//..Elisa..//
Scendo le scale del mio appartamento, indossando la maglia e la tuta di Mental prisioner war zone fluo del merchandaising di Mostro e le Jordan 4 retro canyon verdi e bianche ai piedi, e intravedo l'audi bianca del mio amico, che mi aveva informato essere passato a ritirare dopo che il meccanico l'aveva chiamato tre ore dopo la nostra visita avvisandolo del fatto che fosse pronta.
Spengo la sigaretta con la suola della scarpa, essendo che so che Fin non vuole che io fumi nella sua auto, in realtà lui non vuole che io fumi e basta, e mi accomodo sul posto accanto a quello del guidatore.
<<Come sta la mia sposa cadavere?>> Mi chiede lui mentre mi sporgo per lasciarli un bacio sulla guancia e arrufarli i capelli.
<<Una merda>> affermo <<ti scoccia dare un passaggio anche a Carol?>> Chiede, lui annuisce avviandosi verso casa della mia migliore amica.
<<Per Tia?>> Chiede riferendosi alla mia risposta di poco fa <<non solo>> rispondo portandomi i capelli dietro al viso per annullare il fastidio provocato dall'immaginarlo con altre, ma mantengo la mia solita indifferenza e freddezza.
<<Cioè?>> Insiste lui guardandomi di lato prima di riportare lo sguardo alla strada <<non so per cosa sono convocata il 19 gennaio in tribunale e in più Chris è sparito nel nulla da un po', non credo si sia arreso e mi abbia lasciato in pace>> dico con lo sguardo smarrito per la strada <<mia madre non si è presentata neanche quella volta alla festa o serata, quello che era, e nessuno ha parlato di lei nè mio fratello nè mio padre..>> aggiungo, nonostante tutto quello che mi hanno fatto sono comunque la mia famiglia e i loro comportamenti strani mi fanno capire che c'è qualcosa che non quadra <<a proposito di quest'ultimo alla festa si teneva distacattissimo da me, quando mi ha rivolto la parola l'ha fatto solo per ribadire il concetto che io sono fatta per fare l'assassina, che non servo a nient'altro.. che sono un mostro, lo sono sempre stata e sempre lo sarò..>> lo vedo irrigidire la mandibola e stringere le mani sul volante con talmente tanta forza che gli si sbiancano pericolosamente le nocche <<non è cambiato per nulla, forse sono io il problema..>> confesso e lui frena bruscamente, mi giro di scatto verso la sua direzione con gli occhi sbarrati <<ma sei impazzito?>> Ringhio sotto shock, lui ignora la mia domanda e mi prende il viso tra le mani delicatamente accarezandomi la guancia dolcemente <<se ti sento un'altra volta dire una cosa del genere non ci penserò due volte a percorrere chilometri solo per andare a prendere a calci nel culo quel bastardo di William Cooper>> afferma sicuro, io sorrido, ma è un sorriso triste e lui sembra notarlo <<ascolta>> inizia Fin <<non sei tu il problema>> pronuncia lentamente <<non sei tu il problema>> rimarca il concetto <<non voglio sentirti dire che sei un mostro perchè non è così, la persona che tu chiami mostro è la mia migliore amica, la persona che tu chiami mostro è tutta la mia vita, la persona che tu chiami mostro è l'unica che riesce a farmi sentire bene, a casa, a farmi sorridere per davvero, nei suoi occhi io ci vedo la motivazione per continuare, nella sua felicità quella per provarci, nelle sue lacrime quella per salvarla.. la persona che tu dici che è un fottuto mostro è stata l'unica a starmi a fianco nei momenti belli come in quelli di merda, è l'unica di cui mi fido, è l'unica di cui non mi stancherò mai, è l'unica in cui riflesso nei suoi occhi mi sento..giusto ed è l'unica di cui m'importa davvero perchè la sua felicità è il mio sogno più grande>> mi scende una lacrima che lui la segue con lo sguardo e quando arriva sulla mandibola raccoglie col pollice, poi riporta lo sguardo nei miei occhi e aggiunge <<e se quello stronzo di tuo "padre", che non ho ancora capito perchè ti ostini a chiamarlo così, non se lo merita>> vedo il suo sguardo incupirsi, so l'odio che lui prova per papà, ha rancore nei suoi confronti per quello che ha fatto a me <<se non capisce quanto cazzo sei perfetta, se non capisce che tu non sei come loro, se non capisce quanto sua figlia sia meravigliosa è più deficente di quanto pensassi>> continua, dopo qualche secondo di silenzio si sporge e mi abraccia, affogo la testa sul suo petto mentre lui mi passa una mano sui capelli mentre con l'altra mi acarezza la schiena, poi mi lascia un bacio sulla nuca e sussurra <<lui è un uomo senza emozioni e come ti ho sempre detto, pure quando avevo 10 anni, una persona che non prova nessuna emozione non è un uomo vero>>*
<<Carol scendi>> dico alla mia amica al telefono vedendo Fin accostare accanto a casa sua, dopo qualche minuto la vedo avvolta in un vestitino nero artillato con uno scollo a V e corto fino a meno di metà coscia, le sta benissimo, le valorizza un sacco il corpo.
Quando si avvicina fa un giro su se stessa e sorridendo chiede <<come sto?>> Il mio amico le scocca un'occhiata alla sua domanda, ma la ignora senza rispondere, io invece le sorrido a mia volta <<una favola>> le rispondo facendole spuntare sul volto un'espressione pari a quella di una bambina che ha ricevuto la bambola che tanto desiderava <<grazie Lisa, mi sei mancata>> amette sporgendosi dal finestrino per abbracciarmi, anche a me era mancata, in questo periodo ci eravamo sentite solo tramite chat e chiamata essendo che lei era andata qualche settimana da sua madre visto che i suoi genitori sono divorziati e lei vive col padre, mi ha tenuta aggiornata su tutto tramite chiamate e sms e so che è riuscita a ristabilire un rapporto più o meno stabile con sua madre e ne sono contenta.
<<Destinazione casa di Valerio!>> Urla lei entusiasta mentre fa avviare la sua playlist a tutto volumo coprendo la canzone che Fin aveva messo in precedenza: Don't stop me now dei Queen.
Sia io che il mio migliore amico facciamo una smorfia contraiata alla canzone, a dir poco orrenda, scelta da Carol, diciamo che i gusti della mia migliore amica, in quanto di musica, sono altamente discutibili, non come quelli di Fin che non sono male, ma piacevoli e sopratutto non come i miei che sono favolosi.
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orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)
ChickLitElisa e Mattia vanno al secondo anno di college. Lisa è introversa, agressiva e ama stare sola. Matt è il solito ragazzo popolare, pieno di amici e stronzo. El e Tia sono similmente diversi... gli opposti si attraggono o respingono? Entrambi sono te...