Capitolo 61

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//..Elisa..//

La notte l'ho sempre amata perchè era un po' come la verità che, purtroppo, nessuno acettava.
Il sole si prende gioco di noi facendoci credere che alla luce non si è mai in pericolo, la notte nell'oscurità ti avvisa di restare sempre allerta.
Di giorno ti fai vedere davanti a tutti come se andasse tutto alla perfezione, ma la luna ascolta tutti i tuoi rimpianti...
Guardo la nuvola di fumo fuori uscire dalla mia bocca mentre dalle mie cufiette "Aquiloni" di Mostro è in riproduzione.
La mia playlist continua e dopo la centesima canzone e la settima sigaretta decido di guardare l'ora: sono le tre e ventisette minuti.
Il mio sguardo si posa su Mattia; sta dormendo sulla sabbia mentre la lieve luce della luna lo sfiora come se fosse la creatura più bella mai esistita.
Fino a qualche ora fa ero tra le sue braccia, con la testa appoggiata al suo petto e le sue braccia che mi cingevano la vita mentre Morfeo ci accoglieva tra le sue braccia dando a me come sogno una realtà: un ricordo bello quanto distruttivo che mi fece svegliare turbata e con un'ecessiva urgenza di calmarmi.

//..flashback..//

<<Agente, cosa stai facendo?>> Mi chiede mio fratello Chris sedendosi sotto l'albero, accanto a me e avvolgendomi le spalle con il braccio.
<<Nulla di che>> rispondo chiudendo il quaderno che ho in mano. Chris assottiglia gli occhi in due fessure <<non ti credo, fammi vedere>> dice serio irrigidendo la mandibola prendendo il mio quaderno e aprendolo nella pagina in cui ero concentrata fino a due secondi fa.
<<Ma che..? Cosa..? Perchè?>> Chiede fissando il mio disegno fatto interamente in matita che rappresenta una ragazza che urla con il viso sporco, in primo piano ci sono i polsi di ella legati con un corda che è stata provata a tagliare in vano, nello sfondo si intravede una stanza vuota tranne per una sedia all'angolo della camera, anche essa vuota, ma sul pavimento oltre all'ombra della sedia c'è quella di una sagoma.
<<Niente, è solo uno schizzo e non permetterti più di prendermi le cose di mano in questo modo>> ordino seria e con tono minaccioso riprendendomi il quaderno.
Seguono dei minuti di silenzio finché Chris non riprende a parlare <<okay.. se non vuoi dirmi cosa rappresenta lo accetto, ma sappi che se un giorno sarai pronta a farlo io ci sono Elly>> afferma guardandomi nei occhi e io dopo qualche secondo annuisco, subito dopo lui mi abbraccia e io mi lascio cullare dalle braccia di una persona che fa tanti errori, ma nonostante tutto resta di un'importanza assurda per me, perchè Chris è crudele, è spietato, sa di sbagliare, ma continua a farlo, si prende gioco delle persone.. ma nonostante tutto è sempre mio fratello, un fratello che non cambierei mai per nulla al mondo e non prendetemi per pazza, forse lo sono, ma la verità è che non odierò mai Chris Cooper, anche se mi facesse tutto il male di questo mondo, perchè lui, per quanto sia incapace di farlo, ha sempre cercato di starmi accanto, di non allontanarmi, di avere con sua sorella.
<<Andiamo a correre?>> Mi chiede lui con un sorrisetto stampato sul volto <<hai voglia di perdere?>> Rispondo con altrettanto tono di sfida, facendoli l'occhiolino e avviandomi in casa per prendere le chiavi della mia auto.

*

Mio fratello accosta di fianco a me <<tutta fortuna>> dice subito con espressione infastidita <<sì, certo, la fortuna non esiste caro mio, so guidare meglio di te, ammettilo>> rispondo sorseggiando la mia Peroni <<mh.. sbaglio o ho vinto anche io numerose volte contro di te?>> Fa finta di pensarci lui, ma prima ancora che potessi rispondere sento il rumore di uno sparo e mi abbasso immediatamente, il proiettile mi sfiora a tutta velocità la schiena strappandomi la maglietta e ferendomi lievemente.
<<Merda..>> sussurro caricando la mia pistola, apro del tutto il finestrino e mi guardo attorno <<DOVE SEI BRUTTO BASTARDO?>> Urlo quando non vedo nessuno armato, ma a rispondermi è il silenzio.
Chris scende dall'auto e io faccio altrettanto.
<<L'hai visto?>> Chiedo, lui scuote la testa per negare <<ma lo sparo è arrivato da lì>> aggiunge facendo cenno con la testa. Studio le persone in quella direzione, non vedo nulla di strano.
<<Eccolo lo stronzo>> ringhia Chris caricando la pistola e avviandosi spedito verso una sagoma in lontananza.
Chiunque sia ci sta fissando, nella mano destra impugna quella che sembra una Glock 17, indossa uno smoking blu con sotto una camicia bianca, ai piedi noto delle scarpe eleganti, i capelli biondi sono accorciati all'indietro con la lacca, gli occhi, anche da lontano, si fanno notare con un azzurro intenso.
Decido di avvicinarmi pure io e quando la sua figura mi è più chiara capisco di chi si tratta: un uomo che si fa vedere tanto "buono" quanto è crudele.
Maveour.

orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora