//..Elisa..//
<<Ei Carol, come va?>> Rispondo alla chiamata della mia migliore amica mentre entro al Makey's: la pasticceria vicino a casa mia, quella di cui parlava Fin prima in chiamata.
<<Bene. Ascolta, ti devo chiedere un favore>> saluto la commessa e le dico che voglio la torta ai frutti di bosco <<dimmi>> rispondo alla mia amica.
<<Ho bisogno di un mini prestito>> risponde lei.
Chiedo alla commessa se può scriverci qualcosa e farci un disegnino sopra e quando lei annuisce le passo un pezzo di carta con sù scritto la frase e un disegnino sotto, lei mi fa cenno di acconsento e di accomodarmi.
<<Certo, quanto?>> Chiedo a Carol.
<<Non è una cifra bassissima..>> inizia lei.
<<Vai dritta al punto>> la sprono.
<<€2000>>.
Spalanco gli occhi, tra il college e il basket lavoro fino alle 01.00 e la domenica inizio pure la mattina.
Però non ho €2000 in più ma.. è la mia migliore amica.
<<Okay.. per quando?>> Chiedo titubante.
Ho fatto davvero tanti prestiti a Carol, lei vive in una famiglia benestante, ma molte volte ha bisogno di più di ciò che i suoi genitori le danno come paghetta, vuole dimostrarsi un minimo 'indipendente' ai loro occhi, ma non ha mai voluto trovarsi un lavoro, quindi è sempre venuta a chiedere a me.
Sì, mi ha chiesto molte volte cifre alte, ma €2000.. sono comunque minorenne, la mia paga non è alta, faccio tre lavori diversi: la cameriera, in cui vengo pagata €7 all'ora, la babysitter o per gli animali, in cui la mia paga varia dai €6 ai €8 all'ora, la lavapiatti in cui la paga è molto ridotta, anche più delle precedenti, infatti vengo pagata €4 all'ora.
È vero, le paghe non sono nella fascia normale, ma sono in questa città da poco, sicuramente non voglio usare i soldi sporchi della mia famiglia, ma ho bisogno di pagare l'affitto, le luci, il gas e alcune tasse della scuola, nonostante io mi trova lì grazie una borsa di studio, purtroppo, non mi coprono le spese al cento per cento, poi, ovviamente, qualche soldo in più serve, ma €2000? Mi toccherà finire alle 04.00 per molti giorni.. potrei pulire le case come quarto lavoro? Non lo so, ma Carol è la mia migliore amica e sicuramente non mi chiederebbe mai una cifra così alta se non per una cosa importante.
<<Il prima possibile>> afferma lei.
<< A cosa ti servono?>> le chiedo.
<<Mia nonna ha bisogno di un intervento molto costoso..>> mi risponde lei con voce tremante tra i sighiozzi.
<<Oddio Carol, spero si riprenderà presto>> la signora Velina è una donna molto gentile, avevo notato da tempo che c'era qualcosa che non andava nella sua salute, anche perchè la vedevo molto spesso: la conosco da più tempo di Carol, viveva vicino alla mia vecchia casa e fin da quando ero piccola lei era l'unica a non ettichetarmi a causa della mia famiglia, probabilmente non sapeva neanche facesse parte della camorra, mi invitava spesso a casa sua e pur di non tornare a casa e di non vedere nessuno a volte accetavo l'invito, grazie a Velina ho conosciuto la mia migliore amica, da poco la nonna della mia amica si è trasferita da essa e mi fa sempre piacere incontrarla quando vado a casa di Carol.
<<Grazie El, a proposito le farebbe piacere vederti uno di questi giorni, ti mando l'indirizzo dell'ospedale dove è stata ricoverata>> mi informa lei.
<<Okay Ca, passerò sicuramente, tu stai tranquilla, sono sicura che si riprenderà presto, va bene?>> Cerco di consolarla.
<<Grazie Lisa, adesso devo andare, ciao>> mi saluta lei con tono più tranquillo prima che io chiuda la chiamata.
<<La sua torta è pronta>> mi informa la pasticciera con un gran sorriso, me la fa vedere ed è perfetta.
<<Quanto le devo?>> Le chiedo e dopo averla pagata mi avvio per la mia auto: è una audi nera, di solito non la uso perchè, come già sapete, non ho raggiunto l'età maggiore e qui al centro di New York i poliziotti controllano spesso la patente ai guidatori, che io non ho, ma so guidare alla perfezione.
Una volta arrivata a scuola mi avvio direttamente nel posto in cui si compiono le partite di calcio, sono 30minuti in anticipo, ma i posti sono tutti occupati, il mio amico mi nota immediatamente, non che sia difficile: ho una tuta e una maglia oversize, ovviamente, con su scritto il nome della scuola e 'Champions', il nome della squarda di calcio, sopra la maglia ho la giacca di Fin della squadra di calcio, quindi le scritte si trovano pure in essa, con la differenza che c'è scritto pure il nome del mio amico dietro, ho pure il beretto della squadra, in poche parole sembro la loro fan numero uno.
Fin mi sorride e indica un ragazzo moro seduto in prima fila, al centro, lo raggiungo e lui mi cede il posto dopo che il mio migliore amico gli fa un cenno di acconsenso.*
La partita è in parità, si trovano al 'tempo supplementare', dall'ansia sono in piedi che commento ogni singola mossa di ogni singolo giocatore, quando il mio telefono vibra, avevo silenziato tutti i contatti tranne quelli di Fin, Carol e Mattia, non chiedetemi il perchè di quest'ultimo, non me la sentivo di farlo, se gli fosse sucesso qualcosa?
Lo prendo e rimango sorpresa nel vedere un messaggio da un numero sconosciuto: era una foto, in questa foto c'era Chris che stava facendo vedere dei fogli e una cartella a Matt, zummai e quando le riconobbi mi si gelò il sangue nelle vene.
Come faceva Chris ad avere quella cartella e quei fogli? Gli possedevo solo io e questo pomeriggio sono sicura che si trovavano dove gli avevo lasciati: sotto il mio letto c'era una piastrella rotta, in cui ci avevo scavato un posto e ci avevo messo la scatola chiusa a chiave, con dentro i fogli e la cartella.
Ma avevo un dubbio ancora più grande: quella foto non me l'aveva mandata mio fratello, non era il tipo, l'avrebbe stampata e lasciata da qualche parte, ma allora: chi poteva essere stato?
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orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)
ChickLitElisa e Mattia vanno al secondo anno di college. Lisa è introversa, agressiva e ama stare sola. Matt è il solito ragazzo popolare, pieno di amici e stronzo. El e Tia sono similmente diversi... gli opposti si attraggono o respingono? Entrambi sono te...