-Capitolo 15-

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Deian:Un suono straziante le squarcia la gola quando mi seppellisco lentamente dentro di lei

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Deian:
Un suono straziante le squarcia la gola quando mi seppellisco lentamente dentro di lei. Affonda il viso nel mio collo mentre mi graffia i bicipiti.
Avrei dovuto gettarla in pasto ai lupi settimane fa, invece ora mi ritrovo nel suo letto stando attento a non usare metodi che potrebbero spaventarla.
Non sono abituato a queste situazioni.
Ma non ho intenzione di tirarmi indietro proprio ora.
Forse è arrivato il momento di costruirmi un futuro. O quanto meno di provare ad imbattermi in una relazione.
Lei non sarebbe male al mio fianco.
Allungo una mano dietro la sua nuca quando la sento tremare intensamente sotto il mio corpo.
"Stai ferma, altrimenti sentirai più dolore." La mantengo immobile dai fianchi quando tenta di ritrarsi.
Fa male persino a me, cazzo è strettissima.
Sento le sue pareti comprimermi come una morsa, ma le lascio del tempo per abituarsi alle mie dimensioni, perché ho intenzione di scoparla fino all'ultima goccia di forza che mi rimane.
L'istante dopo le porto i polsi sopra la testa facendo roteare la lingua intorno al suo capezzolo turgido. La sento aggrapparsi a me con le gambe e agitarsi spasmodicamente mentre alzo il bacino, uscendo delicatamente da lei fino a rientrare e toccarla in profondità.
Sento che il suo sangue mi sta sporcando.
Ma in questo momento non riesco a pensare a nient'altro se non al mio uccello dentro di lei, al mio bacino che sbatte contro il suo ventre e al fatto che la sto allargando.
Voglio che mi senta, duro, dentro di lei.
Quando una lacrima le cola sul viso, i miei occhi trovano i suoi. Lucidi e consapevoli che adesso non può più tornare indietro.
Il suo profumo indugia tra di noi.
Che cosa sta succedendo?
Voglio soltanto scoparmela e farla finita. Sto impazzendo per caso?
Cerca di urlare quando esco e rientro dal suo copro un'altra volta, ma ovatto il suo lamento trascinando una mano sopra la sua bocca, prima di incominciare a spingermi dentro di lei con costanza.
Il tremolio che ne deriva mi fa eccitare di più.
La sento ansimare come una dannata vicino al mio orecchio mentre martello penetrandola sempre più forte.
Poi d'un tratto spingo il pollice nella sua bocca.
Vorrei dirle di succhiarmelo, ma l'unica cosa esce dalla mia bocca è un ringhio animalesco.
Talìa però lo fa. Accoglie il mio dito nella bocca bollente come se mi avesse letto nella mente e lo accarezza con la lingua.
Immagino che ci sia qualcos'altro là dentro e per poco non vengo.
Estraggo il pollice dalla sua bocca e lo faccio scivolare sul suo clitoride, che un secondo dopo incomincio a stuzzicare. Sto sopportando troppo sta sera.
"Deian.." La bionda getta la testa all'indietro allargando di più le gambe, e in preda al piacere boccheggia spalancando la bocca.
Ha le punte dei piedi inchiodate al letto, le mani intrecciate con le lenzuola e il corpo dolce, inarcato per me.
Sembra un'opera d'arte.
Lei è mia.
Forse nella mia testa è l'unica cosa che mi appartiene davvero sulla faccia della terra. Perché mi ha donato la sua purezza. E la macchina rossa sulle lenzuola ne è la prova.
Mentre penso questo, muovo velocemente il dito e il bacino facendola saltellare sotto di me ad ogni spinta, fino a quando non sento che le sue pareti si comprimono con forza intorno al mio uccello e capisco che c'è quasi.
"Deian.. cosa mi succede. Oddio.. i-io.. non ti fermare." Mi intima prima di afferrarmi il volto in modo spietato e spingere la lingua dentro la mia bocca.
-Lasciati andare. Ti piacerà.- La fotto in modo sporco, afferrando le sue gambe ormai stanche e trascinandole intorno alla mia vita intanto che inarca la schiena.
So che i miei colpi le stanno procurando delle fitte al ventre, ma altrettanto le piacciano.
Sto fissando il suo seno che dondola a ritmo dei miei movimenti.
"Non ti avrà mai nessuno dopo che ti ho presa Talìa." Deve sapere che da oggi è mia. Perché penso che potrei ammazzarla se scoprissi che ha donato questo copro ad un altro uomo.
Sto sviluppando una ossessione malata per questa ragazzina.
Quando ero in Russia l'ho tenuta sotto controllo tutto il tempo, per quanto abbia cercato davvero di starle lontano.
"Non sono la tua fidanzata." Mi risponde all'improvviso facendomi dilatare le pupille per il tono sporco con cui sputa queste cazzate.
La guardo godere, perdendo il controllo mentre lei emette dei versi di soddisfazione.
"Pensi che lascerò che qualcun altro ti scopi dopo oggi?" Le afferro il mento facendole passare la voglia di scherzare a forza di violente stoccate.
Talìa si aggrappa alle mie spalle e il suo labbro incomincia a sanguinare per via del mio morso.
In tutta risposta mi sorride famelica, per non dirmi chiaramente di andare a farmi fottere.
"E tu potrai andare a letto con tutte invece?" Serra i denti trattenendo il dolore.
È nervosa ed eccitata da morire. E qualche secondo dopo la sento esplodere sul mio fallo, tremando spasmodicamente.
Nasconde la testa nel mio collo mentre si rannicchia stringendomi forte.
I nostri corpi si serrano insieme, avvinghiati l'uno all'altro.
La sento gemere fomentando la soddisfazione, quando l'attimo dopo si lascia andare a peso morto sul materasso.
Poi non so che cosa succede, forse è la foga del momento ma perdo il controllo e non riesco ad uscire in tempo dal suo corpo.
I suoi gemiti nel mio orecchio, il modo in cui chiama il mio nome e il suo seno premuto contro il mio petto mi hanno distratto.
E il mio sperma incomincia a colpirla a getti, riempiendola del tutto fino a lasciarmi senza forze.
Quando realizzo la sensazione di panico mi attraversa il volto mentre esco dal suo.
Non volevo venirle dentro sul serio.
Ma porca di quella puttana.
Che cazzo è appena successo?

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