Non mi era nota la parola dipendenza
fino a quando divenni schiava del suo profumo.
E davvero, non importa quello che è stato,
quello che non funzionava e quello che non funzionerà.
Io volevo lui, in quel momento.
Perché lui era il sogno che mai mi aveva colta nel sonno.
Non sono mai stata una sognatrice.
Credere nella realtà va bene
Ma non avere neanche un sogno ti lacera l'anima.
Ed era stato così.
Fino a quel momentoQuando stai per nascere, ancora prima di aprire gli occhi, dovrebbero avvertirti che stai per essere catapultato in una strana, triste, realtà. Per sopravvivere devi seguire delle regole che non tutti rispettano, ma tralasciando questo, la regola numero uno: impara a salvarti da solo.
Parlano di amore a volte, di simpatia, rabbia, odio, tutti sentimenti molto contrastanti che possono trovarsi racchiusi in un'unica persona. Il problema giunge quando questi sentimenti entrano in contatto scatenando una guerra interiore che ti distrugge lentamente, sia mentalmente, sia fisicamente. A volte la chiamano anche autodistruzione.
La mia guerra interiore è cominciata con la scomparsa della mamma. Lei era così buona... quando penso a lei, mi viene in mente solo una cosa: ingiustizia. Una disgrazia, ecco cosa è stata, o almeno così credevo. Ero una soltanto una bambina, non sapevo nulla della vita e di come andassero le cose, ci misi un po' a rendermi conto di quello che davvero era successo. Non capivo che non avrei mai più rivisto mia madre, che non avrei più sentito la sua voce, che non mi avrebbe più lasciato quei suoi baci dolci sulla fronte che terminavano poi in una pernacchia per farmi addormentare alla sera. Non l'avrei più sentita cantare con la sua vocetta stridula le canzoni di quei cantanti italiani che tanto le piacevano, io ridevo, era buffa e papà la prendeva in giro dicendole che era stonata. In effetti, era vero, ma a lei non importava. La seconda cosa terribile è stata non poter andare al suo funerale per salutarla un'ultima volta, papà non mi ha portata, nemmeno lui è andato. Pensavo che non ci fosse un motivo, che non dovevamo andarci e basta, ma ancora una volta mi sbagliavo. La gente del posto ha iniziato a parlare e su quel lago non ci siamo più tornati, ed ero convinta che non l'avremmo più fatto. Lentamente papà ha iniziato a cambiare e la mia vocetta interiore dava ragione a lui. È sempre stato un grande lavoratore, una bambina di sette anni da continuare a portarsi avanti e indietro era un grande peso. Non che crescendo sia cambiato qualcosa, insieme alla mamma, in un certo senso, se n'è andato via anche papà ed io sono rimasta da sola. Sono cresciuta senza nessuno, essere una bambina così chiusa ero più facile. Il cambiamento che era avvenuto anche dentro di me mi spaventava leggermente. Lo sapete, no? La voglia di restare in silenzio, non spiegare quello che succede, preferire rimanere nel proprio angolo ... aveva cominciato a piacermi, nessuno mi avrebbe più lasciata se nessuno, era esattamente quello che avevo. E preferivo cosi, davvero, soprattutto quando le grandi mani di papà hanno cominciato a colpirmi senza una vera e propria ragione. E non hanno più smesso.
Ci sono diversi modi per stare bene: per alcune persone bisogna passare il tempo con le persone che ami, per altre divertirsi con gli amici, per altre ancora, di un numero sicuramente più ridotto, è fare del male a sé stessi, provando quella sensazione di liberazione che niente può essere messo a confronto. L'ultimo modo per stare bene, che alcune persone ritengono il benessere migliore, è innamorarsi. Non l'ho mai ritenuto il benessere migliore, davvero. Ma poi le cose cambiano. Le persone cambiano. La vecchia Holly Steven che se ne è andata con la madre in quel maledetto giorno, è solo un vago ricordo, segno che tutti possono farcela. Prima o poi tutto passa e non lo dico come frase fatta o qualcuna di quelle merdate che la gente dice quando una persona sta attraversando un periodo buio, lo dico perché è la verità. Il raggio di sole arriva sempre, che sia una cosa, un fatto o una persona.
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Emeralds.
FanfictionI suoi occhi sono diversi, non c'è rabbia, neanche testardaggine, credo...solo sincerità -Se ti dicessi che ti amo? - Lo fisso un momento negli occhi, non può averlo detto -Ti direi che sei pazzo -,- Forse, ma la normalità è una cosa superata in que...