Capitolo 12

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//..Elisa..//

<<Sì, Ca, ho capito, vuoi scopare con lui>> <<non ho detto questo..>> dice la sua voce dall'altra parte del telefono <<vai, che gli ormoni ti aspettano>> dico senza niente nel tono di voce, non so il perchè ma avvolte mi è difficile non essere fredda.
Lei ride <<okay, El, ci sentiamo dopo>> <<a dopo>>.
Chiudo la chiamata, raggiungo la sua stanza, mi sdraio sul divano in cui ho dormito sta notte, prendo le cuffie e mi metto ad ascoltare musica chiudendo gli occhi e canticchiando, tanto lui è non so dove o è uscito o si trova da qualche parte in casa, sicuramente non in cucina nè in camera di Steav visto che c'ero io, neanche in camera sua visto che son qui, ma perchè mi chiedo dove sia? Non mi interessa.
Sto ascoltando Chris Benoit mentre, ovviamente, la canticchio, questa è una delle canzoni che amo di più in assoluto, non ho una canzone preferita, ma ne ho più di una, tra cui questa sicuramente questa c'è.
Appena finisce la canzone apro gli occhi che avevo tenuto chiusi, per skippare la pubblicità quando lo vedo: è appoggiato allo stipite della porta che mi osserva.
Lo guardo per qualche secondo, poi tolgo le cuffie pensando che abbia qualcosa da dirmi visto che mi sta fissando, ci guardiamo nei occhi per qualche secondo, poi si avvicina, lo seguo con gli occhi nel tragitto che fa, arriva ad un soffio da me e si china per arrivare alla mia altezza visto che sono sdraiata, incurva un'angolo delle labbra in sù, dio mio se è bello.. <<ascolti buona musica piccola>> poi strizza un'occhio.
<<Pensi che non lo sappia imbecille?>> dico seccata.
Mi ignora, si avvicina alla sua scrivania per cercare qualcosa.

//..Mattia..//

<<Che fai oggi?>> Le chiedo con un tono di voce in cui sembra non mi importi, perchè è così, vero? Allora perchè mi è così difficile essere così con lei..
Si alza maneggiando col suo telefono <<ieri sera sono arrivata con Fin, non ho nessuno che mi possa accompagnare a casa per ora, lui verrà solo alle 18.00, però Steav mi deve un pranzo..>>

//..Elisa..//

Mi muoiono le parole in bocca quando si gira di scatto e noto i suoi occhi di fuoco puntati su di me, cosa ho detto di male? È impazzito?
<<Scusa, come?>> dice con la voce un po' irritata.
Ma che li prende?
<<Fin mi viene a prendere solo allo 18.00, cos'è? Disturbo?>> ripeto aspra, se sono così tanto fastidiosa sto in salotto, se no il principino si arabbia.
<<Non quello, dopo>> dice avvicinandosi un po'.
Altro? Ah.. <<Steav mi deve un pranzo, lui voleva fare cena, ma non avevo voglia>> rispondo con non curanza.
<<Solo voi due?>> stringe i pugni, non capisco.
<<Sì..perchè?>> <<perchè dovresti andare a pranzo con lui, neanche lo conosci>> continua ad avvicinarsi.
<<Perchè ieri sera è venuto a parlarmi e ha accennato il fatto che aveva comprato la nuova play, sta mattina mi ha sfidato, diceva che noi ragazze non sappiamo giocarci, abbiamo scomesso, siamo andati in camera sua a giocare e ho vinto>> dico con voce dubbiosa, perchè non capisco cosa gli freghi.
Si avvicina di nuovo, adesso mi ritrovo ad un soffio dal suo petto, alzo la testa per guardarlo nei occhi.
<<Non ci andrai>> dice sicuro.
<<Sì che ci andrò, mica prendo ordini da te>> uso la sua stessa fermezza.
Sorride, ma è un sorriso di disprezzo, poi torna serio <<vuoi perdere la verginità con lui?>> Cosa? Aspettate un momento.
<<Non ho detto questo, sei impazzito? >> dico scioccata, ma come gli viene in mente? <<Oh, mia cara, il mio amico non va mai a mangiare con una ragazza se non per finirci a letto>> che schifo.
<<Il tuo amico mi deve un pranzo e non si rifiutano le cose gratis che si vincono, in più non sono tutti pervertiti come te, anche se volesse non glielo permetterei>> dico sicura.
Mi guarda nei occhi per qualche secondo, poi scende e incomincia a studiarmi il corpo, con l'indice che gli appoggio sotto il mento, così da farglielo alzare, lo costringo a rimettersi a guardarmi nei occhi <<il mio viso è qui coglione>> dico seria.
Fa un sorriso malizioso, sorride sempre sto qua?
Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra <<tanto un giorno quello che non mi fai vedere oggi lo vedrò senza neanche l'intimo piccolina>> <<togliti quel sorrisetto da quella faccia da schiaffi e sogna soldato>>.
Continuare a guardarlo nei occhi mi sta uccidendo. Mi ci perdo dentro cazzo.. decido di puntare lo sguardo da un'altra parte e sfortunatamente lo punto sulle sue labbra, una condanna.
Non mi sono ancora ripresa dal bacio di sta mattina, non lo volevo.. giusto? Allora perchè adesso sento il bisogno di farle mie? No, Elisa Cooper riprenditi.
Lo sguardo mi finisce ancora su quei fottutissimi occhi stupendi.. dio mio..
Il suo invece si punta sulle mie labbra, vorrei allontanarmi, ma ne va del mio orgoglio cazzo..
Passa il pollice sulle mie labbra e, come questa mattina, le dischiudo a comando.
Mi bacia, di nuovo.
Non riesco a staccarmi, mi chiede l'accesso con la lingua e non so il perchè, ma glielo do, che mi prende? Mi afferra per i fianchi e aumenta l'intensità del bacio, lo afferro per i capelli e le sue bellissime ciocche le stringo tra le mie dita.
Sento le sue mani salire fino ad arrivare ai miei di capelli, scioglie il mio chignon disordinato e molle e i miei lunghi capelli li finiscono tra le dita, dopo un po' ritorna ai miei fianchi, aumenta ancor di più il bacio tant'è che sono costretta ad indietreggiare, arrivo al muro dove sono obbligata ad appoggiarmi.
Non riesco a controllarmi..ad un certo punto toglie la lingua, appoggia la fronte sulla mia e sorride sulle mie labbra, quanto è bello il suo sorriso..
<<Cazzo..che mi prende?>> dico ansimante in un soffio, dando voce ai miei pensieri rendendomene conto solo dopo.
Mi morde il labbro inferiore, si avvicina al mio lobo, lo stuzzica un po' poi sussurra <<mi sto facendo la stessa domanda piccolina>> so che sta sorridendo.

orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora