solo spietato, indifferente, spaventoso, dannatamente bello, ma crudele più del diavolo stesso... Chris è molto di più e lo so. Ricordo ancora la notte in cui me ne andai e ciò che ricordo meglio fu mio fratello, me lo lasciai alle spalle dopo che ci siamo sputati addosso l'odio più puro, ma la verità è che io Chris non lo odierò mai.

//..flashback..//

Sorrido in modo inquietante prima di sbattere contro il muro questo bastardo prendendolo dal collo, per poi puntarli una pistola in tempia.
<<Me lo vuoi far ripetere sbirro di merda?>> Chiedo con tutta la calma del mondo mentre l'uomo alterna lo sguardo impaurito da me all'arma. Carico la pistola.
<<Rispondi>> ordino e lo sbirro scuote la testa <<ho capito, farò di tutto, ti prego risparmiami...>> lo lascio di scatto e prima di andarmene do' al poliziotto una scatola con sù scritto "Aaron Farleick" <<fagli recapitare anche questa e ricordati: lo voglio fuori il prima possibile>> lui annuisce e fa per vedere cosa c'è all'interno della scatola, ma il rumore di uno sparo, che ho compiuto su un muro vuoto solo per spaventarlo, lo fa fermare immediatamente <<chi si fa i cazzi suoi vive più allungo>> lo avverto.
<<S..sì, mi s..scusi, ma volevo sapere se f..fosse legal...>> si ferma appena incontra il mio sguardo.
<<Dentro c'è droga, un coltellino, una glock, delle birre, alcolici diversi e una foto...>> giocherello con l'arma che ho in mano prima di ripuntare i miei occhi nei suoi <<è per caso un problema?>> Chiedo sapendo che la risposta consentita è solo una ed è proprio quella che mi arriva: <<no, n..no>> risponde lui e io lascio la stanza.
Quando arrivo alla sala principale due occhi azzurri mi fissano, ma senza avvicinarsi per il motivo che sappiano entrambi; faccio cenno a Fin che me ne sto andando e lui qualche minuto dopo mi raggiunge in un parcheggio.
<<Che tacchi del cazzo>> mi lamento e lui sorride divertito <<se bella vuoi apparire, poco devi soffrire>> risponde lui divertito. <<Fottiti Fin>> affermo sfoggiando un fantastico dito medio.
<<Scherzo El, sei stupenda e lo sei sempre>> afferma il mio migliore amico strappandomi un sorrisetto che lo contagia <<di più quando sorridi>> continua e gli do' una spintarella.
<<Parlando di cose serie: te ne vai oggi?>> Chiede e io annuisco <<ho sistemato le ultime cose per assicurarmi la libertà di Aaron il prima possibile, la prima rata dell'affitto della casa che ho trovato la pagherò dal vivo, sta mattina sono andata a ritirare la borsa di studio, in settimana la porterò alla scuola, ho pronte le valigie, parto sta notte>> lo informo e Fin annuisce <<sono felice di questa tua scelta El, hai avuto molto coraggio e sono fiero di te, in più sarà più facile vedersi ora>> annuisco sorridendo e lui mi abbraccia sollevandomi da terra.
<<Ci vediamo dopo stronzetta, oggi dormi da me e domani mattina ti aiuto a traslocare, okay?>>

*

Mi fermo davanti alla villa dei Cooper ed entro in quel posto che tanto "casa" non è mai stata.
Carico l'auto, vado a prendere l'ultima valigia, apro la porta e sto per uscire per l'ultima volta da sto posto di merda quando una figura alta, possente, dai occhi verdi e vuoti similissimi ai miei e i capelli neri con alcune sfumature di rosso come i miei, si palesa davanti a me: Chris.
<<Ei Lisa, che ci fa...>> si interrompe quando il suo sguardo si posa sulla mia valigia ed irrigidisce la mandibola. Entra in casa e chiude la porta dietro di noi <<che cazzo vuol dire?>> Ringhia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 07 ⏰

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orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora