Holly
-Amore- una voce roca al mio orecchio mi fa rabbrividire -Ehi piccola, siamo arrivati- Apro gli occhi e li strofino. Mi sembra di rinascere quando riconosco al buio la casa di Harry, la nostra casa. Scendiamo dopo aver ringraziato Zayn, ha assicurato che parlerà con gli altri ragazzi appena a casa per dirgli che siamo tornati, sono rimasti a quando siamo stati in ospedale. Entriamo in casa e un odore familiare mi pervade, non sono mai stata più contenta di essere qui. Harry accende la luce, vedo solo adesso il disordine che c'è e attraverso gli oggetti rotti o caduti riuscirei a ricostruire ogni mio movimento e di Luke quando è venuto a prendermi. Sento la mano di Harry sul mio fianco e le sue labbra sulla mia guancia -Stai bene?- mi volto e tendo un sorriso -Adesso si- annuisce e mi sorpassa -Vorrai farti la doccia immagino- mi chiede -Si ma ... vai prima tu, io sistemo un po' qui- annuisce e sale le scale accendendo la luce.
Sono passati forse dieci minuti quando sento Harry gridare e imprecare. Mi si ghiaccia il sangue e salgo a due a due gli scalini per arrivare in bagno da lui -Harry?- è appoggiato al lavandino con la mano libera sul viso a coprirlo e la maglietta leggermente alzata –Harry, che cosa c'è?- vado davanti a lui e prendendo la mano scopro il suo viso. Sta piangendo -Harry parla, per favore- sbuffa -Con questo ... coso- indica la fasciatura -Non riesco a fare niente! Non riesco neppure a togliere una stupida maglietta e mi sento così stupido e terribilmente inutile, se ce ne fosse bisogno non riuscirei nemmeno a proteggere te- abbassa lo sguardo. Lo so che odia far vedere che piange -Harry ascoltami bene- alza a fatica lo sguardo su di me -Non sei né stupido né inutile. Tu ti rendi conto che mi hai salvato la vita? Senza di te io sarei morta adesso, se tu hai bisogno di aiuto devi solo dirmelo perché io non sono qui solo per farmi proteggere da te. Ti posso aiutare anche io- mette la mano dietro alla mia schiena e mi tira verso di lui appoggiando poi la fronte nell'incavo del mio collo. Gli accarezzo la testa e gioco con i suoi ricci. In questi momenti sembra così fragile, indifeso. Alza il viso e gli lascio un bacio sulla fronte -Okay allora ... devo solo togliere la maglietta, il resto ci riesco- annuisco e si mette in piedi, è di nuovo più alto di me. Prendo la maglietta per i lembi e la sollevo facendo attenzione a non fargli del male alla spalla. Libera prima il braccio sano e poi alzo la maglia sopra alla sua testa togliendola del tutto –Harry, se hai bisogno chiamami okay?- annuisce -Holly- mi volto quando mi chiama e lo guardo negli occhi. Il verde è più intenso del solito -Dimmi, che cosa devo fare?- scuote la testa e mette la mano dietro al mio collo -Solo questo, ti prego- mi alzo sulle punte e unisco le nostre labbra. Allaccio le mie braccia intorno al suo torace appoggiando la testa al suo petto -Ti amo- dice lasciandomi un bacio sui capelli -Ti amo- lascio la presa su di lui e gli lascio fare la doccia.
Mi siedo sul divano dopo aver finito di raccogliere la maggior parte delle cose in terra e di sistemare quelle fuori posto. Sento l'acqua della doccia chiudersi e le porte aprirsi, il phon accendersi e passano cinque minuti prima che la sua voce mi chiami. Salgo le scale e lo trovo con i pantaloni della tuta indosso e il petto nudo -Mi aiuti a mettere la maglietta?- faccio un finto broncio -Uff, credevo di poterti avere in giro per casa sempre così con la storia che non riesci a mettere la maglietta- ridacchia leggermente sorpreso –Mh, a quanto pare sei tu a dover sopportare la mia fascia per tre settimane, dillo che non vedi l'ora che me la tolgano- rido e afferro la sua maglietta uscendo dal bagno -Può essere-,-Dove stai andando?- credeva di scamparla -Devi cambiare la fascia!- lo sento sbuffare –No, non è vero!-,-Invece si, io non sono il dottore, non hai alcuna possibilità con me quindi poche storie e siediti sul letto, io arrivo- scendo le scale con la maglietta in mano e prendo quello che il dottore mi ha dato per cambiargliela. Torno di sopra e lo trovo a guardarsi intorno seduto sul letto. Ha qualcosa appoggiato sulle gambe, la mia fascia! La osservo e mi siedo davanti a lui -Era sul ponte a Londra, ce l'aveva messa Luke- sorrido e appoggio la fascia sul letto. Comincio a togliere la benda bagnaticcia del suo braccio. Sento il suo sguardo bruciare su di me e mi viene da ridere -Non fissarmi così Harry, lo sai che mi mette a disagio- sorride -E se ti dico che sei troppo bella?- non rispondo e mi concentro sulla fascia da rimuovere. Ormai l'ho tolta quasi tutta e si può intravedere il rosso della ferita. Guardare questa cicatrice mi fa venir voglia di andare da suo padre e ucciderlo con le mie mani. Noto che Harry ha chiuso gli occhi e guarda l'altra spalla, non vuole vedere la cicatrice -Tutto okay?- annuisce -Si, non preoccuparti- sospiro e butto in terra la fascia vecchia prendendo quella nuova. Mi vengono i crampi allo stomaco a pensare a Harry che sta così male. Afferro prima una crema e la spruzzo sulle mie dita pronta a passarla su di lui -Di-Dimmi se ti faccio male-,-Se ti fa schifo non sei costretta a farlo- questa volta non lo sta dicendo per capriccio, ma perché vede che faccio fatica -Harry non mi fa schifo la tua ferita, ci mancherebbe altro. Mi fa schifo il pensiero di come l'hai avuta e di chi te l'ha inflitta. Comunque dimmi se ti faccio male- annuisce e io appoggio piano la mano sulla cicatrice. Fa uno scatto e io la ritraggo -No Holly, tanto devi farlo, non preoccuparti per me, okay?- vedere Harry soffrire è come se avessi una cicatrice dolorante anche io. Torno con le dita sulla ferita ma anche se gli fa male ha ragione, la deve mettere comunque perciò faccio in fretta e, dopo aver ricoperto la cicatrice di crema, finalmente prendo la fascia. Almeno non gli fa male -Ho finito con questa. Alza il braccio- lo alza piano con una smorfia di dolore e un mugolio -Basta, non farti male, va bene così- annuisce e comincio ad arrotolare la fascia intorno prima alla spalla per poi includere anche il braccio sotto le spiegazioni del dottore prima che andassimo via dall'ospedale -Manca poco- annuisce ancora e fisso la fascia. È fatta -Finito- davvero, mi aspettavo che avrebbe imprecato per la ferita, che si sarebbe lamentato ma ... non mi aspettavo il suo braccio intorno al mio corpo per cercare di chiudermi in uno di quei suoi abbracci che per tre settimane non potrà darmi. Ricambio l'abbraccio -Non preoccuparti, tre settimane passano in fretta e farà sempre meno male- lo sento annuire. Prendo poi la maglietta e infila prima il braccio libero, la testa e con attenzione faccio passare la maglia sul braccio dolorante -Vai a fare la doccia. Ti aspetto qui- annuisco e mi alzo dal letto. Prendo qualcosa dell'armadio per andare a dormire e vado in bagno.
Finalmente pulita, dopo aver asciugato i capelli e vestita esco dal bagno e vado in camera. Sorrido nel vedere Harry con il braccio sano disteso per lasciare spazio a me vicino a lui, la sua testa leggermente appoggiata alla ringhiera del letto e i suoi occhi finalmente chiusi a cercare un po' di pace. Mi avvicino e salgo sul letto piano per non svegliarlo, vado vicino a lui e appoggio la testa sul suo petto. Mi lascio andare al sonno e finalmente siamo davvero a casa
Tre settimane dopo
-Harry, hai preso le carte del medico di Londra? Servono per farti togliere la fasciatura definivamente- dico a voce alta per farmi sentire dal piano di sotto –Si, le ho!- dice da su. Lo sento scendere le scale, finalmente oggi toglie la benda dopo tre settimane. Ormai la ferita è guarita. Abbiamo cambiato la fascia due volte al giorno ogni giorno, all'inizio non ce la faceva più ma poi il dolore ha cominciato a diminuire di giorno in giorno e non è più stato un problema cambiarle. Riesce a muovere tranquillamente la spalla e ad alzare il braccio e gli ultimi giorni, in cui non sentiva completamente più niente, approfittava dei momenti senza benda per stritolarmi in qualche abbraccio o qualcosa di più. Il suo autocontrollo è pari a zero ma per sua fortuna ci sono io -Dai Harry, sbrigati siamo in ritardo- sbuca dalle scale -Eccomi mamma- lo guardo con una smorfia e ridacchia. Usciamo di casa chiudendo la porta a chiave e imbocchiamo la strada per l'ospedale -Ciao piccolina- non so se essere gelosa della macchina o meno. Avendo la fascia non ha potuto guidare e ogni giorno, quando ci passavamo di fianco, la salutava lasciando un bacio sulla portiera come un demente -Oh ma dai!- sentendolo ridacchiare lo prendo per il polso e lo tiro. Siamo già in ritardo.
-Molto bene Styles, la ferita è guarita bene, gliela posso tranquillamente togliere- Harry sorride e alza lo sguardo su di me che gli accarezzo la schiena nuda. Il dottore gli toglie la benda velocemente e la cicatrice non è più brutta nemmeno alla vista. Harry si infila la maglietta, da solo, tutto contento e ci avviciniamo alla scrivania -Se dovesse fare male deve solo mettere la crema che ha messo nelle ultime settimane, potrebbe succedere come non succedere quindi veda lei- Harry annuisce e ringrazia. Usciamo e percorriamo il corridoio dell'ospedale fino ad uscire. Cammino davanti ad Harry frugando nella borsa alla ricerca dei fazzoletti quando le sue braccia si avvolgono intorno al mio corpo all'altezza della vita, mi sento sollevare e Harry gira su se stesso -Finalmente!- ridendo mi scappa un urlo -Harry fammi scendere!- ride anche lui e mi lascia. Mi volto verso di lui e allaccio le braccia dietro al suo collo -Sei felice?- annuisce e mi stringe. Sorrido. Sembra che adesso sia tutto a posto, si è finalmente sistemato tutto -Dai, andiamo a casa- annuisce sorridendo e tenendomi per mano torniamo verso casa. Mi servirebbero sempre i fazzoletti ma va bé.
-Holly!- una voce femminile alle mie spalle. Mi volto e Bea attraversa la strada di corsa abbracciandomi -Bea!- sorride e abbraccia anche Harry -Hai tolto la benda!- lui annuisce tutto fiero -Giusto adesso!-,-Sono contenta! Come state?- annuisco -Bene, sembra che si sia sistemato tutto adesso- Bea sorride ancora e mi prende la mano -Hol devo raccontarti talmente tante cose! Io e Louis-,-Cose che le racconterai un'altra volta- Harry la interrompe e prende la mia mano da quella di Bea -Io e questa biondina abbiamo fretta, adesso che sto bene non ha più scuse!- Bea avvampa e penso anche io -Harry!- Bea ride sguaiatamente e mi lascia un bacio sulla guancia -Non ti avrei raccontato comunque niente che lui di fianco! Ci vediamo un giorno di questi, ehm ... buon divertimento- mi fa l'occhiolino e se ne va. Mi giro verso Harry con sguardo di fuoco -Molta fretta?!- scoppia a ridere -La tua faccia è stata esilarante ma si, molta fretta- così dicendo mette una mano sul mio fianco e l'altra sul mio viso sfiorando le mie labbra con le sue. Il suo respiro caldo in contrasto con il freddo di gennaio mi fa rabbrividire. Sorridiamo entrambi e torniamo velocemente verso casa. Entriamo in casa e lascio Harry a chiudere la porta dopo esserci tolti i cappotti. Ridacchiando corro al piano di sopra, vado in camera e la chiudo a chiave. Un colpo e un lamento mi fanno scoppiare a ridere. Harry tutto convinto è andato a sbattere contro la porta -Holly ma che cosa fai?! Apri questa dannata porta!- mi siedo per terra senza riuscire a smettere di ridere -Holly dai!- al suo implorare mi alzo e apro la porta, entra in camera e finalmente possiamo stare insieme.
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Emeralds.
FanfictionI suoi occhi sono diversi, non c'è rabbia, neanche testardaggine, credo...solo sincerità -Se ti dicessi che ti amo? - Lo fisso un momento negli occhi, non può averlo detto -Ti direi che sei pazzo -,- Forse, ma la normalità è una cosa superata in que...