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"Pronto?"

"Holly, mio Dio che fine hai fatto?! Ero preoccupato! Che cosa è successo ieri?"

La voce squillante di Liam non è la sveglia perfetta come potrebbe sembrare. Allontano il telefono dall' orecchio e sento il mio volto tirarsi in una smorfia.

"Sto bene Liam, ho solo avuto da dire con Becka, ma è tutto okay. Davvero"

Guardo l'ora sullo schermo. Devo assolutamente alzarmi, sono quasi in ritardo.

"Vengo a prenderti io, così mi racconti cosa è successo"

Annuisco come se Liam potesse vedermi e rispondo con un semplice "okay" prima di chiudere la chiamata. Mi alzo controvoglia come al solito e l'idea di vedere quella pianta grassa con i capelli rossi mi fa venire lo sbocco. Non posso nemmeno stare a casa da scuola però. Non posso permettermi di ripetere l'anno, già non vedo l'ora che finisca tutto, se devo farmi anche un anno in più non ce la farò mai. Mi alzo e il fresco del mattino mi avvolge facendomi rabbrividire. Vado in bagno e dopo aver lavato sia la faccia che i denti torno in camera a vestirmi. Soliti jeans, una maglietta a maniche corte per poi metterci sopra una felpa grigia tenuta aperta, metto i calzini corti e torno in bagno a mettere la fascia. Sento la suoneria del telefono in camera mia quindi rispondo

"Pronto?"

"Ehi io sono qui, sei pronta?"

"Si arrivo subito, metto le scarpe"

Chiudo la chiamata e infilo le All Star. Controllo di avere tutto nello zaino ed esco chiudendo a chiave la porta di casa.
-Ehi- saluto Liam salendo in macchina e mi sporgo per baciarlo. Ne esce solo un monotono, solito bacio a stampo, questo non mi piace di Liam. Anche se stiamo insieme dovrebbe cercare di farmi sentire ... desiderata? Dopo tutto quello che è successo con Harry, le cose più piccole che dovrebbero esserci tra un ragazzo e una ragazza che stanno insieme, mi sembrano terribilmente stupide, ma la cosa a cui penso spesso è che io e Liam, non ci siamo mai detti ti amo. Non so cosa voglia significare, magari per lui è presto o non se la sente, ma sono contenta così, perché non so se riuscirei a rispondergli con un "anche io".Con Harry era diverso. Anche se ormai stavamo insieme da diverso tempo mi faceva sempre sentire come se dovesse ancora ... conquistarmi, o qualcosa di simile. Credo. Mi sento protagonista di una telenovela a volte -Allora che cosa è successo ieri?- scuoto la testa per scacciare i miei pensieri, Liam sorride e mette in moto -Becka ha esagerato, così le ho finalmente detto tutto quello che penso di lei, incluso il fatto che è, detto in modo molto fine, una ... ragazza facile- la bocca di Liam si spalanca e mi guarda -La prof. mi ha mandata fuori dalla classe e sono tornata a casa, non avevo più voglia di restare li- Liam sospira -Sei stata brava a dirglielo ma ... dovevi farlo fuori da scuola- scuoto testa -no, sono contenta di averlo fatto li. Si sarà sparsa la voce in meno di un minuto e magari questo fatto può aiutare le altre vittime di Becka. È quello che aspettavo dal giorno in cui sono venuta qui- Liam annuisce poco convinto -Ho ricevuto una telefonata ieri- dico incerta -Di chi? - Abbasso lo sguardo e mi viene un nodo allo stomaco -Lo Sconosciuto- Liam volta la testa preoccupato -Che cosa ha detto?- prendo a torturarmi le dite delle mani, come sempre quando sono nervosa -Ha detto di stare attenta perché a scuola non sarà una giornata tranquilla. Mi fa quasi pensare che sia amico di Becka- sbuffa -Non preoccuparti, a scuola non può farti niente, tu stai con me e gli altri, okay?- Annuisco. Proprio questo mi preoccupa, fisicamente non può farmi niente a scuola, ma ci sono altri mille modi per farmi visita in qualche modo. –Holly, stai tranquilla, non permetterò che ti faccia male ancora una volta- Vorrei tanto credergli, sono consapevole del fatto che lui non può fare niente. Quell'uomo non si farà beccare ancora una volta. Chissà se Harry sa. Se sa tutto quello che ho passato, se Louis gliel'ha detto. Vorrei sperare di si, mi fa pensare che in qualche modo gli importi ancora qualcosa di me. Però spero anche di no, perché il pensiero che nonostante tutto non è tornato, mi distrugge. Se lui attraversato tutti questi ostacoli e fossi stata io ad andare via, sarei tornata. Liam parcheggia l'auto nel parcheggio della scuola e scendiamo entrambi dalla macchina. -Holly?- mi fermo e lo aspetto appoggiata alla macchina
-Mh?- senza dire niente si avvicina e unisce le nostre labbra. Nessuna emozione fuori dal comune, non c'è mai stata. Quando lo bacio è come se non fossi io e mi pervade il senso di colpa. Allontano il mio volto dalla sua e sorrido falsamente. Faccio per prendergli la mano, come di routine, ma si ritrae -Holly scusa, devo scappare, ho laboratorio e dobbiamo entrare dieci minuti prima-, -Okay, ci vediamo a pranzo- Annuisce e si allontana sorridendomi. Fino ad adesso non ho visto Becka, ma sarà inevitabile l'incontro. C'è ancora lezione di storia.

Le prime due ore passano velocemente e si avvicina la terza, storia. Dopo aver detto quelle cose ieri sento che sono più tranquilla, da una parte. Passo per i corridoi e sobbalzo quando delle dita sì infilano nei miei fianchi a farmi il solletico. Mi volto -Holly!!- le braccia di Bea si stringono intorno al mio collo. Ricambio l'abbraccio. È tanto, troppo che non la vedo -Mi spieghi dov'eri finita?- si stacca e mi sorride -Mi dispiace, lo so che non mi sono più fatta sentire. È stato un periodo difficile e preferivo stare solo con Liam- fa un sorriso di comprensione -Si ho saputo, sono contenta che stai con Liam e non pensi più ad Harry- come vorrei che tu avessi ragione cara Bea –Si, è meglio così. Scusa ma devo andare in classe. Un giorno di questi ci vediamo, promesso- sorride -Sai dove trovarmi- ci scambiamo un bacio sulla guancia e giro i tacchi verso la classe di storia. Entro e non ci sono ancora tutti gli alunni, la prof sta scrivendo sul registro. Non la saluto, tanto mi odia, io odio lei e andiamo bene cosi. Prendo posto più lontano possibile dal banco di Becka e allo stesso tempo cerco di non avvicinarmi a quello di Louis. Alzo lo sguardo, eccola. Solita camicia da troppo scollata, jeans da fermare il sangue. Mi lancia un occhiataccia, sussurra qualcosa all'oca che le va dietro e ridacchia. Per la prima volta questa azione mi fa solo provare compassione per la rossa. E non mi ferisce, non più. -Bene ragazzi, prendete il libro- apro il libro di storia quando un bigliettino entra nel mio campo visivo da destra e cade sul libro. Mi volto, Louis. Apro il biglietto in modo che la prof. non se ne accorga

Vuoi smetterla di ignorarmi? Mi manchi Holly, mi dispiace di non averti detto che mi chiamava ma non voleva, è il mio migliore amico

Sbuffo. Mi fa solo salire la rabbia. Accartoccio il bigliettino e lo faccio cadere per terra senza degnare di uno sguardo Louis. "Il suo migliore amico". Harry ha preso in giro anche lui. Ad ogni modo alzo lo sguardo e cerco di ascoltare la lezione.
-Prof.?- Becka alza la mano richiamando l'attenzione dell'insegnante -Posso andare in bagno?- acconsente e la rossa esce dalla classe sculettando. Manca ancora mezz'ora.
È passato un quarto d'ora e il sospetto è che Becka si stia avendo un incontro interessante con qualcuno in bagno, ma ci devo andare anche io e quella non torna. Alzo la mano –Prof. posso andare al bagno?- questa annuisce -Sì e di anche alla signorina che se non torna in classe, la mando dal preside- Annuisco soddisfatta ed esco. In corridoio non c'è nessuno e tra poco ci sarà l'intervallo. Non ci sono neanche le bidelle. Apro la porta del bagno, ma vorrei non averlo mai fatto. La scena davanti a me è straziante. Becka è sdraiata in terra, ha gli occhi aperti ma sembra che ... non respiri. Ha del sangue sul collo e delle botte, è come se fosse stata strozzata. Il mio respiro si blocca per qualche secondo. Mi inginocchio di fianco a lei appoggio due dita sul collo per sentire il battito cardiaco. Il problema è che il battito non c'è, il suo corpo è leggermente freddo. Un rumore di passi nel corridoio mi fa alzare lo sguardo: è un ragazzo biondo, ha gli occhi azzurri. Ho già visto questo tipo da qualche parte. La festa di Liam! La prima festa a cui ho partecipato con Harry. Lui mi ha baciata ed Harry non gliel'ha fatta passare. I suoi occhi si sgranano –Oh mio Dio- le sue parole escono con un sussurro -Aiuto!- scuoto la testa in panico –Ferma, non muoverti! Resta dove sei! Sei un assassina!- scuoto ancora una volta il capo e alzo le mani –No! Non sono stata ... - le parole mi muoiono in gola quando abbasso lo sguardo sulle mie mani, sono sporche di sangue. È il sangue di Becka.

Harry

Piove. Oggi c'è un tempo davvero brutto. Infilo le scarpe, ho promesso a Gemma di andare a trovarla anche oggi. Prendo il cellulare appoggiato sul letto, oggi non ho ancora chiamato Louis. Compongo il numero facendo in modo che il mio esca privato e do l'invio. Dopo qualche squillo la voce del mio migliore amico risponde

"Pronto?"

"Louis, sono Harry"

"Harry finalmente! Devi tornare immediatamente!"

Ma che cosa sta dicendo? Sento nella sua voce un velo di disperazione, è successo qualcosa. Mi alzo in piedi velocemente

"Che cosa è successo Louis?"

"L'hanno arrestata, Harry"


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