Capitolo 48

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//..Elisa..//

"M.O.S.T.R.O" dell'album "ILL MOVEMENT" di Youshimisu, Nick Sick e, ovviamente, Mostro mi rimbomba nelle orecchie mentre appoggio la sigaretta sulle labbra per poi sbuffare il fumo, dalla bocca, fuori dalla finestra che ho aperto, in quel momento  Fin esce dal bagno con i capelli scompigliati e con il suo fantastico pigiama di Spongebob regalato dalla sottoscritta <<che stile>> commento divertita, lui sbadiglia per poi puntare i suoi occhi azzurri su di me <<senti chi parla>> afferma con un sorrisetto sul volto.
Indosso un pigiama magnifico di Patrick, regalato dall'imbecille davanti a me.
Un'anno fa eravamo andati in un negozio alla ricerca di.. no, in realtà non sapevamo neanche noi cosa ci facevamo lì e come ci eravamo arrivati, fatto sta che per i reparti avevamo trovato questi pigiami favolosi e abbiamo avuto la stessa idea, gli avevamo comprati l'uno per l'altra e il giorno dopo ce gli eravamo impacchettati come regali rendendoci conto di avere entrambi dei gusti magnifici.
<<Io vado a scuola>> annuncia il mio amico stiracchiandosi.
Annuisco facendo un'altro tiro, lui si avvicina e gli passo la mia sigaretta lasciandogliela finire.
<<Io verrò solo agli allenamenti di basket>> lo informo entrando in bagno per sciaquarmi il viso, Fin poco dopo mi raggiunge appoggiandosi sulla soglia <<verrai alla partita?>> Mi chiede speranzoso, vado sempre alle sue partite, probabilmente teme che sta volta la salti a causa del rischio che corro per i poliziotti di ieri, sa che a basket verrò perchè ci tengo a quello sport, ma a lui ci tengo ancora di più, non me lo permetterei mai di saltare una delle sue partite.
<<Certo, non ti libererai di me così facilmente>> rispondo sorridendogli dallo specchio, lui fa altrettanto, poi si avvicina e mi abbraccia da dietro affogando la testa sull'incavo del mio collo <<ti aspetto sposa cadavere, ti tengo il solito posto>> afferma dandomi un bacio sui capelli per poi avviarsi per l'armadio, aprire le ante e vestirsi con un sorriso e un luccichio nei occhi proprio come un bambino che apre il regalo che babbo natale gli ha lasciato sotto l'albero.

*
//..Mattia..//

<<Alla fine vieni?>> Mi chiede Steav riferendosi alla festa a casa di Roeky, scuoto la testa in segno di 'no', voglio cercare Elisa, devo trovarla.

*

<<Ma che ti prende?>> Chiede Asia infastidita dopo che ha provato a toccarmi il petto e l'ho respinta di scatto come se ne fossi stato scottato <<devo andare agli allenamenti>> dico freddamente e me ne vado.

*

Sono arrivato 30minuti prima e ho incominciato ad allenarmi, ad un certo punto noto la presenza di qualcun'altro in palestra, mi fermo e poso i miei occhi sulla figura che è stata motivo dei miei incubi questa notte: El si sta avviando verso il cesto con i palloni raccogliendo i suoi lunghi capelli, lisci e neri con le punte verdi, in una coda alta, indossa la divisa della squadra di qualche taglia più grande, ai piedi porta le airforce bianche, non è truccata, come sempre, ma è comunque bellissima.
Prova qualche pallone sul posto fino a far ricadere la sua scelta su un pallone da basket vecchio, che possiede inciso la scritta "The end", il nome della nostra squadra.
Si avvia per il centro del campo, ignorandomi, e incomincia ad allenarsi, la guardo con sguardo interrogativo, sensa smettere di palleggiare, con la punta dell'occhio anche lei mi guarda, vedo esitazione nei suoi occhi, ma poi fa finta che io non ci sia per poi sussurrare un <<non avvicinarti>> appena udibile che forse pensa non abbia sensito e continua il suo allenamento ignorando la mia presenza.
Che cazzo le prende? Dovrei essere io quello arabbiato tra i due, io.
È lei che sa qualcosa sulla mia famiglia che io non so, è lei che è sparita sensa darmi un indizio su dove fosse, sensa rispondere a nessuna delle mie chiamate, a nessuno dei miei messaggi a nulla.
Sono io quello che tutta la notte l'ha cercata in vano, sono io quello che ha avuto i tormenti che le fosse sucesso qualcosa nonostante avrei dovuto avercela con lei per avermi tenuto all'oscuro su un'informazione del mio passato a me non nota.
Io che non credo nell'amore ho pensato di provarci a starle accanto, eccome se ci ho provato cazzo, ci ho provato in un momento di merda in cui mio padre si presenta ogni notte a casa mia rinfacciandomi tutti i miei errori, ogni notte finiamo per ritrovarci alle mani, ogni notte passo davanti al cancello del cimitero sensa avere il coraggio di entrarci perchè se la donna più importante della mia vita è morta è solo colpa mia.
Ogni notte passo davanti alla casa di cura con un sorriso amaro sul volto mentre i ricordi di una bambina bellissima, molto simile a me, con un peluche ad orsacchiotto stretto tra le mani e i capelli marroni legati in due trecce mi sorride, poi i ricordi della stessa bambina con quei occhioni stupendi che mi guardano con odio, disprezzo, incredulità e delusione prima di non rivederla mai più.
Io che ogni giorno vado al mare affogando nei rimpianti,

nei sensi di colpa.

Nonostante tutto questo e molto altro ero pronto a starle accanto, ad aiutarla, a perdonarla, a cercarla, a provarci a farmela piacere perchè sicuramente non mi è indifferente, ma non ne sono nemmeno innamorato, a provare a salvarla, ad andare contro tutti, anche contro a mio padre e a me stesso, pur di aiutarla, ho dimenticato pure tutte le donne che mi scopavo per lei e molto altro e lei invece adesso mi sta ignorando, mi guarda con freddezza e nei suoi occhioni verdi come la speranza sporcata dai fantasmi che la tormentano, leggo un "stammi lontano" a caratteri cubitali.
Allora sai cosa Lisa? Vaffanculo! Vaffanculo a lei e ai suoi smeraldi in cui mi perdo sempre! Vanffanculo a me che sono stato un imbecille e ci ho provato, ho sempre saputo che l'amore non esiste e cosa ho fatto? Ci ho provato? Ma cosa pensavo di raggiungere? Pensavo di poter stare bene? Pensavo che qualcuno mi avrebbe mai voluto? Pensavo che sarei riuscito a scappare dai miei fantasmi così? Ma dai, sono stato un imbecille, ma ora ho capito e non permetterò mai più che succeda una cosa del genere.
Sono sbagliato e gli errori come me non meritano l'amore, sono nato per soffrire e così deve essere, non devo cercare qualcosa di bello in questa merda perchè non c'è, come non c'è mai stato.

orgoglio e sensi di colpa (THE SIBLES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora